domenica 22 ottobre 2023

WANDERLUST _ ANDALUSIA cap.2.2

 WANDERLUST _ ANDALUSIA cap.2.2

Finalmente alle 14.30 siamo entrati nella immensa cattedrale. Per stroncarti subito ti fanno salire sulla Giralda. Probabilmente è un metodo per smaltire l'afflusso in cattedrale e diminuire l'assembramento. Noi siamo comunque sopravvissuti alle 34 rampe che, forse, non sono faticose come gli scalini, ma alla fine son un buon test per il tuo fiato e le tue gambe.

Ci sono delle finestre aperte ogni 4 rampe ( più o meno). Sono il posto migliore per fare le fotografie perché in cima, sotto le campane (proprio sotto le campane che FUNZIONANO) le maglie della rete di sicurezza sono così fitte che è praticamente impossibile fare delle fotografie decenti.

Inizia dalla Giralda vuol dire entrare nella cattedrale ( se dotati di audioguide) da oltre metà percorso. E questo crea un po' di confusione. Abbiamo fatto un check della mappa e del percorso e ci siamo diretti verso l'inizio seguendo passo a passo il succedersi dei punti dove era prevista la descrizione. Per gente semplice come noi la cattedrale presenta una eccessiva ricchezza di punti di interesse. Non abbiamo remore nell'ammettere che a un certo punto abbiamo ... tagliato, scegliendo tra gli ultimi punti quelli che ci sembrava fossero sottolineati come meritevoli, e poi siamo usciti esausti (continua)












sabato 21 ottobre 2023

WANDERLUST _ ANDALUSIA cap.2.1

 WANDERLUST _ ANDALUSIA cap.2.1

La Siviglia che ama tirar tardi il sabato sera non è una città deserta la domenica mattina. Con la tranquillità dei giorni festivi, dedicandosi la passeggio o allo sport, i sivigliani, magari non molti come la sera precedente, magari lasciano a letto un po' di più i turisti, hanno popolato il bel lungo fiume che impreziosisce questa  vivace e apparentemente accorta città.

Certo, gli orari sono spostati rispetto alle nostre abitudini, serve adeguarsi. Negli USA la sveglia era alle 6.00, in questi giorni alle 8.00. Sarebbe inutile e non servirebbe prima.

Ci gustiamo una buona colazione con una eccezionale spremuta di arance, piatti dolci accompagnati da tazze di caffè con latte, pane tostato con buone marmellate. Veramente buone le marmellate che abbiamo assaggiato.

Poi passiamo al salto. Non ricordo i nomi dei salumi e dei formaggi, ovviamente. Forse non è proprio vero che il mio discrimine e commestibile/non commestibile (anche lasso, tra l'altro), però è vero che più che descrivere mi piace assaggiare.

Finita la colazione ci siamo diretti verso il centro ripercorrendo, con la luce del giorno, il Paseo Betis fino al ponte di san Telmo sul quale abbiamo attraversato il Guadalquivir per avviarci verso Avenida de la Costitucion e cominciare a conoscere la città.

L'appuntamento per la visita della Catttedrale era per le 14.30, alla mattina abbiamo solo girato attorno alla struttura (che è in ogni caso impegnativo considerate le dimensioni) per capire dove fosse l'ingresso.

Poi ci siamo allontanati verso plaza de san Francisco dove abbiamo visto persone con molte bandiere spagnole che si dirigevano verso la manifestazione contro l'ipotesi di amnistia per gli indipendentisti catalatani richiesta a Sanchez per assicurargli i voti per avere la maggioranza e formare il governo (maggioranza che sa partisse grazie all'esaudimento di questa richiesta rischierebbe di partire un po' debole)

Sul percorso abbiamo visitato Plaza del Cabildo. Una bella piazzetta semicircolare che si raggiunge con un tunnel e che è chiusa ad altre uscite.

Quel giorno c'era un mercatino di collezionisti, in particolare di monete del mondo. Mi ha incuriosito molto. Sto pensando di iniziare a collezionare banconote del mondo (visto che nel collezionare soldi non sono molto portato)

Usciti da piazza Cabildo abbiamo visitato due chiese barocche, la Iglesia Colegial del Divino Salvador e la più piccola Capilla de San José.

