giovedì 16 aprile 2020

WANDERLUST (after... if ) WE COULD _3


WANDERLUST (after... if ) WE COULD _3
 Un itinerario che abbiamo in agenda da tempo è il percorso misto ferrovia/pedonale tra Domodossola e Locarno. La ferrovia Centovalli-Vigezzina (www.vigezzinacentovalli.com).
Va bene! Lo ammetto, non riesco a fare a meno di attraversare un confine. Passare una dogana.
Una curiosa contraddizione per uno Europeista come me, con il sogno nel cassetto di vedere l'Europa elevarsi nell'unificazione in un solo Stato ( beh, di quelli di Visegrad farei a meno, anche se uniti agli altri perderebbero la loro parassitaria arroganza). Una contraddizione lo ammetto, ma il passaggio di una dogana, il timbro sul passaporto, il calcolo del cambio con l'Euro di una moneta diversa sono sale che insapora il WANDERLUST.
Capitava, quando ero giovane, di avere in tasca Franchi Svizzeri, Marchi Tedeschi, Franchi Francesi e Belgi, Fiorini Olandesi (con le monete da 2,50 fiorini), o secondo un altro itinerario, Corone Danesi, Svedesi, Norvegesi e Marchi Finlandesi. Una bella nostalgia. Solo una nostalgia. Avanti verso l'unificazione politica e fiscale dell'Europa.
Torniamo alla Ferrovia Centovalli-Vigezzina. Mi attira anche perché rappresenta un intreccio tra ferrovia ed escursione. Non sono l'uomo che guardava passare i treni, ma non nego di sentire il fascino delle rotaie. Forse perché abito lontano da qualsiasi via ferrata, sono troppo poco vecchio per avere ricordi simili a Trezzo e sono troppo scafato per credere alle invenzioni degli imbonitori abduani)
Le stazioni ferroviarie, come del resto tutti i “capolinea” del trasporto collettivo, hanno un fascino particolare.
Un sogno che faccio, junganamente ad occhi aperti, ricorrente è quello di recarmi in Stazione Centrale a Milano e scegliere, in base all'uzzo del momento, la destinazione della prima tappa e mantenere lo stesso criterio di scelta giorno dopo giorno per il periodo scelto di viaggio. Occorre prestare attenzione alle persone metodiche e banali, che se ne escono con queste mattane.
Le stazioni ferroviarie. Mi attirano tanto quelle delle grandi città affollate da moltitudine dirette per ogni dove (ma mi ritrovo a guardare le persone in attesa e gli incontri, immaginandomi storie e sentimenti dietro ogni abbraccio), quanto mi attirano le stazioncine disperse, silenziose per gran parte della giornata.
 Il Giappone è una nazione da visitare in treno. Sì, il Giappone da questo punto di vista offre una molteplicità di esperienze, anche nei treni, dagli stupendi Shinkansen ai trenini a due carrozze dove l'aria condizionata è sostituita da ventilatori agganciati al soffitto (http://www.nihonjapangiappone.com/pages/info/trasporti/shinkansen.php )


(la foto iniziale, ci arrivo, dopo) (continua)

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