venerdì 22 novembre 2019

WANDERLUST _ CIPRO: BREVE VIAGGIO AUTUNNALE _ 4

WANDERLUST _ CIPRO: BREVE VIAGGIO AUTUNNALE _ 4

Due notti abbiamo dormito nella bella abitazione di Anogyra. Abbiamo spesso il dubbio se sia meglio organizzarsi scegliendo un luogo di soggiorno e poi fare "round trip", oppure cambiare ogni sera percorrendo sempre "one way". Entrambe le soluzioni hanno i loro pregi e i loro limiti. In uno Stato relativamente piccolo (molto relativamente dovendo considerare che anche pochi chilometri richiedono parecchio tempo, soprattutto sui Todros o verso la Penisola di Akamas con le strade sterrate) eravamo tentati di trovare pochi posti dove dormire dove tornare a sera. Probabilmente è una sensazione più che una realtà, ma avere un posto dove "tornare" è meno faticoso che cambiare ogni sera il luogo di soggiorno. Fatta questa considerazione, solo qui ad Anogyra siamo rimasti due notti.
Oggi, lunedì, terzo giorno,  quindi tappa "round trip". Dopo una gustosa colazione, sempre osservati molto, ma molto da vicino dai gatti della zona, in particolare da quello che ci è sembrato il "capo" branco,  nella quale abbiamo mangiato pane con miele, verdura con pomodori e cetrioli, olive (ma quanto sono buone le olive di Cipro!!!), formaggi e salumi, siamo andati al piccolo minimarket del paese per prendere un po' di vivande per la sera. Fatto un minimo di rifornimento abbiamo visitato il Museo del Pasteli, che è una bella casa dove sono raccolti gli strumenti di coltivazione e lavorazione delle carrube con le quali si produce il Pasteli, un dolce tipico. Ci ha accompagnati la proprietaria, discendente di una famiglia che ha coltivato e lavorato in proprio le carrube. La visita, breve perché tutto si racchiude in una grande stanza, è stata veramente interessante, purtroppo non abbiamo capito tutto per le nostre consuete difficoltà con l'inglese.  Abbiamo preso qualche caramella (che giace in frigor perché nessuno le mangia e una piccola confezione di succo che ogni tanto utilizzo sulle fette biscottate a colazione. Direi che abbiamo soddisfatto più la curiosità che il gusto). Eravamo gli unici visitatori tanto da pensare che il museo fosse una occupazione molto secondaria nelle faccende della signora, ma il giorno dopo abbiamo visto arrivare tre piccoli bus per una cinquantina di persone in visita al museo. Però!
Ugualmente soli eravamo a visitare l'Oleastro Olive Park (meno interessante del Museo del Pasteli a mio giudizio) sito poco fuori dal paese dove assieme a qualche pianta di olive e a qualche muflone o capra, c'era una ricostruzione animata di un mulino dove si spremevano le olive (ricostruzione assai grezza) e dove ci hanno dato un piccolo assaggio dell'olio mentre guardavamo un breve documentario che ho già dimenticato. Più affascinante il brullo paesaggio collinare attorno (siamo a circa 500 metri sul livello del mare). Visitati questi due musei abbiamo iniziato la ripida discesa verso il mare (appena fuori dal paese ci sono subito quattro tornanti belli secchi)  e verso gli altri luoghi in programma per questo terzo giorno di tour di Cipro.











