mercoledì 25 maggio 2022

WANDERLUST _ USA, IL WEST ... QUELLO FAR 😉 cap 11

    WANDERLUST _ USA, IL WEST ... QUELLO FAR 😉  

cap 11 26 aprile Page Hotel


Oggi è il giorno del Grand Canyon. Quante volte ho visto, in fotografia o in filmato, il Grand Canyon, uno dei luoghi iconici degli USA e forse del Mondo? Innumerevoli. Quindi qualcosa di non sorprendente. DI già visto. Di scontato.
Niente di vero!
Il Grand Canyon mi ha sorpreso. Ci ha sorpreso, stupito, affascinato. Come se fosse una novità, mai visto. Ed è vero. Visto dal vivo E’ UNA NOVITA’, come se non lo avessimo mai visto prima. Colpisce duro e lascia il segno.
Come ho registrato in due brevi filmati girati dal South Rim, mi ha lasciato la stessa impressione di Iguazù. Una botta immediata, la sensazione di non essere in grado di cogliere tutta la magnificenza, una difficoltà a smettere di ammirare quell’oceano di roccia.

Non cerco neppure di descrivere con parole che non trovo ciò che abbiamo visto. (una annotazione che mi viene  mentre trascrivo al computer la pagina manoscritta. Questo ammettere di non avere le parole, questa povertà espressiva duplice, da un lato un vocabolario minimo e banale che non riesce a descrivere con parole la bellezza che sia pure superficialmente gli occhi colgono, dall'altro l'incompetenza e l'ignoranza tecnica che non consente di percepire la "storia" che le stratificazioni delle rocce raccontano della vicenda del mondo naturale, è rappresentazione di un vulnus sentito nell'intimo che interroga sul senso del viaggio, che vorrebbe non essere accumulo di sticker da mettere sul giubbetto, bensì comprensione profonda del significato di aver visitato un particolare luogo. In fondo anche dire che si gratta il ghiaccio potrebbe essere una excusatio non petita per giustificare la incapacità o anche la pigrizia nel non scavare più a fondo, nel viaggio stesso e nel proprio intimo, per trovare veramente il terreno fertile. La velocità, la fretta, la necessità di vedere tanti posti in poco tempo non aiuta a "fissare" alcun luogo particolare. Anche se sembra di ricordare tutto, e questo diario aiuta. Cosa ricordo dei diversi colori delle rocce che scendevano precipitosamente o digradanti verso il Colorado, per esempio?  Fine della divagazione)
Voglio solo esprimere un pensiero conseguente: abbiamo la consapevolezza di avere le risorse, la saluta e la libertà di movimento che ci consentono il privilegio di arricchire la nostra vita con il godimento di visioni simili.
Scendendo nel pratico, credo ci sia solo da complimentarsi con l’organizzazione. Certo, non si pensi di trovare la natura grezza (forse quella la trova chi fa i trail scendendo con itinerari anche di più giorni fino al ColoradoNoi partiamo dal nostro punto di vista di pensionata / pronto per la pensione. Siamo consapevoli dei nostri limiti.
Sin dall’ingresso qualsiasi problema viene appianato. Io arrivo con lo stato d’ansia numero 6 in modalità ON e invece al box di ingresso è stato sufficiente chiede di acquistare AMERICA THE BEAUTIFUL (la tessera per entrare in tutti in National Park negli USA per un anno), e il ranger gentilissimo ha fatto tutto.
 
Da quel momento abbiamo trovato tutto bene indicato (persino le tappe con il tempo necessario e le miglia da percorrere sui percorsi pedonali).
Abbiamo parcheggiato in uno dei primi parking accessibili e poi, utilizzando le navette gratuite, abbiamo raggiunto il percorso ad Ovest ( Hermit trail) fatto in parte con la Red Line e in parte a piedi ( verso ovest ci sono 9 fermate alle quali puoi salire o scendere, sul ritorno verso est 3 fermate).
Il Desert trail ( verso est – per noi verso Page) lo abbiamo fatto in auto nel pomeriggio.
 
Verso Page si transita nel territorio Navajo, con un cambio di ora che cessa una volta arrivati a Page ( in pratica l’Arizona ha un fuso orario dello Stato all’interno del quale c’è un diverso fuso orario del territorio Navajo).
 
 
 
   
questa parte non è Grand Canyon, siamo fuori verso Page. Affascinante comunque

martedì 24 maggio 2022

WANDERLUST _ USA, IL WEST ... QUELLO FAR 😉 cap 10 seconda parte

   WANDERLUST _ USA, IL WEST ... QUELLO FAR 😉  

cap 10 seconda parte

Un buon auspicio per iniziare il decennio dei 60

Lunedì 25 aprile _ Flagstaff, route 66. Hotel Super8

ecco il Grand Canyon
dietro la solita turista, in fondo, il Colorado

 

maestoso, semplicemente maestoso

 

Domenica mattina abbiamo visitato il bellissimo Balboa Park occupato da centinaia di stand per l'Earth Day Fair.

