GRATTANDO IL GHIACCIO: In questo blog cerco di raccontare i nostri viaggi con l'ambizione di grattare un po' il ghiaccio, su cui scivoliamo abitualmente come turisti, facendo una piccola fatica: quella di sforzarsi di "leggere" (con i miei limitati strumenti culturali) le società nelle quali viviamo per pochi giorni WANDERLUST: desiderio di viaggiare, di fare di nuove esperienze, vedere nuovi posti e vivere la libertà e l'emozione di essere stranieri.
venerdì 15 dicembre 2017
martedì 12 dicembre 2017
LANGHE 2017_ ALBERI
LANGHE 2017_ ALBERI
Pur non capendone nulla, non conoscendo i nomi e non riconoscendo di conseguenza alcun esemplare, sapendo al massimo che sono fatti di legno e di foglie, pure gli alberi mi affascinano e suscitano sentimenti di simpatia e di attenzione.
Non se se sia un sentire comune, ma questi, posti sui crinali delle colline delle Langhe, mi rappresentavano viandanti un po' smarriti e dubbiosi se scendere dal versante a destra o da quello a manca, e nell'indecisione della scelta di fronte a un bivio forse determinante per il loro futuro, rimanenti, pure incerti e allibiti, aggrappati alla residua sicurezza della posizione acquisita
Pur non capendone nulla, non conoscendo i nomi e non riconoscendo di conseguenza alcun esemplare, sapendo al massimo che sono fatti di legno e di foglie, pure gli alberi mi affascinano e suscitano sentimenti di simpatia e di attenzione.
Non se se sia un sentire comune, ma questi, posti sui crinali delle colline delle Langhe, mi rappresentavano viandanti un po' smarriti e dubbiosi se scendere dal versante a destra o da quello a manca, e nell'indecisione della scelta di fronte a un bivio forse determinante per il loro futuro, rimanenti, pure incerti e allibiti, aggrappati alla residua sicurezza della posizione acquisita
lunedì 11 dicembre 2017
LANGHE 2017 _ SOLE NEVE COLLINE VIGNETI
LANGHE 2017 _ SOLE NEVE COLLINE VIGNETI
Metti che sei in giro guidando piano su una strada poco trafficata, a bordo di una auto bella e comoda, a zonzo con la compagna della tua vita ascoltando in sottofondo, proprio un sussurro ma sufficiente per infondere armonia, Mozart o in alternanza Jazz, e attorno il panorama regala le colline delle Langhe, imbiancate dalla neve e inondate di sole, e pensi che hai risorse per concederti questi piccoli piaceri e salute per goderteli. Pensi che puoi passare tre giorni senza leggere il giornale senza timore di sorprese che pregiudichino i tuoi diritti di cittadino. Rifletti che è solo un caso che ti ha fatto nascere dal lato giusto del mare, dell'emisfero, del meridiano, del parallelo, non hai alcun merito in questo. E pensi: quanto saresti disposto a mettere in gioco di tutto questo, che in una parola si sintetizza in benessere, perché questa condizione possa essere veramente patrimonio comune anche di chi ha avuto in sorte un meridiano, un parallelo, un lato del mare sbagliato. La risposta è meglio non darsela tra le Langhe, tanto si sa che si chiama egoismo. Forse si dovrebbe far proprio, visto che di mangiare un'idea non se ne parla, il concetto di restituzione.
Le Langhe, imbiancate dalla neve e irrorare di sole, sono comunque bellissime.
Avrebbero meritato miglior ritrattista.
Metti che sei in giro guidando piano su una strada poco trafficata, a bordo di una auto bella e comoda, a zonzo con la compagna della tua vita ascoltando in sottofondo, proprio un sussurro ma sufficiente per infondere armonia, Mozart o in alternanza Jazz, e attorno il panorama regala le colline delle Langhe, imbiancate dalla neve e inondate di sole, e pensi che hai risorse per concederti questi piccoli piaceri e salute per goderteli. Pensi che puoi passare tre giorni senza leggere il giornale senza timore di sorprese che pregiudichino i tuoi diritti di cittadino. Rifletti che è solo un caso che ti ha fatto nascere dal lato giusto del mare, dell'emisfero, del meridiano, del parallelo, non hai alcun merito in questo. E pensi: quanto saresti disposto a mettere in gioco di tutto questo, che in una parola si sintetizza in benessere, perché questa condizione possa essere veramente patrimonio comune anche di chi ha avuto in sorte un meridiano, un parallelo, un lato del mare sbagliato. La risposta è meglio non darsela tra le Langhe, tanto si sa che si chiama egoismo. Forse si dovrebbe far proprio, visto che di mangiare un'idea non se ne parla, il concetto di restituzione.
