WANDERLUST_CIPRO BREVE VIAGGIO AUTUNNALE_ 7.1
Consumata una colazione più modesta rispetto a quella del giorno precedente alla taverna di cui siamo ormai affezionati clienti, lasciamo Anogyra non senza aver prima visitato il cimitero (ci siamo passati davanti e ne abbiamo approfittato - visitare i cimiteri è una delle nostre attività preferite nei viaggi, prediligiamo quelli ordinari, delle cittadine e dei paesi). Anche qui sulle tombe dei militari caduti durante l'invasione Turca sventola la bandiera greca assieme a quella cipriota. Un altro segno dell' Enosis (dell'unione di tutte le terre elleniche)?
La tappa principale di oggi è Pafos, particolarmente Kato Pafos e il parco archeologico.
Sulla strada, occasionalmente ma fortunatamente, abbiamo fatto una sosta al Santuario di Afrodite di Kouklia. Non ricordavo, finché non me lo sono trovato davanti, che in questo Santuario dedicato alla dea della Bellezza è esposto il mosaico raffigurante Leda e il Cigno. Contrariamente al solito, ovvero accorgersene quando è troppo tardi, questa volta la sorte o l'istinto ci hanno condotto davanti ad esso.Una gentile custode ci ha anche suggerito come posizionarci per poterlo fotografare senza i fastidiosi riflessi.
Esposta in una teca in una delle sale, non ricordo se la stessa o una limitrofa, anche la pietra conica raffigurante, in modo simbolico, Afrodite.
Disturbati appena dalla pioggia che in quel giorno a intermittenza è caduta (all'ingresso di Kato Pafos abbiamo dovuto attendere una decina di minuti al coperto perché abbiamo lasciato al caldo in macchina i kway, forse per paura di bagnarli?)abbiamo girato per il Santuario e poi abbiamo girato attorno a una bella chiesa facendo un po' di foto.
La visita a Kato Pafos è stata particolarmente interessante per la prima parte (casa di Dioniso con i suoi numerosi mosaici) e meno interessante per il resto (molto disperso su una vasta area, con indicazioni questa volta imprecise_si aggiunga che la parte sotto il faro era interdetta perché stavano girando un film).
Una piccola divertente nota tecnica a chi si dirige in auto al parco archeologico. Noi abbiamo trovato indicazioni precise fino all'ingresso in città, no, preciso, le abbiamo trovate anche in città finché non siamo arrivati sul lungo mare, dove la strada passa praticamente in mezzo al tratto tra gli alberghi e la spiaggia. Poi si finisce in un grande parcheggio e le indicazioni scompaiono. Noi siamo usciti dal parcheggio, abbiamo girato orientandoci con il sole e siamo finiti... nuovamente nel parcheggio, senza indicazioni di dove fosse questo benedetto parco archeologico. Si sappia che quando si è nel parcheggio si è arrivati, il parco archeologico si apre alla estremità opposta del parcheggio.
Lasciato Kato Pafos ci siamo diretti verso il nostro B&B "the house on the hill", tanto bello e con una vista incomparabile tanto difficile da trovare. In qualche modo ce la abbiamo fatta. E' stato piacevole arrivare con il chiaro, potersi fare un bagno in piscina e guardare il tramonto dalla nostra terrazza. E, infine, a cena, gustarci il primo Meze (di pesce) in un locale sul mare suggerito dalla proprietaria della casa.
(le foto di oggi sono 48, le pubblico in due post, il secondo sarà solo di foto)
GRATTANDO IL GHIACCIO: In questo blog cerco di raccontare i nostri viaggi con l'ambizione di grattare un po' il ghiaccio, su cui scivoliamo abitualmente come turisti, facendo una piccola fatica: quella di sforzarsi di "leggere" (con i miei limitati strumenti culturali) le società nelle quali viviamo per pochi giorni WANDERLUST: desiderio di viaggiare, di fare di nuove esperienze, vedere nuovi posti e vivere la libertà e l'emozione di essere stranieri.
giovedì 26 dicembre 2019
domenica 22 dicembre 2019
WANDERLUST _ CIPRO: BREVE VIAGGI AUTUNNALE _6
WANDERLUST _ CIPRO: BREVE VIAGGI AUTUNNALE _6
"Se ti fai arrestare perché fotografi una targa SBA, sappi che io ti lascio lì e me ne vado da sola". Più o meno questo mi ha detto Antonella prima che, lasciato il sito archeologico di Episkopi ci dirigessimo verso il Monastero di San Nicola dei gatti, entrando nella penisola di Akrotiri.