Fortunatamente siamo arrivati abbastanza presto con poca gente in giro. Abbiamo potuto scambiare qualche parola con qualcuno dei volontari sostenitori di questa o quella causa. HO avuto il piacere anche di parlare un po' più a lungo con il signore al banchetto dedicato alla registrazione per poter votare. abbiamo confrontato i diversi approcci idali al diritto di voto che sono alla base dei diversi concetti, l'uno europeo, l'altro statunitense rispetto all'elettorato attivo.

Mi sembra, nel complesso, vista l'attività dei diversi gruppi di interesse, che gli americani abbiano una passione per le petizioni ( forse hanno anche un diverso ascolto e un diverso esito) Moltissimi gli stand dove si raccoglievano firme per qualche motivo. Non saprei se queste firme ( non abbiamo firmato perché non cittadini della California) conluiscono in richieste di referendum che in California sono così popolari. Purtroppo mi sono dimenticato di chiedere per approfondire.

Il Balboa domenica è apparso vivace, dal roseto e dal giardino di cactus che abbiamo visto all'inizio della visita (con un rinvio della memoria a Lanzarote) alla archietettura dei diversi musei. Probabilmente anche senza la vivacità della fiera, con i suoi lunghi viali e i gandi spazi verdi, si dimostra uno spazio molto bello e un grande polmone per questa città già beneficiata dall'Oceano.

Dovrei parlare di Coronado, dei lunghissimi treni visti, della TIM secondo la quale siamo entrati in Messico. Per ora: buona notte.

come nei film, nel cassetto la bibbia

(ndr: il diario mi sta sfuggendo di mano. non avrei foto da pubblicare, visto che quelle della Fiera al Balboa le ho già pubblicate ieri. Allora, considerato che del Grand Canyon ne abbiamo ... un po'... comincio ora a pubblicare)



verso il grand canyon




 
















laggiù, il Colorado. Lo abbiamo guardato dall'alto

il bus del servizio navetta, linea rossa
trasporto biciclette

domenica 22 maggio 2022

WANDERLUST _ USA, IL WEST ... QUELLO FAR 😉 cap 10 prima parte

  WANDERLUST _ USA, IL WEST ... QUELLO FAR 😉  

cap 10 prima parte

Un buon auspicio per iniziare il decennio dei 60

Lunedì 25 aprile - Flagstaff, route 66. Hotel Super8

entriamo in Arizona
Route 66 ( pochi chilometri, ma ci siamo stati)

Fase 5 stato d'ansia superata. Oggi abbiamo fatto 800 km senza problemi e senza sbagliare strada.

il percorso di oggi

Onore al merito di chi ha organizzato e messo in opera la segnaletica sulle strade USA: E' tra le migliori che abbia trovato. Devo dire che avevo sentito forti critiche sulle condizioni delle infrastrutture USA. Per carità. Ho visto solo una briciola dell'immenso tutto, purtuttavia quello che ho visto non corrisponde a quanto, per informazioni ricevute, immaginavo.

comincia quella straordinariamente bella
"scatola vuota" che è il west americano
treni lunghi miglia (non è un modo di dire)

 

in ARIZONA il cactus è rappresentato sulle targhe

 

ROUTE 66 Classica ( o anche "storica") Ebbene sì. il nostro Motel (minimo ma dignitoso) è sulla HISTORIC ROUTE 66.

historic U.S. 66

 

 

 

Oggi abbiamo visitato Flagstaff. Di 10 foto che abbiamo scattato, 7 erano dedicate ai cartelli stradali o al massimo alle insegne d'epoca dei motel. Del resto Flagstaff non ha proprio nulla, se non delle libraie molto simpatiche e cortesi (quasi come Alessandra e Laura).

 

 

Occorre dire che ciò che a noi stupisce, forse qui (la nostra esperienza lo confermerebbe) è una condizione normale. Troviamo sempre una fresca e simpatica cortesia. Anche oggi, per esempio, alal stazione di serviziio dove abbiamo fatto il pieno e pranzato. Troviamo sempre quell'atteggiamente teso a metterti a tuo agio, aiutarti a superare le difficoltà e magari intanto fare due chiacchiere. Ma sto divagando e sono già indietro due giorni con il racconto. Non lasciatemi divagare. Dopo un giorno trascorso in mezzo al nulla (un BELLISSIMO nulla) fatto di montagne brulle, campi coltivati, distese di cactus, boschi di montagna - siamo a circa 200 metri slm) San Diego appare così lontana. (ma nella seconda parte di questo capitolo racconto di San Diego, promesso)

primo pranzo "on route".
Hot Dog straordinariamente buoni

 

bevendo caffé
Coca Cola e caffé sempre a portata di mano

  





pizza a Flagstaff
( errore: chiesta pizza dimenzione "media"
 - non finiva più!)

 (continua)