GRATTANDO IL GHIACCIO: In questo blog cerco di raccontare i nostri viaggi con l'ambizione di grattare un po' il ghiaccio, su cui scivoliamo abitualmente come turisti, facendo una piccola fatica: quella di sforzarsi di "leggere" (con i miei limitati strumenti culturali) le società nelle quali viviamo per pochi giorni WANDERLUST: desiderio di viaggiare, di fare di nuove esperienze, vedere nuovi posti e vivere la libertà e l'emozione di essere stranieri.
domenica 16 aprile 2017
sabato 1 aprile 2017
YUNNAN 2017 _ WANDERLUST. Grattando il ghiaccio per cercare terra fertile. Cap 22
YUNNAN 2017 _ WANDERLUST. Grattando il ghiaccio per cercare terra fertile. Cap 22
FINE ... MA...
Sì, proprio così. Avrei finito il racconto del nostro breve ma intenso viaggio nello Yunnan (a sud delle nuvole).
Ma... mi piacerebbe scambiare quattro chiacchiere su questa nostra esperienza con gli amici che vorranno condividere, che hanno qualche curiosità, qualche esperienza propria, qualche dubbio che il mio lacunoso racconto ha lasciato.
Allora, se non avete niente di meglio da fare, Giovedì 20 Aprile, verso le 21.00, passate dalla nostra libreria di Trezzo, il Gabbiano. Marco, con la sua consueta cortesia mette a disposizione la sala.
Antonella ed io racconteremo qualcosa, proietteremo qualche foto, mostreremo qualche breve filmato. Così con leggerezza e semplicità. Avrei voluto organizzare un buffet finale a base di insetti, ma mi hanno detto che non è possibile. Pazienza. Spero che questa mancanza non freni la vostra venuta.
Tra qualche giorno, come si usa oggi, "creerò l'evento" (che già la parola mi fa sorridere, ma a FB piacciono i termini evocativi e solenni). Avrei voluto scrivere "farò girare tra gli amici un promemoria", ma non mi è consentito. E allora, via con l'evento. Giovedì 20 Aprile. In libreria Il Gabbiano.
YUNNAN 2017 _ WANDERLUST. Grattando il ghiaccio per cercare terra fertile. Cap 21
YUNNAN 2017 _ WANDERLUST. Grattando il ghiaccio per cercare terra fertile. Cap 21
Venerdì 3 marzo. Trezzo sull'Adda. Casa.
Qualche appunto rapido e randomatico.
Le opere di Mao: in particolare il libretto rosso, che tanto fu mitizzato , ora è materiale per i mercatini e souvenir che ho visto in vendita al duty free di Pechino. Non ho avuto una percezione visiva iconografica forte della presenza del PCC. Ovviamente mi riferisco alla presenza iconografica (statue, bandiere o fotografie) in quanto, per come sono in grado di comprendere il Cinese scritto, inni al PCC potevano essere scritti su ogni casa senza che me ne accorgessi.
Qualche raro poster con la foto di Xi Jinping e una serie di citazioni, un enorme statua di Mao Zedong a Lijiang e poco altro. Ovviamente la presenza è più discreta e pervicace.
La mia è solo una osservazione di immediata, e non provata , percezione. Molto presente ed evidente, invece, la presenza di esercito e polizia, con accurati controlli (per esempio nella stazione ferroviaria di Kunming- teatro di un attentato anni fa- controlli come gli aeroporti fuori dalla stazione e garrita con soldati armati. Il ricordo dell'attentato degli estremisti Uguiri a Kunming è ancora vivo nella memoria. Anche all'ingresso della città vecchia, dove ci sono le porte orientale ed occidentale, ci sono postazioni militari. Ho fatto una fatica a fotografare la targa dell'autoblindo, solo da lontano, infatti da vicino sono stato scacciato. Lungo la strada che porta a Sud, avvicinandosi al Viet Nam, siamo stati controllati due o tre volte.
Oggi sul Corriere on line ho letto la notizia che si vorrebbe limitare il fenomeno delle anziane signore che si ritrovano per ballare assieme negli spazi pubblici durante il giorno o all'inizio della serata. Sembra che ci sia chi osteggia questa felice occupazione degli spazi pubblici ritenendola molesta o fastidiosa. Spero che sia solo un allarme senza conseguenza. Tra le cose viste durante questo viaggio, i gruppi di persone che si riuniscono in spazi pubblici, in piazze o in altri luoghi, vuoi per ballare, per fare esercizi ginnici o cantare assieme, sono state tra le più belle immagini che porto con me di questo viaggio.
Venerdì 3 marzo. Trezzo sull'Adda. Casa.
Qualche appunto rapido e randomatico.
Le opere di Mao: in particolare il libretto rosso, che tanto fu mitizzato , ora è materiale per i mercatini e souvenir che ho visto in vendita al duty free di Pechino. Non ho avuto una percezione visiva iconografica forte della presenza del PCC. Ovviamente mi riferisco alla presenza iconografica (statue, bandiere o fotografie) in quanto, per come sono in grado di comprendere il Cinese scritto, inni al PCC potevano essere scritti su ogni casa senza che me ne accorgessi.
Qualche raro poster con la foto di Xi Jinping e una serie di citazioni, un enorme statua di Mao Zedong a Lijiang e poco altro. Ovviamente la presenza è più discreta e pervicace.
La mia è solo una osservazione di immediata, e non provata , percezione. Molto presente ed evidente, invece, la presenza di esercito e polizia, con accurati controlli (per esempio nella stazione ferroviaria di Kunming- teatro di un attentato anni fa- controlli come gli aeroporti fuori dalla stazione e garrita con soldati armati. Il ricordo dell'attentato degli estremisti Uguiri a Kunming è ancora vivo nella memoria. Anche all'ingresso della città vecchia, dove ci sono le porte orientale ed occidentale, ci sono postazioni militari. Ho fatto una fatica a fotografare la targa dell'autoblindo, solo da lontano, infatti da vicino sono stato scacciato. Lungo la strada che porta a Sud, avvicinandosi al Viet Nam, siamo stati controllati due o tre volte.
Oggi sul Corriere on line ho letto la notizia che si vorrebbe limitare il fenomeno delle anziane signore che si ritrovano per ballare assieme negli spazi pubblici durante il giorno o all'inizio della serata. Sembra che ci sia chi osteggia questa felice occupazione degli spazi pubblici ritenendola molesta o fastidiosa. Spero che sia solo un allarme senza conseguenza. Tra le cose viste durante questo viaggio, i gruppi di persone che si riuniscono in spazi pubblici, in piazze o in altri luoghi, vuoi per ballare, per fare esercizi ginnici o cantare assieme, sono state tra le più belle immagini che porto con me di questo viaggio.
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