mercoledì 20 novembre 2019

WANDERLUST _ CIPRO BREVE VIAGGIO AUTUNNALE _3

WANDERLUST _ CIPRO BREVE VIAGGIO AUTUNNALE _3

Lasciamo Lagoudera e il suo caffè e ci inoltriamo sempre più nei monti Trodos. La strada è sempre bella anche se difficilmente ha tratti rettilinei più lunghi di 300 metri (a occhio). E' piacevole guidare in montagna, forse meno piacevole per la passeggera (in questo caso - del resto come sempre -  Antonella), pur essendo agevole infatti guidare "all'inglese", capivo di essere portato ad allargare un po' le curve a sinistra nei tornanti (non si ha l'istinto di tenere d'occhio quella parte che abitualmente è sotto controllo automatico). Questo allargamento quando a sinistra della sede stradale c'è il dirupo può provocare nella passeggera un leggero nervosismo che occasionalmente si concretizza in insulti al guidatore. Ma l'ho portata a casa sana e salva (Antonella intendo, non la macchina), quindi di che si lamenta?
Insomma lasciamo Lagoudera e dopo una tappa veloce a Pelendri giusto per guardare dall'esterno un'altra chiesa chiusa (Timios Stavros) ci dirigiamo verso Pedoulas. Mi permetto una citazione tratta dalla Lonely su Cipro (a mio avviso una delle meno riuscite della nutrita produzione che ho più volte utilizzato: " Se è chiusa (cosa assai probabile) chiedete notizie del sacerdote nei caffé di uno dei paesi della zona". Ora forse è una indicazione molto trendy, molto alla backpackers, ma a me fa solo innervosire - oltre a suscitare dubbi sui sacerdoti che si trovano nei caffè al posto di meditare sulle Letture.
Non andiamo a fare il giro dei caffé e ci rechiamo a Pedoulas dove siamo più fortunati e possiamo gustarci un piccolo gioiello quale è la Archangelos Michail, del 1474 (affreschi restaurati). Questa chiesa merita il tragitto compiuto oggi per trovarla. La gustiamo con tranquillità ma, sapete, ora mi viene la sensazione che avremmo dovuto gustarcela meglio, guardarla metro a metro. Probabilmente le fotografie dicono poco. Se passate da Cipro, non mancate questa chiesa.
Dopo aver nutrito lo spirito siamo tornati alla macchina e a un ristorante sulla via principale abbiamo nutrito il corpo, io con una buonissima insalata greca e Antonella con una insalata di frutta.
Siamo ripartiti per Anogyra dove ci aspettava il nostro alloggio e sulla strada ci siamo fermati a Platres cercando (e trovando -cosa che non sempre ci capita ) il negozio dove abbiamo assistito a una presentazione di prodotti: la Platres Chocolate Worshop, con tanto di assaggi (da ammirare l'abilità della proprietaria a sminuzzare in pezzettini infinitesimali gli assaggi di cioccolato da distribuire, insomma buoni ma che cavolo, per uno che "stacca a tocchi" la tavoletta di Lindt...)
Giunti ad Anogyra abbiamo trovato abbastanza facilmente il "Nicholas and Maria's Cottage (molto bello, una serie di appartamenti in una bellissima corte adiacente alla piazza principale del paese, di suo molto ben tenuto nella parte centrale). Dall'altra parte della piazza uno dei due ristoranti nel quale, per scegliere cosa mangiare, Antonella è stata invitata direttamente in cucina per ovviare a difficoltà di comprensione (molto greco questo, ricordo quando con Pa' e Andrea siamo stati per la prima volta in Grecia e in una taverna siamo proprio andati in cucina per indicare cosa volevamo alla proprietaria e cuoca, sollevando i coperchi delle pentole). In questa seconda parte della giornata abbiamo percorso circa 110 km.
