Nella mia ignoranza artistica non riesco ad apprezzare molto (anzi non riesco ad apprezzare e basta) il Barocco. Ho la sensazione che esprima un approccio oppressivo di fede religiosa, direi di dottrina religiosa: tanto è sfarzosa la rappresentazione simbolica e iconografica, tanto succube deve rimanere il fedele, soprattutto popolano (che anzi vede una certa similitudine tra lo sfarzo del potente che lo comanda e lo sfarzo della immagine religiosa)

Forse è la storia dell'arte raccontata da un ateo di sinistra... probabilmente inattendibile.























domenica 15 ottobre 2023

WANDERLUST _ ANDALUSIA cap.1

 WANDERLUST _ ANDALUSIA cap.1

Siviglia 7 ottobre.

Sono convinto che prima di andare in vacanza siano necessari almeno un paio di giorni di ferie. Passare dalla scrivania dell’ufficio al posto sull’aereo non è sano.

O forse semplicemente si eviterebbe di dimenticare gli occhiali. Penso che il mio ricordo dell’Andalusia sarà un ricordo leggermente fuori fuoco, dai contorni non ben distinti, sfumato come le foto romantiche che facevamo da ragazzi alle fidanzate (plurale generico, a me basterebbe il singolare).

Siamo partiti da Bergamo con il bus Orio Shuttle per Malpensa. Viaggio comodo e (sarebbe stato) tranquillo. Se non ci fosse stata una mamma che per buona parte del viaggio ha cercato di convincere il figlio (alla ricerca di indipendenza economica) a lasciare il lavoro di barista che lo manda a dormire tardi e gli sconvolge i cicli circadiani (o qualunque parola che gli assomigli, qualunque cosa voglia dire), facendolo deperire, mentre il suo tono di voce (della mamma) faceva deperire la mia pazienza. Fortunatamente anche la pazienza del figlio probabilmente è deperita e in qualche modo la telefonata di è conclusa con un “fatti anche la spremuta” (poi la mamma ha telefonato al padre, molto più brevemente) e noi siamo arrivati a Malpensa.

Accade sempre una cosa strana al gate (questa volta eravamo tra i primi). Invece di aprire l’imbarco quando l’aereo è pronto per accoglierti, facendo defluire così in modo veloce la coda, fanno passare le persone per bloccarle per almeno una decina di minuti subito dopo, in uno spazio molto più stretto e scomodo (e in piedi) del precedente, in attesa che dall’aereo diano il via libera. Credo che non ci voglia una scienza per capire che è una procedura stupida. Ma immutabile.

Il viaggio con FR è stato senza lode (di sicuro) ma oggettivamente anche senza infamia.

Sbarcati a Siviglia abbiamo subito trovato la fermata della TUSSAM, linea EA e siamo partiti per il centro.

Abbiamo facilmente identificato i luoghi e così siamo scesi alla fermata giusta vicino al Ponte Isabel II e ci siamo diretti verso il nostro B&B Alfaferia 59 nell’omonima via a Triana.

Il primo colpo d’occhio è positivo, la città appare vivace.

Individuato il B&B, entrati siamo stati accolti con calore da Rosa e da Carlo che chi ha dato preziose indicazioni che in parte hanno confermato e in parte migliorato la mia programmazione dell’itinerario preparato per visitare questa città.

Abbiamo seguito subito una indicazione di Carlo su dove andare a cenare. A poche decine di metri dal B&B abbiamo cenato senza attesa, pur non avendo prenotato, nel locale Golandrinas dove al piano terra si servivano vino e piatti al bancone, mentre al piano rialzato e in un locale dall’altra parte della via si cena seduti al tavolo.

Tutto in una apparente confusione che lasciava un po’ stupiti e con un libello di decibel delle conversazioni che rendeva incomprensibile come ci si capisse.

Noi abbiamo preso un piatto “punta de solomillo” che andava per la maggiore, meritatamente, e un “malva canutera” (alla fine tonno), più ordinario.

Uscendo abbiamo passeggiato sul Paseo Betis ( da dove si vede Siviglia illuminata, cosa non possibile sul paseo sull’altro lato del Guadalquivir) in una calda sera d’estate