giovedì 25 dicembre 2025

18. WANDERLUST: JE ME SOUVIENS. TRA I COLORI D’AUTUNNO IN QUEBEC CON SGUARDO CURIOSO

 18. WANDERLUST: JE ME SOUVIENS. TRA I COLORI D’AUTUNNO IN QUEBEC CON SGUARDO CURIOSO

63. Affermare che il Parco Nazionale del Canada de la Mauricie è stupendo risuona nelle orecchie di chi l'ha visto, come abbiamo avuto la fortuna noi (doppia fortuna, in una giornata splendida), riduttivo e banale. Ma è banalmente così. Questa giornata rimarrà, pur in un bellissimo viaggio nell'accogliente Quebec, una di quelle che rimarranno più impresse.

64. Lungo la strada che da Sain Jean des Piles conduce all'altro ingresso di Saint Mathieu ci sono infinite aree di sosta, sentieri più o meno lunghi o impegnativi, tre campeggi, numerosi laghi e alberi che rappresentano tutta la tavolozza dell'autunno, stagione splendida.

65. Cominciamo dall'inizio. Sprizzanti succo d'acero da ogni poro lasciamo Trois Riviéres e raggiungiamo Sain Jean des Piles dove soggiorniamo a Maison Cadorette delizioso B&B condotto da tre persone abbastanza giovani, viste dall'alto dei nostri anni, che conosceremo solo il giorno seguente all'arrivo ( si entra con un codice e poi tutto il B&B è a disposizione degli ospiti). Il paese , piccolissimo, praticamente una via principale e poco altro, è sulle rive del fiume che da il nome al parco. E' domenica, molti abitanti sono sul fiume con barche, houseboat, moto d'acqua. Ma questo vuol dire che i ristoranti sono chiusi, l'unico spaccio (l'Olivie) verso Shewinigam ha già chiuso. Negozi non se ne vedono (ma dove prendo il pane questi? lo fanno in casa?) Non ci rimane che andare alla stazione di servizio vicino all'autostrada a prendere qualche sandwich per cenare in B&B

66. Ma forse possono avere difficoltà a comperare il pane, e probabilmente ora vanno con la motoslitta da Olivie a prenderlo, però che posti! Che bellezza!

67. In ogni caso nulla ci ferma, e non ci facciamo mancare una bevanda calda dopo cena per rilassarci e gustarci il riposo (che dovessimo rilassarci è stato reso necessario anche da un divertente - dopo è stato divertente, durante no- problema. Non riuscivamo ad avere acqua calda per la doccia. Mezzora di tentativi per capire come funzionasse, abbiamo anche telefonato a uno dei proprietari che era appena sbarcato all'aeroporto di Montereal e non sapeva come aiutarci. Alla fine ho scoperto che chi ha montato la doccia ha invertito erroneamente i colori, e quindi girando la manopola sul blu scendeva acqua ... bollente!!!)

 68. Si sono fatti perdonare con la simpatia e la cortesia il giorno dopo (e con una ottima colazione)

 69. Pronti quindi ad entrare nel parco (l'ingresso è vicinissimo) e ad immergerci in questo straordinario foliage (e io che temevo che non avremmo potuto gustarlo)


70. La prima tappa, da lasciare senza fiato, sulle rive del Lac Bouchard. Come si dice: la fotografia non rende la bellezza del posto dal vivo? Banale? Beh l'ho scritta. Ed è vero.


mercoledì 24 dicembre 2025

17. WANDERLUST: JE ME SOUVIENS. TRA I COLORI D’AUTUNNO IN QUEBEC CON SGUARDO CURIOSO

 17. WANDERLUST: JE ME SOUVIENS. TRA I COLORI D’AUTUNNO IN QUEBEC CON SGUARDO CURIOSO

59. Lasciamo Quebec City e ci dirigiamo verso il Parc National du Canada de la Mauricie per l'ultima parte del nostro tour in Quebec. Appena fuori dalla città la strada è un meraviglioso corridoio tra gli alberi che stanno cambiando colore in pieno foliage

 60. Prima di arrivare al parco ci fermiamo a Trois Riviéres dove abbiamo prenotato un pranzo Chez Dany, una Cabane a Sucre (un luogo dove si produce il Succo d'Acero- nostro compagno delle colazioni domenicali che non potevamo farci mancare) Il luogo è sicuramente molto "turistico", ma la qualità molto buona, il servizio come ovunque deliziosamente accogliente - la signorina che si è presa cura di noi è stata di una simpatia non dimenticabile, e in ogni caso, essendo fuori stagione forse uno dei pochi posti dove potevamo pasteggiare con il succo d'acero che abbiamo sparso su ogni piatto che ci hanno servito.




