venerdì 2 settembre 2016

VARCARE LA FRONTIERA_ WANDERLUST. L’INFINITO VIAGGIARE, LA MAI DOMA CURIOSITà_ 14

VARCARE LA FRONTIERA_ WANDERLUST. L’INFINITO VIAGGIARE, LA MAI DOMA CURIOSITà_ 14

...che cosa si provasse nel varcare una frontiera...

“In viaggio con Erodoto”- R. Kapuscinski

Talvolta, ma di rado, le piste mi conducevano in villaggi di frontiera. Via via che ci si avvicinava al confine, la terra di faceva deserta e la gente sempre più rara. Un vuoto che aumentava il mistero di quei paraggi e grazie al quale mi resi conto che nelle zone di frontiera regnava il silenzio. Un mistero e un silenzio dai quali ero attratto e intrigato. Ero sempre tentato di scoprire cosa ci fosse di l°, dall’altra parte. Mi chiedevo che cosa si provasse nel varcare una frontiera. Che cosa si sentiva? Che cosa si pensava?. Doveva essere un momento di grande emozione, turbamento, tensione. Cosa c’era dall’altra parte? Senza dubbio qualcosa di diverso. Ma diverso in che senso? Che aspetto aveva? A che cosa somigliava? Forse non somigliava a niente di ciò che conoscevo e per ciò stesso era inconcepibile, inimmaginabile? In fin dei conti il mio massimo desiderio, quello che più mi turbava, tentava e attraeva, era di per sé estremamente modesto: la pura e semplice azione di varcare la frontiera. Varcarla per subito tornare indietro: pensavo che ciò sarebbe bastato a placare quel mio inesplicabile, e pur tuttavia prepotente, bisogno psicologico

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