Credo sia necessaria una spiegazione. La penisola di Akrotiri è un territorio sotto il controllo del Regno Unito che è un "territorio d'oltremare Britannico" occupato da una base militare. In realtà la penisola non è un posto di grande interesse se non per questa particolarità che fa di Cipro un'isola non divisa in due sovranità come può accadere di pensare, bensì tre, ultimi scampoli (Akrotiri e Dekelia -la seconda non la abbiamo visitata) del periodo coloniale. Le targhe SBA sono le targhe delle auto della giurisdizione inglese (auto ufficiali perché mi sembra che civilmente gli inglesi utilizzino auto targate da Cipro), preda ambita per un collezionista ma fonte di forse complesse spiegazioni nel caso si fosse colti a fotografare una pattuglia. La minaccia di Antonella non è servita perchè le poche targhe SBA sono state vista così di sfuggita da non poter essere fotografate.
Abbiamo quindi percorso in andata a ritorno fino al Monastero di san Nicola dei gatti l'unica strada che attraversa la penisola, in parte in mezzo a un bosco, in parte ai margini di un lago salato, fino al monastero che appariva piuttosto desolato e abbandonato, abitato sicuramente da moltissimi gatti e (per quanto abbiamo visto) da una suora che dormicchiava vicino a una bancarella che vendeva un po' di prodotti religiosi e dolciari. Abbiamo anche dato una occhiata veloce alla chiesa del convento.
Poiché nei pressi dei villaggi costituiti da una serie di case a schiera non potevano mancare campi da Rugby e da Cricket, considerato il luogo brullo attorno, gli inglesi si sono premurati di scrivere su cartelli ai lati della strada che i terreni di gioco erano innaffiati con acqua non potabile.
Lasciata la penisola ci siamo diretti verso Petra tou Romiu, il luogo dove Venere (Afrodite) è emersa dalle acque. Siamo arriva da Ovest perché la strada litoranea era chiusa, però onore al merito le indicazioni per guidarci lungo la deviazione erano precise e puntuali. Arrivati al grande parcheggio nel tardo pomeriggio (avevamo intenzione di vedere il tramonto) ci siamo recati alla spiaggia immediatamente al di la della strada, tenendo i faraglioni a destra. Non ci sembrava un granché questa spiaggia però ci siamo fatti un bel bagno e ci siamo seduti a riposare un po'. Avvicinandosi l'ora del tramonto siamo tornati alla macchina per rivestirci e poi siamo tornati (scoprendo che tra parcheggio e spiaggia c'è un comodo tunnel) oltrepassando i faraglioni per avere più cielo libero verso Ovest e scoprendo che a venti metri da dove ci siamo messi (coperta da un piccolo promontorio) si stendeva una spiaggia bellissima, ampia e di sabbia fine. Come spesso ci diciamo, occorre sempre andare a guardare oltre l'angolo. Abbiamo atteso il tramonto con il cielo che si è mantenuto libero da nuvole quasi fino alla fine e poi siamo rientrati ad Anogyra.
"Se ti fai arrestare perché fotografi una targa SBA, sappi che io ti lascio lì e me ne vado da sola". Più o meno questo mi ha detto Antonella prima che, lasciato il sito archeologico di Episkopi ci dirigessimo verso il Monastero di San Nicola dei gatti, entrando nella penisola di Akrotiri.
