WANDERLUST
(after... if ) WE COULD _3
Un
itinerario che abbiamo in agenda da tempo è il percorso misto
ferrovia/pedonale tra Domodossola e Locarno. La ferrovia
Centovalli-Vigezzina (www.vigezzinacentovalli.com).
Va
bene! Lo ammetto, non riesco a fare a meno di attraversare un
confine. Passare una dogana.
Una
curiosa contraddizione per uno Europeista come me, con il sogno nel
cassetto di vedere l'Europa elevarsi nell'unificazione in un solo
Stato ( beh, di quelli di Visegrad farei a meno, anche se uniti agli
altri perderebbero la loro parassitaria arroganza). Una
contraddizione lo ammetto, ma il passaggio di una dogana, il timbro
sul passaporto, il calcolo del cambio con l'Euro di una moneta
diversa sono sale che insapora il WANDERLUST.
Capitava,
quando ero giovane, di avere in tasca Franchi Svizzeri, Marchi
Tedeschi, Franchi Francesi e Belgi, Fiorini Olandesi (con le monete
da 2,50 fiorini), o secondo un altro itinerario, Corone Danesi,
Svedesi, Norvegesi e Marchi Finlandesi. Una bella nostalgia. Solo una
nostalgia. Avanti verso l'unificazione politica e fiscale
dell'Europa.
Torniamo
alla Ferrovia Centovalli-Vigezzina. Mi attira anche perché
rappresenta un intreccio tra ferrovia ed escursione. Non sono l'uomo
che guardava passare i treni, ma non nego di sentire il fascino delle
rotaie. Forse perché abito lontano da qualsiasi via ferrata, sono
troppo poco vecchio per avere ricordi simili a Trezzo e sono troppo
scafato per credere alle invenzioni degli imbonitori abduani)
Le
stazioni ferroviarie, come del resto tutti i “capolinea” del
trasporto collettivo, hanno un fascino particolare.
Un
sogno che faccio, junganamente ad occhi aperti, ricorrente è quello
di recarmi in Stazione Centrale a Milano e scegliere, in base
all'uzzo del momento, la destinazione della prima tappa e mantenere
lo stesso criterio di scelta giorno dopo giorno per il periodo scelto
di viaggio. Occorre prestare attenzione alle persone metodiche e
banali, che se ne escono con queste mattane.
Le
stazioni ferroviarie. Mi attirano tanto quelle delle grandi città
affollate da moltitudine dirette per ogni dove (ma mi ritrovo a
guardare le persone in attesa e gli incontri, immaginandomi storie e
sentimenti dietro ogni abbraccio), quanto mi attirano le stazioncine
disperse, silenziose per gran parte della giornata.
Il Giappone è
una nazione da visitare in treno. Sì, il Giappone da questo punto di
vista offre una molteplicità di esperienze, anche nei treni, dagli
stupendi Shinkansen ai trenini a due carrozze dove l'aria
condizionata è sostituita da ventilatori agganciati al soffitto
(http://www.nihonjapangiappone.com/pages/info/trasporti/shinkansen.php
)
(la foto iniziale, ci arrivo, dopo) (continua)
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