venerdì 17 novembre 2023

WANDERLUST _ ANDALUSIA cap. 4.1

  WANDERLUST _ ANDALUSIA cap. 4.1

Cordoba 11 ottobre

Questo è il giorno della Mezquita Catedral.

Ci prepariamo con un passaggio prima in Plaza del Potro dove don Chisciotte soggiorna in una locanda (ora centro culturale) che descrive come "covo di ladri"

Poi attraversiamo il Ponte Romano per avere una visuale di Cordoba presa dall'altra sponda del Guadalquivir. Dopo aver scattato un buon numero di fotografie, cerchiamo la strada per vedere da vicino i mulini ma non la troviamo, oppure non c'è.

Vediamo invece una lezione di biologia e di tutela dell'ambiente e della fauna per una classe di bambini molto piccoli tenuta da una donna dell'Ente Forestale ( o qualcosa di simile) che aveva in mano un uccello probabilmente trovato ferito, curato e ora in procinto di essere liberato.

C'erano fotografi, cineoperatori che la momento del rilascio del volatile hanno circondato la Guardia Forestale indifferenti al fatto che toglievano completamente la visuale ai bambini. 

Complimenti!

E' giunta l'ora di entrare nella Mezquita Catedral e ora dovrei saper far risuonare tra queste righe un grande prolungato  OHHH di meraviglia.

Nella nostra storia di viaggiatori non abbiamo ancora visto molto, ma qualcosa qua e là sì.

E nella classifica delle meraviglie viste, la Mezquita Catedral si posiziona molto, ma molto in alto.

Stupenda.

Il gioco di colonne, archi, decorazione e luce che la compongono è straordinario. Vale la pena, una volta nella vita, visitarla.

In qualche modo anche la costruzione della cattedrale all'interno, al centro della Mezquita, entra a far parte di questa struttura così complessa.

Penso che possa essere una rappresentazione dei processi storici molto basici, dove la relazione di forze, predominio, potere, sopraffazione e sostituzione avvenivano senza quella mediazione che (occorre dire sempre meno) l'evoluzione civile e culturale consente di introdurre nelle relazioni tra culture.

Questo è stato il succedersi dei poteri con la conseguente imposizione dei segni del potere vigente stesso, di quello dominante. Fortunatamente in questo caso inserendosi, anche in modo marcato, ma non sostituendosi facendo dei simboli del potere precedente tabula rasa.

Mi mancano ovviamente le competenze culturali per avere le parole giuste per descrivere con proprietà, oltre al banale manifestare meraviglia, quanto abbiamo visto.

Ci affidiamo ad alcune foto pubblicate per tentare di dare un'idea, la meno lontana possibile, di ciò che aspetta il visitatore.

Mi è sembrato ben fatto e puntuale il sistema di audioguide, anche se non sempre precisissimo.

Terminata, con un po' di dispiacere, la visita, siamo rientrati in B&B passando in Juderia per visitare la Casa Sefardì (non conoscono Sami Modiano) e la bellissima Piazza Corredera, una enorme piazza chiusa tra palazzi che corrono lungo tutto il perimetro, alti tre piani con una sequenza continua di finestre e portefinestre aperte su balconi a ringhiera.

Dopo cena ci siamo passati ancora (è vicinissima al B&B) e l'abbiamo trovata piena di gente ai tavolini dei bar e dei ristoranti. Abbiamo notato che passare vicino ai gruppi di spagnoli intenti a bere e chiacchierare vuol dire farsi investire da una onda sonora quasi fisicamente percepibile, tanto è alta nei decibel prodotti.


















































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