giovedì 29 giugno 2023

WANDERLUST_ NEW YORK CITY la sorprendente _ cap.7.0

 WANDERLUST_ NEW YORK CITY la sorprendente _ cap.7.0

Autoproduttori di filmati autoreferenti o speranzosi influenzanti, ogni giorno ne abbiamo visti in azione. Armati di telefono o di strumentazione più sofisticata, molto naif o molto pretenziosamente impostati, apparentemente improvvisanti o manifestamente (scusata l'incomprensione linguistica) dotati di una scaletta, li abbiamo visti particolarmente in due luoghi pop: Liberty Island e Highline. Ci scusino il tono scanzonato, prima del viaggio abbiamo guardato qualche filmato e abbiamo avuto la nostra utilità.

Venerdì pomeriggio, nella Hall del Carniege.

Siamo nella hall del nostro hotel in attesa di un'ora giusta per partire per l'aeroporto. Alla fine abbiamo esaurito le forze e abbiamo preferito, completate le ultime compere, fermarci a riposare un momento prima dell'ultimo sforzo, dell'ultima notte in aereo. Infatti oggi abbiamo macinato meno chilometri e abbiamo approfittato della Metrocard per girare un po' con il bus utilizzato a mo' di bus turistico. Giunti al South Ferry siamo entrati nel termina dello State Island Ferry per cercare un bagno (che in effetti c'era come previsto) e così, visto che eravamo sul posto, abbiamo deciso di prendere il traghetto gratuito per State Island. Diversamente dalla massa, che lo utilizza come punto di osservazione per vedere da non lontanissimo la Statua della Libertà, ci siamo accomodati sul lato opposto godendoci con tranquillità il viaggio con il panorama di Brooklyn e del ponte di Verrazzano.

Ovviamente senza programmi e senza mezzi la sosta a Staten Island è stata breve, ma la traversata è stata piacevole. In occasione di una prossima visita cercheremo di prendere il ferry la sera per godere dello skyline di Manhattan e Brooklyn illuminati.

Oggi siamo stati alla libreria Strand di Broadway. Mi era sorto il dubbio che questa libreria potesse essere stata location di un film di Woody Allen (Hannah e le sue sorelle) nella scena dell'incontro tra Michael Caine e la cognata di cui è innamorato, ma una veloce ricerca ha smentito la mia supposizione. Bella libreria comunque. Con dei fumetti Disney d'annata. 

Siamo in aeroporto. Come al solito le enormi difficoltà che temo sempre, come sempre non si sono verificate, e quindi siamo già al gate in attesa dell'imbarco. 

C'è stato, occorre dire, un momento di preoccupazione quando la E non arrivava e non capivamo i messaggi che venivano lanciati dagli altoparlanti. Ho temuto che fosse stata soppressa la linea fino a Jamaica. Poi il servizio ha ripreso. Forse, se ho  ben capito, c'è stato un intervento del soccorso per qualche persona. Siamo comunque riusciti ad arrivare.













domenica 18 giugno 2023

WANDERLUST_ NEW YORK CITY la sorprendente _ cap.6.0

 WANDERLUST_ NEW YORK CITY la sorprendente _ cap.6.0

 Giovedì sera. In hotel.