Credo sia necessaria una spiegazione. La penisola di Akrotiri è un territorio sotto il controllo del Regno Unito che è un "territorio d'oltremare Britannico" occupato da una base militare. In realtà la penisola non è un posto di grande interesse se non per questa particolarità che fa di Cipro un'isola non divisa in due sovranità come può accadere di pensare, bensì tre, ultimi scampoli (Akrotiri e Dekelia -la seconda non la abbiamo visitata) del periodo coloniale. Le targhe SBA sono le targhe delle auto della giurisdizione inglese (auto ufficiali perché mi sembra che civilmente gli inglesi utilizzino auto targate da Cipro), preda ambita per un collezionista ma fonte di forse complesse spiegazioni nel caso si fosse colti a fotografare una pattuglia. La minaccia di Antonella non è servita perchè le poche targhe SBA sono state vista così di sfuggita da non poter essere fotografate.
Abbiamo quindi percorso in andata a ritorno fino al Monastero di san Nicola dei gatti l'unica strada che attraversa la penisola, in parte in mezzo a un bosco, in parte ai margini di un lago salato, fino al monastero che appariva piuttosto desolato e abbandonato, abitato sicuramente da moltissimi gatti e (per quanto abbiamo visto) da una suora che dormicchiava vicino a una bancarella che vendeva un po' di prodotti religiosi e dolciari. Abbiamo anche dato una occhiata veloce alla chiesa del convento.
Poiché nei pressi dei villaggi costituiti da una serie di case a schiera non potevano mancare campi da Rugby e da Cricket, considerato il luogo brullo attorno, gli inglesi si sono premurati di scrivere su cartelli ai lati della strada che i terreni di gioco erano innaffiati con acqua non potabile.
Lasciata la penisola ci siamo diretti verso Petra tou Romiu, il luogo dove Venere (Afrodite) è emersa dalle acque. Siamo arriva da Ovest perché la strada litoranea era chiusa, però onore al merito le indicazioni per guidarci lungo la deviazione erano precise e puntuali. Arrivati al grande parcheggio nel tardo pomeriggio (avevamo intenzione di vedere il tramonto) ci siamo recati alla spiaggia immediatamente al di la della strada, tenendo i faraglioni a destra. Non ci sembrava un granché questa spiaggia però ci siamo fatti un bel bagno e ci siamo seduti a riposare un po'. Avvicinandosi l'ora del tramonto siamo tornati alla macchina per rivestirci e poi siamo tornati (scoprendo che tra parcheggio e spiaggia c'è un comodo tunnel) oltrepassando i faraglioni per avere più cielo libero verso Ovest e scoprendo che a venti metri da dove ci siamo messi (coperta da un piccolo promontorio) si stendeva una spiaggia bellissima, ampia e di sabbia fine. Come spesso ci diciamo, occorre sempre andare a guardare oltre l'angolo. Abbiamo atteso il tramonto con il cielo che si è mantenuto libero da nuvole quasi fino alla fine e poi siamo rientrati ad Anogyra.
domenica 1 dicembre 2019
WANDERLUST_ CIPRO: BREVE VIAGGIO AUTUNNALE _5
WANDERLUST_ CIPRO: BREVE VIAGGIO AUTUNNALE _5
Ho un approccio duplice e contrastato verso i siti archeologici. Da un lato curiosità e ammirazione, dall'altro fatica e confusione.
