WANDERLUST_ NEW YORK CITY la sorprendente _ cap.3.1 Brooklyn
Brooklyn, Sweatleaf Coffee. Martedì 18 aprile
Siamo a Brooklyn e ci siamo fermati a bere un caffè in questo locale che è anche una torrefazione. Le foto di Antonella renderanno giustizia di che posto bellissimo sia. Il miglior posto per il ... no, non sarebbe giusto. Probabilmente il caffè è buonissimo, quello di Antonella è buono, e probabilmente ha ragione Francesco Costa nel dire che quello che ci propinano nei nostri bar è un qualcosa di bruciato. Ma tra un bicchiere di un quarto di litro di caffè americano liscio e la nostra moka...
Ma non fa nulla, il posto è delizioso, molto accogliente, con una arredamento caldo e confortevole, che crea una bella atmosfera.
Pieno di persone che bevono questi enormi caffè e lavorano al computer, leggono, smanettano sullo smartphone, come l'anziana signora che ho a fianco... ah ma è Antonella!!!
Siamo appena passati da una farmacia per prendere pastiglia contro il mal d'aria per Antonella che è stata male (non accadeva da tempo) all'andata. Siamo stati consigliati da una simpatica signora che ha capito subito il problema nonostante il mio balbuziente inglese e ci ha chiesto da dove venissimo. Ohhhh! L'Italia!!! Un posto immaginifico e lontanissimo.
Brooklyn, la parte che stiamo facendo noi, assomiglia molto a midtown di Manhattan, senza vedere sullo sfondo i grattacieli, infatti le case sono basse, massimo tre piani, con le scale antincendio che mi fanno impazzire. E' abbastanza presto e i sacchi dell'immondizia che non sono in zone di raccolta ma in fila sul marciapiede di fronte a ogni civico sono ancora da raccogliere. Abbiamo dato un'occhiata, sembra esserci un principio di raccolta differenziata, ma apparentemente timida.
Certo che scrivere il diario sul quaderno scrivendo con la stilografica , in mezzo a tanti device, sorseggiando a piccole dosi l'infinito caffè americano fa molto figo, ma sinceramente per ora ho finito le cose da scrivere e non saprei che altro dirvi. E allora vi saluto.
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