WANDERLUST _ CIPRO: BREVE VIAGGI AUTUNNALE _6
"Se ti fai arrestare perché fotografi una targa SBA, sappi che io ti lascio lì e me ne vado da sola". Più o meno questo mi ha detto Antonella prima che, lasciato il sito archeologico di Episkopi ci dirigessimo verso il Monastero di San Nicola dei gatti, entrando nella penisola di Akrotiri.
Credo sia necessaria una spiegazione. La penisola di Akrotiri è un territorio sotto il controllo del Regno Unito che è un "territorio d'oltremare Britannico" occupato da una base militare. In realtà la penisola non è un posto di grande interesse se non per questa particolarità che fa di Cipro un'isola non divisa in due sovranità come può accadere di pensare, bensì tre, ultimi scampoli (Akrotiri e Dekelia -la seconda non la abbiamo visitata) del periodo coloniale. Le targhe SBA sono le targhe delle auto della giurisdizione inglese (auto ufficiali perché mi sembra che civilmente gli inglesi utilizzino auto targate da Cipro), preda ambita per un collezionista ma fonte di forse complesse spiegazioni nel caso si fosse colti a fotografare una pattuglia. La minaccia di Antonella non è servita perchè le poche targhe SBA sono state vista così di sfuggita da non poter essere fotografate.
Abbiamo quindi percorso in andata a ritorno fino al Monastero di san Nicola dei gatti l'unica strada che attraversa la penisola, in parte in mezzo a un bosco, in parte ai margini di un lago salato, fino al monastero che appariva piuttosto desolato e abbandonato, abitato sicuramente da moltissimi gatti e (per quanto abbiamo visto) da una suora che dormicchiava vicino a una bancarella che vendeva un po' di prodotti religiosi e dolciari. Abbiamo anche dato una occhiata veloce alla chiesa del convento.
Poiché nei pressi dei villaggi costituiti da una serie di case a schiera non potevano mancare campi da Rugby e da Cricket, considerato il luogo brullo attorno, gli inglesi si sono premurati di scrivere su cartelli ai lati della strada che i terreni di gioco erano innaffiati con acqua non potabile.
Lasciata la penisola ci siamo diretti verso Petra tou Romiu, il luogo dove Venere (Afrodite) è emersa dalle acque. Siamo arriva da Ovest perché la strada litoranea era chiusa, però onore al merito le indicazioni per guidarci lungo la deviazione erano precise e puntuali. Arrivati al grande parcheggio nel tardo pomeriggio (avevamo intenzione di vedere il tramonto) ci siamo recati alla spiaggia immediatamente al di la della strada, tenendo i faraglioni a destra. Non ci sembrava un granché questa spiaggia però ci siamo fatti un bel bagno e ci siamo seduti a riposare un po'. Avvicinandosi l'ora del tramonto siamo tornati alla macchina per rivestirci e poi siamo tornati (scoprendo che tra parcheggio e spiaggia c'è un comodo tunnel) oltrepassando i faraglioni per avere più cielo libero verso Ovest e scoprendo che a venti metri da dove ci siamo messi (coperta da un piccolo promontorio) si stendeva una spiaggia bellissima, ampia e di sabbia fine. Come spesso ci diciamo, occorre sempre andare a guardare oltre l'angolo. Abbiamo atteso il tramonto con il cielo che si è mantenuto libero da nuvole quasi fino alla fine e poi siamo rientrati ad Anogyra.
GRATTANDO IL GHIACCIO: In questo blog cerco di raccontare i nostri viaggi con l'ambizione di grattare un po' il ghiaccio, su cui scivoliamo abitualmente come turisti, facendo una piccola fatica: quella di sforzarsi di "leggere" (con i miei limitati strumenti culturali) le società nelle quali viviamo per pochi giorni WANDERLUST: desiderio di viaggiare, di fare di nuove esperienze, vedere nuovi posti e vivere la libertà e l'emozione di essere stranieri.
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