WANDERLUST. 29 SETTEMBRE_20 OTTOBRE. MALAYSIA E SINGAPORE 5
Come definire Malacca (Melaka)? Mi viene in mente questa definizione: simpatica. Mi rendo conto che non è una definizione precisa, mi chiedo anche quanto pertinente parlando di una città (ma intesa in senso globale come un insieme urbanistico e sociale), però non posso fare a meno di sorridere pensando a questa città. Non è di sicuro sobria, con le luci, la musica continua, i risciò psichedelici che hanno fatto della ostentazione del kitsch la loro cifra stilistica, i colori netti, forti. No, non è sobria, forse, soprattutto nella parte centrale dove migliaia di tustisti percorrono tre vie parallele e occupano la rossa Dutch Square (a volte sembra trattenuti da un elastico, in realtà Malacca ha molti luoghi che nei due giorni e mezzo che abbiamo passato in città abbiamo potuto visitare percorrendola molta a piedi e quindi gustandocela), con cadute nel cattivo gusto.
Però è simpatica.
Lasciato Steven e dimenticati al volo tutti i suoi consigli abbiamo pranzato nel quartiere cinese. Antonella ha preso del pollo immerso in una salsa dolciastra, mentre io, sempre pollo, in un piatto chiamato Kung Pao (piccantissimo) accompagnato tutto dal solito riso.
Alterneremo ristoranti e rifornimenti nei supermarket per cenare nell'alloggio (qui abbiamo una ottima cucina a disposizione e ne approfittiamo), anche per rifornirci e mangiare il più possibile frutta.
Dopo pranzo ci siamo diretti verso il Bukit St. Paul per scendere dalla parte opposta presso A Famosa, la Porta de Santiago, conservata contro la volontà di distruggerla da parte degli inglesi grazie all'intervento di sir Stamford Raffles (più famoso per Singapore). Dalla collina finalmente vedo il mare e vedo le navi. Se per me il Borneo, dove arriveremo tra qualche giorno, vuol dire Salgari e i pirati della Malesia, Sandokan e Yanez, Malacca rappresenta lo stretto per antonomasia, uno dei choke points più importanti, dove passa il 40% del commercio mondiale. In realtà Malacca in se' appare essere terricola e non marina. Il mare è un po' lontano ( ci siamo stati sulle rive) Però qualche nave sono riuscito a fotografarla.
Molto interessante, oltre il Butik, dove siamo scesi arrivando dalla Dutch Square, è il Proclamation of Indipendence Memorial, un bel museo nel quale si ripercorre la storia della raggiunta indipendenza della federazione Malese. posto a fianco del Melaka Sultanate Palace.
Abbiamo visitato il Memorial, trovando molte informazioni e immagini interessanti e istruttive, per quanto abbiamo potuto capire. Compresa una parte che riproduceva giornali anche satirici d'epoca (ma una vignetta mi sembrava quanto mai contemporanea, riproducendo i campi politici italiani attuali, in particolare con vivo realismo l'area di centrosinistra e sinistra).
Rinfrancati da un buon cappuccino in un bel bar ristorante sul fiume gestito da simpatici indiani, abbiamo raggiunto un'area dedicata ai centri commerciali a un chilometro dal centro storico, dove ho avuto l'occasione di farmi fotografare vicino alla fotografia di Lee Chong Wei che pubblicizza Chagee, per prendere qualcosa da mangiare la sera
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