10. WANDERLUST: JE ME SOUVIENS. TRA I COLORI D’AUTUNNO IN QUEBEC CON SGUARDO CURIOSO
15. Lasciamo Montreal a bordo della KIA che la società di noleggio ci ha consegnato in aeroporto. Una macchina con pochissimi chilometri che conserva l'odore tipico (e che tanto mi piace) delle auto nuove. Un'auto con la targa dell'Alberta (!). Se non capisce chi ci vede che si tratta di un noleggio penserà a quanti chilometri avremmo fatto per giungere in Quebec.
16. Ci dirigiamo verso i Cantoni dell'Est (Cantons de l'Est _ il nome amministrativo è Estrie) sono una regione a sud del San Lorenzo al confine con il Vermont. Prima di programmare il nostro viaggio facendo i conti con i pochi giorni da disposizione e la vastità del luogo non conoscevamo questa regione. Ci ha incuriosito ed è apparsa un buon percorso tra le due principali città, Montreal e Quebec City, ma temevamo potesse essere un giorno un po' transitorio, poco interessante. Alla sera quanto abbiamo guardato i chilometri fatti, ci siamo accorti della differenza tra la percezione (circa 200) e la realtà (circa 400) tanto è stato piacevole viaggiare in questi luoghi ameni.
17. Tra le mete della giornata in primo piano i "ponti coperti" (stimolati dal famoso film con Eastwood e Streep), Nel abbiamo scelti pochi ovviamente, e due di questi sono stati una piacevolissima visita. Il primo (ed essendo il primo è stato anche quello che è rimasto più impresso), il Notre Dame de Stanbridge. Non potevamo fare a meno di divertirci in evocazioni cinematografiche
18. Le "fromagerie" (per patiti di formaggi quali siamo) sono state ben individuate (ovviamente non avendo altro che un'auto - avessimo avuto un camper sarebbe stato differente - ne abbiamo dovuto scegliere una, che ha fornito la base per il pranzo del giorno), la Fomagerie des Cantons, a Farnham.
19.Il paesaggio del Cantons de l'Est corrisponde alla idea preventiva con la quale siamo partiti alla loro scoperta: campi coltivati, foreste a perdita d'occhio con un piacevole inizio di foliage che mostra una stupenda tavolozza di colori, paesini composti da una "main street" sulla quale si affacciano belle case basse, spesso di legno, semplici e con la costante di non essere chiuse da muri o cancellate. Anche fuori dai centri abitati le case affacciano direttamente sulla strada oppure sono qualche decina di metri all'interno. Spesso a fianco i garage più bassi con le auto, quasi sempre p-up di generose dimensioni (posso dirle al netto dell'impatto ambientale? Bellissimi! - e frequentemente enormi RV pronti per l'uso-
20 Anche il cimitero (non ricordo di che paesino) si apre immediamente oltre il marciapiede. Semplicissimo, scarno, molto bello.









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