 61. questo esempio  è come NON si fa uno stecco di succo d'acero ghiacciato



 

62. Invece si fa così









domenica 21 dicembre 2025

16. WANDERLUST: JE ME SOUVIENS. TRA I COLORI D’AUTUNNO IN QUEBEC CON SGUARDO CURIOSO

 16. WANDERLUST: JE ME SOUVIENS. TRA I COLORI D’AUTUNNO IN QUEBEC CON SGUARDO CURIOSO

52.Qualche immagine di Quebec city. 
 







53. Nel pomeriggio di prende il traghetto che porta a Levis per ammirare lo skyline di Quebec al tramonto

54. I momenti migliori per ammirare la Terrasse Dufferin è nelle prime ore del mattino o al crespuscolo quando gran parte dei turisti se ne sono andati e la luce morbida accompagnata dal silenzio la rende un luogo magico



55. L'idea di poter avere una casa che si apre sulla strada senza cancelli o inferriate è uno dei motivi di stupore per chi visita queste regioni





56. ci prendiamo un piccolo gelato




57. Abbiamo visitato la Chute Montmorency. Si tratta di un parco all'interno del quale c'è questa cascata piuttosto imponente che, dobbiamo ammettere, ci ha lasciato un po' freddi, e anche infastiditi dalla esosità dei costi (oltre al biglietto di ingresso al parco si paga anche una funicolare che porta ai piedi della cascata, con cifre un po' alte rispetto al servizio offerto). Possiamo dire che in caso di poco tempo questa parte della visita può essere saltata.


58. Ci ha colpito, favorevolmente, la galleria dei Presidenti del Parlamento della provincia di Quebec per gli stili sempre più contemporanei che sono utilizzati per i ritratti. Da quelli classici impostati dei secoli precedenti, agli ultimi che risentono in modo evidente e impattante, di nuovi stili nella ritrattistica. Lo abbiamo letto come un modo di essere "al passo dei tempi", da parte della istituzione parlamentare.




martedì 9 dicembre 2025

15. WANDERLUST: JE ME SOUVIENS. TRA I COLORI D’AUTUNNO IN QUEBEC CON SGUARDO CURIOSO

 15. WANDERLUST: JE ME SOUVIENS. TRA I COLORI D’AUTUNNO IN QUEBEC CON SGUARDO CURIOSO

44. in poco tempo dal nostro hotel si sale verso i bastioni delle mura storiche di Quebec City da dove si può accedere a La Citadelle, una fortificazione militare attiva, sito storico e residenza del Governatore Generale.

45. In verità occorre dire la Governatrice Generale (si tratta della signora Mary Simon, diplomatica e leade Inuit. E' la prima persona indigena a rappresentare la Corona Britannica in Canada. Nel corso della nostra visita guidata siamo stati raggiunti da un poliziotto che ha chiesto alla Guida di fermare il nostro procedere per far passare il breve corteo di automobili che ha portato la Governatrice alla sua residenza

 46. Oltre La Citadelle si estendono i grandi Piani di Abramo, un vasto parco urbano che con dispiacere non abbiamo visitato salvo uno sguardo troppo veloce dai margini. Quell'Abramo che ci viene in mente non è l'Abramo a cui si riferissce il nome del grande parco. Sembra che il nome faccia riferimento a un pilota e pescatore scozzese, Abraham Martin che ricevette questi appezzamenti di terreno dalla Compagnie de la Nouvelle France. per dare l'idea delle dimensioni, in inverno con la neve ricavano 14 km di piste da fondo di diversi livelli, tutte gratuite. Quando torneremo a Quebec City non mancheremo di girarli. Anche perchè la città ai bordi di Piani di Abramo, che abbiamo percorso in auto per entrare e uscire da Quebec City appare elegantissima

47. Tra i posti visitati che abbiamo maggiormente apprezzato è da annoverarsi il Parlamento provinciale del Quebec dove si riunisce l'Assemblea Nazionale del Quebec. Visitarlo è facilissmo, ci si presenta all'ora di apertura, si passa velocemente il controllo di sicurezza e si prende il badge al front office prima dell'ingresso nelle sale della struttura. Quando ci siamo presentati abbiamo avuto in principio un po' di difficoltà a comprendere ciò che ci stava dicendo la signorina allo sportello. E allora lei si è messa a parlare più lentamente in modo che potessimo comprendere bene. Lo abbiamo molto apprezzato e prima di andare nel salutarla la abbiamo ringraziata per la cortesia dimostrata così spontaneamente, facendo capire che avevamo colto il suo gesto e lo apprezzavamo.



