WANDERLUST _ ANDALUSIA cap. 5.1.2
GRANADA 13 OTTOBRE
E’ vero, siamo turisti e non viaggiatori come vorremmo.
Per questo ci distraiamo fotografando ciò che vogliamo
conservare per una futura memoria, rischiando di non godere del momento della
bellezza e del piacere di uno sguardo lento. CI diciamo sempre che certi posti
dovremmo vederli due volte, una volta fotografando per portare con noi il
ricordo e una volta solo guardando e godendo.
Un aneddoto divertente. Nel palazzo Nazaries uno dei luoghi
più significativi e particolarmente belli è il Quarto Dorado, la sala dorata.
Il buco di camera al quarto piano del nostro Bsenzabreakfast è stata
battezzata, in modo inappropriato, proprio Quarto Dorado. Un filino
pretenzioso.
Attenzione. Le audioguide si consegnano davanti al palazzo
di Carlo V, ma la visita non finita, c’è ancora l’Alcazaba da vedere, con punti
descritti dalla audioguida. Sapendolo si può scegliere se andare all’Alcazaba e
poi tornare indietro a riconsegnarle.
Noi le abbiamo riconsegnate subito (ma perché non avevamo
capito quanto ho scritto sopra) e dopo l’Alcazaba siamo scesi a piedi in città
fermandoci a mangiare (bene) in un posto per nulla pretenzioso, Cafe e Bar.
Dopo pranzo siamo risaliti in Albayzin per andare a bere il
tè da Abaco tè. Ho fatto un errore. Ho lasciato il certo (tè marocchino) per
l’incerto (tè turco, che è buono ma una volta assaggiato il marocchino…)
Antonella invece ha preso il marocchino.
Oggi siamo entrati nel deludente, ne ho già parlato, Palacio
di Dar – al – Horra e nel molto migliore Carmen della fondazione Max Moreau.
Abbiamo passeggiato ancora un po’ in Albayzin, cercando
senza fortuna il cimitero e vedendo, senze però entrare, la biblioteca
pubblica. Infine siamo rientrati per riposare un po’ prima della cena nel
nostro abituale posto.
E domani è già ora di ritornare.