Abbiamo lasciato Larnaka sotto un bel sole. Siamo tornati verso l'aeroporto, costeggiando il lago salato e vedendo in lontananza la Moschea Hala Sultan Tekkesi (che visiteremo al ritorno) per andare a prendere l'autostrada verso Lefkosia. Questo è stato un giorno dedicato ai monti Trodos e alla ricerca delle chiese Bizantine. Abbiamo modificato negli ultimi giorni l'itinerario perché ci siamo accorti che il giorno dedicato al tour sui monti cadeva di lunedì, quando buona parte delle chiese, secondo la guida, risultava chiuso. In realtà, con un concetto di programmazione molto particolare, le chiese Bizantine chiudono un po' quando pare al prete o al custode che le amministra. In questo giorno, per esempio, Domenica 13 ottobre, di quattro viste ne abbiamo trovate aperte due.
La prima parte dell'itinerario ha previsto un semicerchio puntando prima verso nord e poi prima di Lefkosia deviando verso ovest e poi sud per dirigerci verso i Monti. Abbiamo prima cercato la Panagia Metamorfosi tou Sotiros a Palaichori e dopo la Panagia tou Araka a Lagoudera.
Si lascia Larnaka percorrendo l'autostrada che corre in un territorio arido. L'autostrada è gratuita, la cartellonistica stradale sembra di produzione tedesca tanto è grande e chiara (con l'unico divertente inconveniente che generalmente è posta dietro alberi rigogliosi). Poi completato il semicerchio la strada comincia a salire verso i Monti e iniziano a comparire i boschi e da marrone il territorio si colora di verde.
A Palaichori si comincia a conoscere la Cipro dei paesini montani. Strade strette, parcheggi a sentimento (una padrona di B&B mi ha detto che a Cipro si segue l'unica regola di non dare fastidio dove si parcheggia - al 90% è vero), una certa tranquillità nel gestire passaggi veramente stretti e incroci tra veicoli gestiti al millimetro (e infatti in una occasione, proprio qui a Palaichori, distratto da una stupenda targa adocchiata già da lontano ho sbattuto, senza conseguenze, con lo specchietto destro contro quello della auto che ho incrociato. Ma la targa era veramente interessante). In questo paese, giunti nel centro dove ci siamo fermati per chiedere informazioni, abbiamo trovato una signora che si è interessata non solo di accompagnarci alla Chiesa cercata - stava partendo per una escursione, forse era una guida - ma si è data da fare per telefonare, purtroppo a vuoto, al custode della Chiesa perchè venisse ad aprirci. Abbiamo fatto una bella passeggiata nelle vie interne del paese, ma ci siamo accontentati di vedere dall'esterno la Chiesa. Ritornati alla macchina (la sosta è stata comunque proficua perché abbiamo potuto comperare il riduttore per la corrente - che ha prese diverse dalle nostre) abbiamo fotografato la cassetta delle poste che sembra risalire al periodo coloniale come pure la cabine telefoniche - ancorché verdi e non rosse) ci siamo diretti con un po' più di fortuna (spiego perchè) a Lagoudera dove abbiamo trovato la Panagia tou Araka aperta, ma così aperta ... che era anche in funzione. Poca gente, ma tre o quattro donne e un Prete che stava facendo qualcosa, sembrava più le confessioni che una celebrazione (gli Ortodossi hanno la Confessione come i Cattolici? Boh. A un certo punto ha fatto mettere una cintura a una ragazza e si sono messi davanti a un dipinto, e noi siamo usciti senza fare foto all'interno). Peccato perché l'interno era particolarmente interessante (prendo una foto dal web per mostrarlo). Scioccamente, mentre dopo aver girovagato attorno, abbiamo risposto a un prete che dalla balconata della costruzione vicina - forse il loro convento - ci ha chiesto se volevamo fare una visita, che la avevamo già vista perdendo forse l'occasione di gustarcela maggiormente. Ma ormai l'occasione era persa. Fuori dal recinto della chiesa (che tra le altre cose aveva un distributore per l'acqua fresca e bagni puliti - abbiamo sempre trovato bagni puliti a Cipro!) c'era una baracchino dove ho preso il caffè cipriota (che è, in fondo, il caffè turno. Mi sono tolto la soddisfazione e la curiosità, una volta è stata sufficiente) e poi siamo ripartiti.
Prima parte circa 110 km
dal web |
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