WANDERLUST _ USA, IL WEST ... QUELLO FAR 😉
cap 14 seconda parte
Quando usavamo le pellicole nelle reflex, fotografare era impegnativo. Avevamo il senso del limite, della finitezza, del rischio e dell'economia. Le botte di costo quando andavamo a ritirare le diapositive dal Bocchi a Capriate ci inducevano, l'anno successivo, ad essere meno scialaquatori di click (beh, perlomeno nelle intenzioni). La fotografia fuori fuoco o mal fatta erano vere e proprie pugnalate. Per non parlare di quando, alla 45° fotografia di un rullino da 36 ti veniva il dubbio che non lo avessi agganciato bene. Solo che le prime foto di quelle 36 non fatte risalivano a 3 giorni prima e a 900 km di distanza.
Ed essendo piuttosto vecchio rammento ancora le operazioni per tenere allo scuro la macchina fotografica quando, con mio padre, si doveva cambiare la pellicola, al fine di non bruciare troppi scatti del nuovo rullino.
Che tempi.
Ora lo smartphone ci fa credere che ogni scatto sia gratis (ma non lo è né per noi né per l'ambiente) e quindi pigiamo sullo schermo come se non ci fosse un domani (quando non gridiamo "scatta" al sistema operativo - sempre che il sistema operativo ci senta). E nelle decine, ehm centinaia... vabbé migliaia di foto ci perdiamo. Come avevo perso questo dell'Horseshoe Bend che ho casualmente ritrovato e che non manco di pubblicare.
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