WANDERLUST. 29 SETTEMBRE_20 OTTOBRE. MALAYSIA E SINGAPORE CAP 24 _da Singapore a KL16 ottobre
Il 16 ottobre è il giorno nel quale lasciamo Singapore per tornare, ultima tappa del viaggio, a KL. Siamo nella terza settimana di viaggio. Trovo alcune note a proposito nel piccolo quaderno dove uso scrivere qualche nota per cercare di fissare i momenti e non affidarmi alla pura memoria (labile, sempre più labile giorno dopo giorno). Temevamo di aver ecceduto prevedendo tre settimane, di essere stufi con la conseguenza che gli ultimi giorni potessero rivelarsi un trascinamento fino al giorno della partenza. Invece non è così. Siamo stanchi, fisicamente stanchi, ma con la voglia intonsa di girare, vedere, annusare, assaggiare, muoverci in questi luoghi dove siamo stati bene, sicuri, sempre bene accolti.
Ci dirigiamo verso lo stupendo aeroporto di Changi gustandoci gli ultimi momenti di Singapore, utilizzando l'ottima MRT, e ripercorrendo mentalmente gli ultimi luoghi visti. Anche per noi che consapevolmente abbiamo una barriera verso la realtà più profonda, per difficoltà di comprensione, per la fretta di vedere tanti posti in poco tempo, per la mancanza di relazione con chi ci abita che potrebbe consentirci di non solo scivolare sul ghiaccio ma di scavare un po' per trovare terra fertile per la conoscenza e la comprensione, Singapore è apparsa una città estremamente cosmopolita, affascinante negli estremi di essere efficiente e moderna, rivolta verso il futuro come buona parte dell'Asia far east e pure con atmosfere coloniali indubbie.
Ci è sembrato di percepire una certa differenza con la Malaysia, come se quel tentativo di unione post coloniale non potesse non finire che con una separazione.
Arriviamo dunque a KL, in un bell'albergo (Four Points by Sheraton Chinatown) perché le ultime sere vogliamo godercele, e decidiamo di andare a mangiare presso Nasi Kandar Pelita. Non ricordo (ma non lo ricordavo la sera stessa) cosa ho mangiato, ma complice un cameriere che ci ha preso sotto la sua ala, abbiamo mangiato molto bene - pur spendendo (il cameriere aveva un'ala ampia ma costosa) relativamente molto per la Malaysia, 89 RYM, circa 20 euro. Ora è il caso di trascrivere ciò che ho scritto al rientro:
"Mai fare l'errore di uscire a KL senza una adeguata attrezzatura contro la pioggia. Altrimenti vi capita come anoi che da mezzora stendiamo camicie, pantaloni, giubbetti e altro per la camera nella speranza di farli asciugare. Siamo stati sprovveduti e sciocchi, imperdonabilmente visto che sapevamo della estrema variabilità e avevamo anche l'attrezzatura giusta. Ma l'idea di poter uscire una volta in leggerezza senza lo zaino che mi sta segando le spalle ci ha fatto commettere un errore da principianti. Appena usciti dal ristorante ha iniziato a piovere. Dire piovere non rende l'idea della quantità e potenza dell'acqua che veniva. Stanchi di aspettare sotto una pensilina ci siamo avviati verso la metropolitana senza neanche correre, dopo due metri eravamo come docciati. Anche a Pasar Seni, la nostra fermata, non voleva smettere, e quindi ci siamo diretti verso l'hotel cercando di proteggerci al meglio approfittando dei portici delle shophouse sul percorso, ma quando abbiamo dovuto attraversare la strada abbiamo dovuto guadare un torrente di almeno 20 centimetri."
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