Probabilmente qualche amico runner o abituato a macinare chilometri anche con altimetrie importanti riderà di questo. Ma Antonella ed io, piuttosto sedentari e sicuramente senza allenamento, ci siamo chiesti, rientrando stremati in hotel, se forse programmiamo le giornate senza tener conto della nostra età. E abbiamo fatto il conto dei chilometri percorsi da lunedì. Sono quasi 80. Non è certo la media di chi va a Campostela, ma non siamo neppure lontani. In fondo facciamo anche noi un nostro pellegrinaggio in omaggio alla curiosità. Penso: spesso la domenica per non fare il solito giro sull'Adda ogni scusa è buona. E' sicuramente più facile trovare la scusa perché è la solita minestra. Manca la novità che motiva la curiosità che fa dimenticare di controllare il chilometraggio. New York è una continua scoperta, più coinvolgente e interessante quanto meno si percorrono i canonici percorsi e si va a scoprire la viuzza, l'angolo, il piccolo parco. Ma se Midtown, quando il reticolo delle vie diviene contorto e irregolare, ugualmente le grandi avenue sono tutto fuorché noiose. Da una parte la magnificenza dei palazzi o l'ardire dei grattacieli conferma di essere in uno dei cuori pulsanti del mondo, certi angoli di Brooklyn o di Midtown ( sia la Highline o West Village o altre aree simili) sono delle scoperte che stimolano a fare ancora una via in più, un blocco ancora certi di scoprire qualche altra bellezza.












domenica 4 giugno 2023

WANDERLUST_ NEW YORK CITY la sorprendente _ cap.5.0

 WANDERLUST_ NEW YORK CITY la sorprendente _ cap.5.0

Rientrati a Manhattan dal bel tour Statua della Libertà / Ellis Island siamo andati a Sutton Park per vedere il Queensboro Bridge dalla panchina dalla quale l'hanno ammirato anche Woody Allen e Diane Keaton. Abbiamo chiesto a una gentile signora (che sembrava non conoscere Woody Allen) di farci una foto dalla stessa angolazione. Non ha capito subito, noi volevamo una foto che ci riprendesse di spalle con il ponte sullo sfondo, ma poi gentilmente, come molte delle persone incontrate, si è prestata, fermandosi poi un po' a chiacchierare sulla nostra provenienza e sul nostro viaggio.

Giovedì - Davanti al Flatiron Building

Che è in restaurazione. Maledizione. E' un peccato perché dagli scarsi ricordi della nostra visita di 25 anni fa, questo palazzo è uno dei più vividi e più cari.

Pazienza.

Siamo giunti a piedi dal nostro hotel sulla 56th (qui siamo sulla 23th per capire). E' sempre molto bello camminare per New York. E' veramente una città che non si ferma mai, neppure ai semafori rossi. Il continuo incrociarsi di auto, bus, camion, biciclette, pedoni in modo che è faticosamente regolamentato dai semafori e poliziotti (con un indice di mancato rispetto che dall'apice del ciclista - come in Italia dove sono sicuramente i meno rispettosi e più pericolosi - ai pedoni e infino alle auto che perlomeno rispettano i semafori e i pedoni in modo assoluto, salvo poi parcheggiare dove capita e con il motore acceso a lungo, soprattutto i noleggiatori con le loro stupende SUBURBAN grandi come minibus e che mi fanno impazzire - ma che non prenderei mai perchè hanno sicuramente un impatto ecologico fortissimo e io sono quel tipo di ecologista che deve privarsi, come mi prenderebbe in giro Elena Granata).

Tra un po' lasceremo questo piccolissimo parchetto dove tavolini e sedie sono a disposizione di chiunque e non solo di chi fa consumazioni ai bar della zona. E' come se, immaginiamo, in piazza Libertà a Trezzo tavolini e sedie sono a disposizione di tutti, e i bar della zona devono conquistarsi i clienti con le loro offerte. Ugualmente qui davanti al Flatiron questa bella area è circondata da baracchini mobili tipici della città ai quali volendo si va per prendere da bere o mangiare.

Ci dirigiamo verso un luogo che solletica le nostre aspettative, la High Line (e anche questo piacerà ad Elena Granata).

Mi accorgo che ci sono dei buchi in questi disordinato ricordo.

Ma è anche un effetto di questa città che ci sorprende. Stiamo trovando, ricordiamo però che siamo sempre persone che scivolando sul ghiaccio e fatichiamo a scavare per trovare terra fertile, il bello di questa città non solo nelle icone più famose. Un angolo come questo per esempio, così con un ritaglio di erba sintetica nel triangolo tra l'incrocio tra Broadway e la 5th av. dove appunto sorge il Flatiron.