lunedì 18 novembre 2019

WANDERLUST_ CIPRO BREVE VIAGGIO AUTUNNALE_ 2

WANDERLUST_ CIPRO BREVE VIAGGIO AUTUNNALE_ 2

Abbiamo lasciato Larnaka sotto un bel sole. Siamo tornati verso l'aeroporto, costeggiando il lago salato e vedendo in lontananza la Moschea Hala Sultan Tekkesi (che visiteremo al ritorno) per andare a prendere l'autostrada verso Lefkosia. Questo è stato un giorno dedicato ai monti Trodos e alla ricerca delle chiese Bizantine. Abbiamo modificato negli ultimi giorni l'itinerario perché ci siamo accorti che il giorno dedicato al tour sui monti cadeva di lunedì, quando buona parte delle chiese, secondo la guida, risultava chiuso. In realtà, con un concetto di programmazione molto particolare, le chiese Bizantine chiudono un po' quando pare al prete o al custode che le amministra. In questo giorno, per esempio, Domenica 13 ottobre, di quattro viste ne abbiamo trovate aperte due.
La prima parte dell'itinerario ha previsto un semicerchio puntando prima verso nord e poi prima di Lefkosia deviando verso ovest e poi sud per dirigerci verso i Monti. Abbiamo prima cercato la Panagia Metamorfosi tou Sotiros a Palaichori e dopo la Panagia tou Araka a Lagoudera.
Si lascia Larnaka percorrendo l'autostrada che corre in un territorio arido. L'autostrada è gratuita, la cartellonistica stradale sembra di produzione tedesca tanto è grande e chiara (con l'unico divertente inconveniente che generalmente è posta dietro alberi rigogliosi). Poi completato il semicerchio la strada comincia a salire verso i Monti e iniziano a comparire i boschi e da marrone il territorio si colora di verde.
A Palaichori si comincia a conoscere la Cipro dei paesini montani. Strade strette, parcheggi a sentimento (una padrona di B&B mi ha detto che a Cipro si segue l'unica regola di non  dare fastidio dove si parcheggia - al 90% è vero), una certa tranquillità nel gestire passaggi veramente stretti e incroci tra veicoli gestiti al millimetro (e infatti in una occasione, proprio qui a Palaichori, distratto da una stupenda targa adocchiata già da lontano ho sbattuto, senza conseguenze, con lo specchietto destro contro quello della auto che ho incrociato. Ma la targa era veramente interessante). In questo paese, giunti nel centro dove ci siamo fermati per chiedere informazioni, abbiamo trovato una signora che si è interessata non solo di accompagnarci alla Chiesa cercata - stava partendo per una escursione, forse era una guida - ma si è data da fare per telefonare, purtroppo a vuoto, al custode della Chiesa perchè venisse ad aprirci. Abbiamo fatto una bella passeggiata nelle vie interne del paese, ma ci siamo accontentati di vedere dall'esterno la Chiesa. Ritornati alla macchina (la sosta è stata comunque proficua perché abbiamo potuto comperare il riduttore per la corrente - che ha prese diverse dalle nostre) abbiamo fotografato la cassetta delle poste che sembra risalire al periodo coloniale come pure la cabine telefoniche - ancorché verdi e non rosse) ci siamo diretti con un po' più di fortuna (spiego perchè) a Lagoudera dove abbiamo trovato la Panagia tou Araka aperta, ma così aperta ... che era anche in funzione. Poca gente, ma tre o quattro donne e un Prete che stava facendo qualcosa, sembrava più le confessioni che una celebrazione (gli Ortodossi hanno la Confessione come i Cattolici? Boh. A un certo punto ha fatto mettere una cintura a una ragazza e si sono messi davanti a un dipinto, e noi siamo usciti senza fare foto all'interno). Peccato perché l'interno era particolarmente interessante (prendo una foto dal web per mostrarlo). Scioccamente, mentre dopo aver girovagato attorno, abbiamo risposto a un prete che dalla balconata della costruzione vicina - forse il loro convento -  ci ha chiesto se volevamo fare una visita, che la avevamo già vista perdendo forse l'occasione di gustarcela maggiormente. Ma ormai l'occasione era persa. Fuori dal recinto della chiesa (che tra le altre cose aveva un distributore per l'acqua fresca e bagni puliti - abbiamo sempre trovato bagni puliti a Cipro!) c'era una baracchino dove ho preso il caffè cipriota (che è, in fondo, il caffè turno. Mi sono tolto la soddisfazione e la curiosità, una volta è stata sufficiente) e poi siamo ripartiti.
Prima parte circa 110 km
