48. Ho una passione per le aule parlamentari, con una visione un po' idealistica di luoghi legislativi, dove si fanno le leggi ottendo quelle migliori possibili con il contributo comune e dove le opposizioni esprimendosi liberamente contengono la volontà soverchiante della maggioranza contrastando, emendando, cercando di modificare o opponendosi fino all'ostruzionismo le sue proposte sulla base del concetto del bene comune




49 Nel palazzo del Parlamento del Quebec, adornato sulla facciata principale con le statue delle grandi personalità, non ricordo di aver trovato un cartello con scritte in inglese.

50 Il murale di Quebec City, dipinto nel 1999 da Francois Charon è una enorme rappresentazione (1.000 metri quadrati) della città attraverso figure di persone famose e momenti iconici. Lo abbiamo scoperto rientrando la sera verso la Terrasse Dufferin (e lo rivedremo alla luce del sole l'ultimo giorno) 

51. L'albergo Chateau Frontenac non può essere ignorato! Domina lo skyline di Quebec city praticamente da qualunque parte (forse solo dai Piani di Abramo con la Citadelle in mezzo si può riuscire a non vederlo. Imponente e maestoso, è uno spettacolo anche solo vederlo dall'esterno. Dal nostro piccolo Hotel lo vedevamo affacciandoci sul balcone alla nostra sinistra e il colpo d'occhio non era mai stancante. I momenti migliori la sera con il buio o la mattina quando le orde di turisti, soprattutto quelli portati dalle navi da crociera non avevano ancora invaso la città e la Terrasse.





domenica 23 novembre 2025

14. WANDERLUST: JE ME SOUVIENS. TRA I COLORI D’AUTUNNO IN QUEBEC CON SGUARDO CURIOSO

14. WANDERLUST: JE ME SOUVIENS. TRA I COLORI D’AUTUNNO IN QUEBEC CON SGUARDO CURIOSO



40. Quebec City ci è apparsa come una città che si divide, aiutata dai dislivelli, in zone diverse ben individuabili. Molte di queste, nella parte più antica, molto piacevoli ancorché a volte un po' sovraccaricate di commercio non sempre di qualità, che viste prima dell'arrivo di masse di turisti (che snob che siamo, non siamo turisti noi stessi?) sono molto più piacevoli. Tra le tante aree sicuramente svetta il famoso hotel Chateau Frontenac (imponente, bellissimo) che apre sulla Terrasse Dufferin, spettacolare percorso pedonale di Vieux Quebec affacciato sulla città bassa e sul san Lorenzo. Noi abbiamo scelto un vecchio hotel (non il Frontenac!) -la casa gialla con le tre bandiere-  sulla terrazza, e dal secondo giorno, quando abbiamo fatto l'upgrade, ci siamo goduti splendide colazioni sul balconcino che affacciava su una terrazza ancora libera da persone illuminati dal sole che sorgeva dietro Lévis


41. La città bassa di può raggiungere con l'esosa funicolare (presa una volta solo per provarla), oppure con un percorso pedonale che si snoda con scalinate e ripide vie.






42. Il punto centrale della Vecchia Città Bassa è Place Royale dove sorge la Eglise Notre Dame de Victoire, la più antica chiesa in pietra del Nord America, edificata nel punto dove Samuel de Champlain aveva stabilito la sua "habitacion". Ancora nella piazza abbiamo potuto visitare una esposizione (dopo aver pranzato nella cafeteria al piano terra) molto interessante in due piani, una proposta da Isaac Cordai (spagnolo) e una da Martin Bureau






43. Antonella mi fa notare che in genere qui in Canada ancora prima di chiederti "cosa vuoi?", ti chiedono "come stai?" La domanda mi giunge così inaspettata che spesso non la sento o comprendo e quindi nel mio non rispondere ho timore di passare per maleducato. Devo cambiare registro e prestare attenzione a questo cordiale modo di approccio.