giovedì 5 ottobre 2017

GENOVA SETTEMBRE 2017_ 1.1 CIMITERO STAGLIENO

Antonella ed io abbiamo festeggiato i 33 anni di matrimonio con un week end lungo a Genova. Cuore della nostra brevissima vacanza è stata la visita al cimitero monumentale di Staglieno. Da qualche tempo abbiamo perso passione di visitare i cimiteri, e se quelli monumentali mostrano opere di notevole spessore, spesso, quelli minuscoli e a volte un po' dimenticati regalano attimi di commozione e di tenerezza nel leggere alcune dediche lasciate sulle lapidi.
Può sembrare strano per uno come me, che crede che la morte sia semplicemente la fine di tutto e che non desidera funerali e chiede la dispersione delle ceneri senza lapidi di ricordo, questo interesse nei cimiteri. Eppure trovo tanto racconto storico in essi e percepisco una com-passione anche con chi non conosco, sono ossimori ideali, emoziona, me ateo, la fede profonda,  stuzzica, me scientista, la spiritualità, affascina, me umanista, la logica razionale. Cerchiamo sempre curiosi ciò che non siamo per capire di più chi siamo.
Staglieno è un cimitero particolare, interessante nelle statue iperveriste di una borghesia pavoneggiante e orgogliosa anche nel dolore, nelle straordinarie statue dei porticati, affascinante nel percorso del boschetto irregolare, dove siamo andati a cercare la tomba di Mazzini e da quella abbiamo attraversato a monte per giungere alla tomba di De André, preoccupante nei numerosi segni di decadimento e trasandatezza -che creano atmosfera, è vero, ma che non denotano particolare attenzione.
Molto coerente con la città vedere colombari direttamente sui tetti, nella necessità di recuperare spazio.
Mi sono dilettato a provare la nuova macchina fotografica, scegliendo di fotografare quasi sempre in monocromatico, e poi aggiustando gli esiti incerti con qualche filtro al computer.










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