Non cerve molto: sedie, tavolini liberi, bidoni per l'immondizia, furgoni per il caffé e i sandwiches e un bel sole come quello di oggi.

Sono piccoli luoghi che troviamo in diversi posti e che fanno accogliente (per il turista, non per i tanti che fanno i lavori più umili di servizio) questa città  e la rendono ancor più affascinante.














venerdì 2 giugno 2023

WANDERLUST_ NEW YORK CITY la sorprendente _ cap.4 STATUA DELLA LIBERTA' 1.2 Ellis Island

 WANDERLUST_ NEW YORK CITY la sorprendente _ cap.4 STATUA DELLA LIBERTA' 1.2 Ellis Island

Giovedì mattina, prima di fare colazione. 

E' già ora di fare il check in on line per il volo di ritorno. Sono strane le sensazioni che si provano in viaggio. La sera di Lunedì ci sembrava di essere a NY da molto tempo. Oggi chi chiediamo: ma come? sono già passati così tanti giorni?

Ieri sera siamo crollati, non avevamo la forza di far nulla. Alla nostra età di è reso necessario un buon riposo. 

La penna non riesce a correre sul foglio alla velocità del pensiero, molte cose rimarranno inespresse.

La fiaccola della libertà che illumina il mondo, e dove se non a New York, porta di accesso agli USA dal mondo? (opzione di ingresso un po' datata anche se nella nostra immaginazione persiste). Questa affermazione, ridondante nel corso della visita all'Isola, fa indubbiamente arrabbiare Russi, Cinesi (soprattutto) - e questo ci sta - e anche un po' Macron (tra l'altro la Statua è un regalo francese)  e probabilmente ancor più a ragione molti altri ( Pinochet? Chile 1973? Mossadeq, United Fruit? Iraq? Viet Nam?...per non parlare dei nativi).

Ma gli americani, in senso ampio, ci credono e te lo propongono senza alcuna vergogna per grondante retorica, perché loro di retorica probabilmente non ne vedono.

Possiamo discutere, da bravi Europei con pieno diritto, ma sapendo che non esiste il bianco e il nero, non si può negare che pure non rappresentando tutta la verità, non è una menzogna e comunque di verità una parte la contiene.

E forse l'intuito di comprendere in un unico percorso la visita alla Statua (prima parte più pop, forse anche più kitch) e la visita ad Ellis Island (e il suo bellissimo museo che racconta passo a passo il percorso fatto dai migranti in arrivo) è indovinatissimo.

Da un punto di visto storiografico e di invito alla riflessione, anche empatica, Ellis Island delle due è la parte più significativa e importante. Certo a casa diciamo che siamo stati sulla Corona della Statua ( una tacca sulla bandoliera, da fare assolutamente) ma poi raccontiamo: non perdetevi (soprattutto visitandola con le audioguide) Ellis Island.















giovedì 1 giugno 2023

WANDERLUST_ NEW YORK CITY la sorprendente _ cap.4 STATUA DELLA LIBERTA' 1.1

 WANDERLUST_ NEW YORK CITY la sorprendente _ cap.4 STATUA DELLA LIBERTA' 1.1

Nel corso del troppo breve periodo che abbiamo passato in questa splendida città la visita alla Statua della Libertà è stato l'unico itinerario che abbiamo prenotato dall'Italia. Ed è stata una scelta indovinata sotto diversi aspetti. Soprattutto per la combinazione della visita alle due isole, quella della Statua e poi successivamente ad Ellis Island. Se salire fino alla corona della Statua è stato significativo, la visita al museo di Ellis Island è stata una bellissima scoperta, ma ne parleremo prossimamente.

Al museo della Statua, abbiamo partecipato a un sondaggio interattivo nel quale abbiamo associato la parola libertà ad alcune rappresentazioni iconografiche (molto "americane", non credete) per poi vedere sullo schermo la nostra foto che andava ad archiviarsi assieme alle altre.