WANDERLUST. 29 SETTEMBRE_20 OTTOBRE. MALAYSIA E SINGAPORE 1
Penso necessario una specie di disclaimer. Quando nei prossimi capitoli si troveranno giudizi o valutazioni nette sui luoghi visitati, occorre considerarli sempre un po' CLITCT. In realtà non siamo Pieranni, Colarizi o Cuscito. Abbiamo veramente scivolato sul ghiaccio cercando nel limite del possibile di grattarlo un po' per cercare di comprendere con sguardo il meno superficiale possibile realtà come la Malesia (uso il termine più impreciso ma più conosciuto) e Singapore.
LA "SOLITA TURISTA" MI PRECEDE |
Mi sia consentita una valutazione un po' banalotta prima di iniziare il racconto un po' più nel dettaglio: è stata una vacanza bellissima. Se non veniva in mente ad Antonella probabilmente non avrei messo la Malesia (forse Singapore un po' di più) nelle top ten dei posti da visitare. E invece siamo stati contentissimi.
Per cittadini come noi, il Borneo è stata una scoperta piacevolissima. Camminare nella foresta pluviale (preciso, un giro di due ore per tornare poi al lodge, non ci siamo accampati in tenda), vedere animali che ci capita di vedere nei documentari, vedere anche quanto la foresta pluviale si restringe ai bordi del Kinabatangan per fare spazio alle piantagioni di Palma sono novità che ci hanno colpito.
Anche le città, spesso frenetiche, apparentemente disordinate ma, le due principali, con un ottimo servizio di traspoeto pubblico, vivaci, estremamente turistiche oppure molte veraci, ci sono piaciute.
Ci dispiace non avere una formazione culturale per comprendere i significati dell'architettura, delle iconografia e dei riti che abbiamo visto delle diverse religioni che convivono (la Malesia è uno Stato Musulmano - ma diceva il proprietari del B&B di Melaka, non islamico; Singapore forse è più laico, non so). Però sulla stessa via potevi trovare una Moschea, un tempio Buddhista, una tempio Indù e una Chiesa Cristiana (come a George Town).
salutiamo l'Italia |
Buon cibo su Qatar |
l'aeroporto di Doha |
Man mano che mi inoltrerò in questo diario, spero di ricordarmi di scrivere di piccoli particolari colti che, senza la pretesa di descrivere una società, magari possono aiutare a farsi una idea della ricchezza e delle contraddizioni di questi due Stati, o perlomeno a pensarli non come monoliti privi di sfacettature.
(foto Antonella): finalmente in Malesia |
Prendiamo il KLIA EKSPRES |
Klia Ekspress, pulito, comodo, veloce e con l'aria condizionata a mille |
Bene, iniziamo. Da Malpensa (l'ho già scritto, ma dopo aver visto Changi di Singapore e vorrei dire anche l'aeroporto di KL, ho maturato l'idea che intitolare Malpensa a Berlusconi sia molto indicato, c'è sintonia di pretenziosità e promesse disattese, boria senza sostanza) prendiamo il volo per Doha di Qatar per poi cambiare con il volo per KL. Partiamo alle 9.40 (ora italiana) del 29 e arriviamo a KL alle 7.10 del 30 (ora loccale, in Italia 1.10 am del 30).
Con facilità prendiamo la scheda SIM, con meno facilità (ma riusciamo) preleviamo e poi andiamo a prendere KLIA EKSPRES per KL, facendo una tessera valida per A/R + 2 giorni di libera circolazione sulla rete urbana. Ci aiuta un gentile addetto della security. Faccio una seconda affermazione che sembra banale: la cortesia e disponibilità che abbiamo trovato ricorda quella di altissimo livello di Taiwan.
Qatar è una ottima compagnia, il pranzo a bordo è buono, l'aeroporto di Doha è notevolissimo (c'è un treno interno che collega i gate più lontani).
Presa la camera al BIGM Hotel (in realtà lasciati i bagagli perché era presto) ci siamo subito fatti un cappuccio prime di immergerci in una caldissima KL.
foto Antonella: pausa cappuccio |
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