dal web

domenica 17 novembre 2019

WANDERLUST _ CIPRO BREVE VIAGGIO AUTUNNALE _ 1

WANDERLUST _ CIPRO BREVE VIAGGIO AUTUNNALE _ 1
Cipro. E' stata da sempre, quell'isola, una meta possibile ma fino ad ora mai raggiunta. Troppo lontana quando si girava l'Europa in camper, troppo vicina quando abbiamo cominciato a lasciare una maggiore impronta ecologica spostandoci in aereo. Ma quest'anno sabbatico per i viaggi (prima solo una veloce settimana alle Azzorre) è stato l'anno giusto per Cipro. Quando ero giovane Cipro era quella strana nazione che aveva un Arcivescovo dallo strano nome come Presidente della Repubblica (Makarios - bizzarre assonanze per chi vedeva la televisione alla fine degli anni 60), che perdeva con risultati ben più che tennistici nelle qualificazioni ai mondiali e agli europei ( 1969 12 - 0 con la Germania Ovest). Crescendo è diventato il luogo dove è "nata" Venere - notizia non indifferente per un maschio eterosessuale- poi lo Stato invaso dalla Turchia a seguito di un tentato golpe organizzato dai famosi "colonnelli" greci (e si guardavano già i film di Costa-Gavras e si leggeva di Panagulis - stiamo parlando della Grecia non di Cipro, ma il legame è così forte). Poi in seguito scopriamo che è il posto dove un giovane Staffan de Mistura giura a se stesso di dedicarsi ai deboli e contro le ingiustizie assistendo alla uccisione da parte di un cecchino sulla "linea verde" che divide l'isola (torneremo sulla linea verde).
Insomma una serie di coincidenze ha creato l'occasione giusta per dedicare una settimana di ottobre a Cipro. E così abbiamo organizzato il viaggetto e siamo partiti.
Sabato 12 ottobre, come al solito passando praticamente da ufficio ad aereo (e come al solito dicendo che non si deve fare in questo modo), ci siamo imbarcati a Malpensa su un sostituto di EasyJet . Una compagnia Estone della quale non ricordo il nome che ha comunque fatto il suo dovere (e si stava meglio che sugli aerei Ryanair). Piccolo particolare, avevamo prenotato da tanto e avevamo avuto così poco tempo da preparare il viaggio da dimenticarci che avevamo preso lo stivaggio di un solo bagaglio (poi ovviamente sull'aereo non avevano posto hanno stivato anche l'altro, ma intanto un po' di soldi ce li hanno succhiati). Nella fretta di spostare alcune oggetti non portabili a bordo abbiamo lasciato nel bagaglio a mano un piccolo oggetto multiuso che aveva anche una piccola lametta. Ora giace nel deposito degli oggetti sequestrati a Malpensa (o in qualche tasca!)
Prima tappa Larnaca. Arrivati ormai con il buio abbiamo ritirato la macchina e ci siamo diretti verso l'Hotel. A Cipro, come si sa, si guida all'inglese. Farlo di sera, cercando l'hotel, procurava la sua dose di tensione. Ma in realtà ci si abitua subito alla leva del cambio a sinistra, e anche nelle rotonde, ci ripetevamo ad alta voce Antonella ed io da che parte dovevamo stare della strada. Direi veramente pochissimi problemi. Il maggiore è capire da parte guardare quando ci si immette su una strada provenendo da una secondaria. L'hotel, Larco Hotel, è in una zona periferica di palazzine tutte uguali, visto arrivando la sera sembrava un quartiere un po' secondario, ha suscitato una perplessità che il mattino dopo con un bel sole è stata mitigata (anche la camera era piuttosto spartana e datata, pur non avendo in realtà nulla che non andasse). Sinteticamente: funzionale allo scopo, non certo bello. In realtà l'hotel è alle spalle di Makenzy beach, una delle spiagge più famose di Larnaka e la colazione è stata più che soddisfacente. Comunque siamo arrivati e il tour ha inizio.