domenica 21 maggio 2023

WANDERLUST_ NEW YORK CITY la sorprendente _ cap.4 STATUA DELLA LIBERTA' 1.0

WANDERLUST_ NEW YORK CITY la sorprendente _ cap.4 STATUA DELLA LIBERTA' 1.0

Mercoledì. Sulla linea 1 verso South Ferry - Downtown

Oggi è il giorno della Statua della Libertà. Siamo ora sull'isola in attesa dell'orario di ingresso per poter salire (casualmente siamo in “leggero” anticipo). Abbiamo facilmente compiuto i passi necessari, trovando, tra l'altro, un impiegato della compagnia di navigazione che parlava italiano. Il bel viaggio sul battello fino all'isola ci ha consentito di vedere lo straordinario front skyline di Manhattan prima e la Statua della Libertà dopo. E' stato divertente vedere la massa di persone sul ponte scoperto voltarsi simultaneamente indietro e poi a destra, tutti brandendo il proprio smartphone, tanto che mi sono tolto il gusto di fotografare loro piuttosto che la Statua (sicuro che alla copertura mediatica ci avrebbe pensato Antonella che si era spostata per tempo sul lato destro del battello).

Oggi abbiamo avuto qualche problema con la metrocard e siamo stati aiutati da una giovane donna che ha fatto tap con la sua Omni per farci passare. Accade meno di frequente che sulla costa Occidentale o in Canada, ma anche a New York abbiamo il piacere di incontrare persone che si interessano ( do you need help?) quando guardiamo perplessi la cartina o le indicazioni sui cartelloni della metro.













giovedì 18 maggio 2023

WANDERLUST_ NEW YORK CITY la sorprendente _ cap.3.1.2.1 secondo INTERMEZZO nyc b/n

 WANDERLUST_ NEW YORK CITY la sorprendente _ cap.3.1.2.1 secondo INTERMEZZO nyc b/n

Mi rendo conto che sto andando a rilento con il diario, sento nell'aria l'elettrica tensione per l'attesa. Per ora inserisco un secondo intermezzo, un piccolo tentativo di scimmiottare quei fotografi che riprendono scene abituali di vita nella città. A mio avviso, il bianco e nero è lo stile migliore per questi tentativi. Immancabili i venditori di hot dog e il fumo che esce dai tombini. Pubblico anche qualche altra fotografia di angoli, come l'Ansonia Building, una casa del Block Beautiful sulla east 19th Street, gli scaffali di Strand Bookstore, una bella casa in Grove Street ( vicino a quella della serie Friends di qualche anno fa), il Vessel a Hudson Yard poco prima dell'inizio della High Line e dei tulipani molto belli nel giardino di una chiesa protestante (credo st. Luke in the Fields su Hudson Street ma non sono sicuro)












sabato 13 maggio 2023

WANDERLUST_ NEW YORK CITY la sorprendente _ cap.3.1.2.0 INTERMEZZO le scale antincendio

 WANDERLUST_ NEW YORK CITY la sorprendente _ cap.3.1.2.0 INTERMEZZO le scale antincendio

Possiamo fotografare New York e non le mitiche iconiche scale anticendio? Che sono tantissime. Pensavo di trovare qualche raro palazzo dotato ancora di queste scale che per uno come me che conosce gli USA mediaticamente e spesso per stereotipi sono una collegamento inconscio soprattutto con NYC.

Mi piacciono tantissimo. Ne ho fotografate parecchie e già vedo formarsi una ruga di preoccupazione sulle vostre fronti mentre vi chiedete QUANTE ne ho fotografate e soprattutto quante ve ne voglio propinare. Sappiate che mi sto divertendo anche a produrre copie delle foto modificare con i filtri che il mio programma mi consente

Ecco le prime










domenica 7 maggio 2023

WANDERLUST_ NEW YORK CITY la sorprendente _ cap.3.1.2 Brooklyn ancora

 WANDERLUST_ NEW YORK CITY la sorprendente _ cap.3.1.2 Brooklyn ancora

Il giorno passato a Brooklyn ci è piaciuto molto. Uscire da Manhattan, anche se si è trattato solo di prendere la metropolitana e attraversare l'East River ci ha dato la sensazione di visitare un posto per certi versi diverso (non siamo neanche andati in New Jersey, non abbiamo neppure cambiato "comune".

