WANDERLUST _ ANDALUSIA cap. 5.1
GRANADA 13 OTTOBRE
Abbiamo trovato un buon posto dove fare colazione. Sempre in piazza Trinidad, la Cafeteria Goya. Rifocillati ci siamo diretti alla fermata del bus, sbagliandola in pieno. Infatti siamo andati in Plaza Nueva invece di andare, come a casa avevo visto e mi ero segnato, salvo poi dimenticarmi completamente, ben evidente sulla cartina che la fermata giusta era in Plaza Isabel la Catolica.
Per fortuna un signore passando ha colto lo smarrimento del
rimbecillito e ci ha avvertito. Così velocemente abbiamo potuto raggiugere la
fermata giusta e in pochi minuti salire sul bus.
Questo fatto mi ha reso evidente come questo viaggio non sia
stato preparato con la necessaria accuratezza, causa anche molti altri impegni
che non mi hanno consentito di dedicarmi con cura, e forse anche… divento
vecchio e ho minore capacità di memorizzare tutto, compreso l’indispensabile
ricordo di … guardare gli appunti.
Il prossimo viaggio dovrà essere preparato sicuramente
meglio.
Siamo alfine giunti all’ingresso dell’Alhambra, abbiamo
superato i controlli di accesso e preso le audioguide. Sono in realtà degli
smartphone, per ogni capitolo di spiegazione presentano anche una piccola
gallerie di fotografie relative al luogo dove ci si trova.
Sono un po’ in imbarazzo perché ora che siamo giunti al
posto probabilmente più famoso di tutte le mete visitate (anche se per me il
più bello in assoluto è la Mezquita Catedral di Cordoba) scopro di non avere
molte parole per descriverlo.
Mi limto quindi a constatare e riportare che la loro
organizzazione generale è piuttosto ben fatta, i percorsi sono sufficientemente
segnalati per consentire di sapere sempre dove si sta andando. Noi siamo
entrati poco dopo le 10.00 dal padiglione principale, entro le 11.30 dovevamo
essere al bellissimo palazzo Nazaries (orario vincolante per la visita).
Abbiamo visitato subito El Generalife che è a monte e formalmente fuori dalla
cittadella dell’alhambra ed è un palazzo d’estate con giardinetti e giochi d’acqua
tra i quali una deliziosa scala d’acqua.
Siamo ritornati verso l’ingresso percorrendo un bel viale
alberato e ci siamo diretti verso il palazzo Nazaries, un stupendo complesso
architettonico.
Non mi perdo nella descrizione dei vari ambienti perché le
scarse competenze (e il ricordo che mischia un po’ tutto) ridurrebbero la
narrazione a un succedersi di frasi fatte e banali.
IL senso della vista è uscito con la abituale sensazione di
essere appagato e di non aver saputo cogliere tutta la bellezza, perdendo
probabilmente particolari magnifici, ma esaltato dalla armonia nella visione
d’insieme.
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