Le Langhe, imbiancate dalla neve e irrorare di sole, sono comunque bellissime.
Avrebbero meritato miglior ritrattista.
domenica 8 ottobre 2017
GENOVA CON LA NAVE BUS
GENOVA CON LA NAVE BUS
Siamo rientrati verso Pegli (il nostro
agriturismo era sulle colline tra Pegli e Genova) con la Nave Bus,
evitando di prendere la linea 1 di AMT.
Scelta felice.
Partiti dal Porto Antico, abbiamo
navigato per circa 20 minuti tra la barriera frangi onde del
complesso del porto e le diverse banchine e magazzini nei quali
questo grande Porto è diviso.
E' stato affascinante vedere in
successione le grandissime navi da crociera, gli sfarzosi yacht (che
invitano a pensare a quanta ingiusta sperequazione ci sia nel mondo),
i ferries e poi le i grandi, ma non grandissimi, cargo con la
impiantistica necessaria per caricare infinite serie di container ( e
file di autotreni pronti ad essere caricati).
La sensazione di infinta confusione che
all'ignorante mette quasi ansia, e affascina invece sapere come il
porto commerciale sia una meccanismo che deve funzionare con regolare
organizzazione.
Si coglie, sia pure di sfuggita, il
senso profondo del commercio, la necessità di accordi, il legame
direttamente proporzionale con il progresso e il benessere, anche se
non possiamo smettere di chiederci se quelle merci scambiate sono
frutto di lavoro giustamente retribuito, di attenzione all'ambiente o
di sfruttamento, furto e devastazione. Non lo sappiamo, possiamo
immaginarlo, rimane l'ammirazione per questa straordinaria capacità
umana che è quella di commerciare e di pensare e costruire gli
strumenti per farlo.
GENOVA VERTICALE 1.4- VERSO L'ALTO CON FUNICOLARI E ASCENSORI, SCENDENDO LUNGO LE CREUSE
GENOVA
VERTICALE 1.4- VERSO L'ALTO CON FUNICOLARI E ASCENSORI, SCENDENDO
LUNGO LE CREUSE
Questo racconta l'incipit della presentazione dell'itinerario sul sito:
Su e giù, utilizzando gli ascensori e le funicolari: percorso verticale che dedichiamo al poeta Caproni: livornese innamorato di Genova che tanti versi ha dedicato a questa città; all’inizio della galleria che porta all’ascensore per Castelletto troviamo un suo verso “quando mi sarò deciso d'andarci, in paradiso/ci andrò conl'ascensore di Castelletto.”; il percorso utilizza ascensori e funicolari che ci portano in alto per poi ridiscendere a piedi lungo le caratteristiche mattonate genovesi “creuse”.
e così è semplicemente, ma la resa è piacevolissima, godibilissima e ha valorizzato la nostra visita di questa città.
GENOVA VERTICALE 1.3- VERSO L'ALTO CON FUNICOLARI E ASCENSORI, SCENDENDO LUNGO LE CREUSE
GENOVA
VERTICALE 1.3- VERSO L'ALTO CON FUNICOLARI E ASCENSORI, SCENDENDO
LUNGO LE CREUSE
L'itinerario
ci ha portati in perfetta solitudine in angoli magici e bellissimi
dei questa città disordinata, affastellata e caotica. Piazzette
silenziose e accoglienti a 50 metri da vie trafficatissime dove le
auto parcheggiano una sopra l'altra, lunghi itinerari ( fatti in
discesa - ma i giorni dopo i polpacci duri come legno 😁) attraverso
muriccioli sbreccati, colpi d'occhio sulla città bassa e il mare,
palazzi signorili, panni stesi, e pochissime persone.
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