Il caffé preso allo Sweetleaf Coffee Roasters, l'acquisto in farmacia, i moltissimi chilometri percorsi su e giù per strade che non erano belle, ma che godevamo come paesaggi urbani nuovi e  di vita comune (a noi piace vedere il luogo comune, abituale, di vita vissuta di una località esotica alla nostra esperienza, non solo il monumento famoso o l'ambiente "da cartolina" - aver acquistato nella farmacia di Brooklyn come un normale abitante è stato simpaticamente piacevole), il picnic sulle panchine di Brooklyn Heights Promenade (che freddo!!!), la visita nell'inquietante quartiere ebraico di Williamsburg, nel quale, è inutile negarlo, siamo entrati con una curiosità probabilmente poco rispettosa, la ricerca delle case in brownstone, con la piccola scalinata davanti come nei film (!) la chiacchierata con Jack, simpaticissimo guy of brooklyn di origine pugliesi, che ci ha spiegato la differenza tra una costosa vera casa "brownstone" e i rifacimenti moderni,  la foto di rito al Manhattan Bridge fatta in Washington street vicino a DUMBO, e infine percorrere a piedi tutto il Brooklyn Bridge.

Tutto a contribuito a rendere bella questa giornata, e a far pagare a chi legge il pegno di più e più post di fotografie che sembrano non finire mai 😁













sabato 6 maggio 2023

WANDERLUST_ NEW YORK CITY la sorprendente _ cap.3.1.1 Brooklyn ancora

  WANDERLUST_ NEW YORK CITY la sorprendente _ cap.3.1.1 Brooklyn ancora

Sera. In hotel Martedì 18 aprile

Oggi giornata dedicata a Brooklyn, con una veloce ricognizione di ChinaTown e Little Italy. La prima tanto vero quanto posticcia e falsa la seconda. Ma le tralasciamo. 

Ci sono servite come itinerario di transito per spostarci dal Brooklyn Bridge a Houston street diretti verso Katz's delicatessen dove abbiamo cenato con un delizioso quanto carissimo pastrami (no, non abbiamo preso il tavolo di Sally, c'era già una coppia di sembianze italiane. Sopra il tavolo c'è il cartello per individuarlo ed augurare di avere ciò che ha avuto Sally - augurio ambiguo visto che l'orgasmo di Sally era finto).

Volevo tornare con il racconto al memoriale del 11/9, in particolare al museo. Costo dell'ingresso carissimo ma ne è valsa la pena. Il percorso del museo rappresenta una accurata ricostruzione storica/documentaristica di ciò che è accaduto, con una sezione dedicata anche alle premesse dell'evento (purtroppo i miei enormi limiti di comprensione dell'inglese rappresentano una barriera insormontabile nella completa comprensione dei messaggi).

Ma una cosa è evidente, anzi due.

La seconda è l'esaltazione anche con una retorica patriottica che è quasi pura, senza timore di cadere nel patriottardo come si temeva una volta (ora molto meno) tra noi italiani - ora molto meno ma con un minor "senso dello Stato" che probabilmente esiste negli USA. Questa retorica viene espressa senza dubbi, senza tentennamenti, con pieno cuore, sull'eroismo soprattutto dei vigili del fuoco che sono intervenuti nei primi soccorsi andando spesso verso una morte probabile.

La prima valutazione è nella valorizzazione di ogni persona, di ogni storia umana delle vittime. Come, per sentito visto che non l'ho visitato, nello Yad Vashem, e come pure si usa da noi quando si commemorano le vittime per esempio delle mafie e del terrorismo, tutti i nomi vengono continuamente DETTI. In una sala anche con una breve biografia proiettata o raccontata con la voce di un parente o un amico, con un racconto che descrive le persone anche con amorevole ironia per lasciare un ricordo che nel dolore fa sorridere con tenerezza.

Io ho pensato alle migliaia di morti sconosciute nel deserto o in mare, a come non tutti gli Stati hanno le risorse per onorare così le vittime della repressione, del terrorismo o di azioni militari. E contemporaneamente ho pensato a quanto sia di fondamentale importanza il lavoro del Labanof e della dottoressa Cristina Cattaneo.