Mi spiego: quando visito posti come quello che abbiamo visitato in questo terzo giorno (il sito archeologico di Kourion Antica -Episkopi) penso al fatto che ciò che noi vediamo come "straordinario" era vissuto come "comune" da persone come noi, con i nostri stessi problemi e le nostre stesse gioie -con stili di vita magari differenti. Vedremo alcune fotografie di pavimenti a mosaico particolarmente belli appartenenti mi sembra a una villa signorile. Luogo protetto da una imponente struttura studiata per conservarli. Ma erano pavimenti, può darsi che il signore del posto ci camminasse sopra con sandali infangati (e la signora del posto a sgridarlo e riprenderlo!). Insomma, grazie alla caratteristica stessa della pietra potenzialmente quella pietra che io ora calpesto è stata calpestata da un antenato di circa 2000 anni or sono. In alcuni luoghi della Grecia mi immagino di calpestare pietre calpestate a suo tempo da Aristotele, Platone, Socrate, Pericle, Diogene, Talete ... Anche se non è vero, la sensazione è bellissima. Ma, perché c'è sempre un "ma", nel concreto dopo un po' queste pietre, queste "rovine" mi mandando in confusione, non riesco a ricostruire -neppure con la presenza di cartelli ben fatti - ciò che era, e man mano che procede la visita e la fretta del turista supera la curiosità del viaggiatore, il racconto che mi stanno facendo queste pietre diventa sempre più labile e lo sento sempre meno. Probabilmente servirebbe una buona ed esperta guida che potesse togliere il velo dai miei occhi ignoranti e svelarmi ciò che guardo e non vedo. Ho una grandissima ammirazione per gli archeologi, per la loro capacità di vedere il generale da un particolare, svelare ciò che nel singolo è nascosto.
Detto questo la visita a Episkopi (che comprende, fuori dall'area collinare principale, anche lo Stadio e le rovine del Tempio di Apollo Ylatis posti sulla strada verso Petra tou Romiou) vale e, visitando Cipro, non è da perdere. Noi abbiamo visitato il sito principale appena scesi dalle colline di Anogyra, mentre lo Stadio e il Tempio sono stati visitati nel pomeriggio, dopo il breve giro nella penisola di Akrotiri prima del quale sono stato minacciato da Antonella, ma di questo ne parleremo nel prossimo capitolo
Ho un approccio duplice e contrastato verso i siti archeologici. Da un lato curiosità e ammirazione, dall'altro fatica e confusione.
Mi spiego: quando visito posti come quello che abbiamo visitato in questo terzo giorno (il sito archeologico di Kourion Antica -Episkopi) penso al fatto che ciò che noi vediamo come "straordinario" era vissuto come "comune" da persone come noi, con i nostri stessi problemi e le nostre stesse gioie -con stili di vita magari differenti. Vedremo alcune fotografie di pavimenti a mosaico particolarmente belli appartenenti mi sembra a una villa signorile. Luogo protetto da una imponente struttura studiata per conservarli. Ma erano pavimenti, può darsi che il signore del posto ci camminasse sopra con sandali infangati (e la signora del posto a sgridarlo e riprenderlo!). Insomma, grazie alla caratteristica stessa della pietra potenzialmente quella pietra che io ora calpesto è stata calpestata da un antenato di circa 2000 anni or sono. In alcuni luoghi della Grecia mi immagino di calpestare pietre calpestate a suo tempo da Aristotele, Platone, Socrate, Pericle, Diogene, Talete ... Anche se non è vero, la sensazione è bellissima. Ma, perché c'è sempre un "ma", nel concreto dopo un po' queste pietre, queste "rovine" mi mandando in confusione, non riesco a ricostruire -neppure con la presenza di cartelli ben fatti - ciò che era, e man mano che procede la visita e la fretta del turista supera la curiosità del viaggiatore, il racconto che mi stanno facendo queste pietre diventa sempre più labile e lo sento sempre meno. Probabilmente servirebbe una buona ed esperta guida che potesse togliere il velo dai miei occhi ignoranti e svelarmi ciò che guardo e non vedo. Ho una grandissima ammirazione per gli archeologi, per la loro capacità di vedere il generale da un particolare, svelare ciò che nel singolo è nascosto.
Detto questo la visita a Episkopi (che comprende, fuori dall'area collinare principale, anche lo Stadio e le rovine del Tempio di Apollo Ylatis posti sulla strada verso Petra tou Romiou) vale e, visitando Cipro, non è da perdere. Noi abbiamo visitato il sito principale appena scesi dalle colline di Anogyra, mentre lo Stadio e il Tempio sono stati visitati nel pomeriggio, dopo il breve giro nella penisola di Akrotiri prima del quale sono stato minacciato da Antonella, ma di questo ne parleremo nel prossimo capitolo
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