martedì 14 aprile 2020

WANDERLUST (after... if) WE COULD _ 1

WANDERLUST (after... if) WE COULD _ 1



Molteplici sono i desideri e le aspettative che una persona, pur dotata di ragionevole senso della misura o di una razionale dose di pessimismo non annichilente, elabora per poter considerare la propria vita moderatamente soddisfacente. Escludendo in questo ambito, in questo raccontarsi, le “aspettative alte” ( salute, famiglia...), tutto ciò che riguarda i libri e la lettura ( oggetto di annoiamento pubblico in altri – altri... non “un altro”!!!- blog, targhe di automobile (ulteriore blog), mi concentrerei su una sindrome piacevole e stimolante: il WANDERLUST. Il viaggiare inteso come “necessità dell'animo” prodromo alla soddisfazione si una pur lieve curiosità di scoprire cosa c'è dietro l'angolo, sotto il ghiaccio.
Ora, in pieno lockdown, parlare di viaggi e di programmazione degli stessi può (forse è) sembrare una evazione consolatoria un po' stucchevole. Evidentemente prima del 2022, ad essere ottimisti (e io non lo sono) non credo ci sia neppure da pensarci. E ovviamente nulla ci fornisce la certezza che a)sarò vivo e avrò in qualche modo superato la minaccia del COVID (e se quella sarà superata, ci sono altre mille spade di Damocle che pendono sulla nostra testa. Vivere è una faccenda pericolosa) b) avrò ancora quale minimo di benessere che mi concede tale programmazione. Si aprono davanti a me due opzioni . Pensare che a) e b) non si verificheranno. E allora chiudiamo il computer e arrivederci, anzi addio. Pensare che a) e b) si verificheranno e allora avanti con giudizio.
Non so se ci sarà chi perderà tempo a leggere queste facezie. Io scriverò cosa mi piacerebbe poter programmare in campo WANDERLUST. Potrebbe anche che ci sarà chi mi darà suggerimenti, proporrà novità, invierà correzioni. Ben vengano.
Il 2020 ce lo siamo giocati. La ripresa sarà cauta, lenta, ci sarà da lavorare e risparmiare, si dovranno applicare comportamenti sociali attenti e nell'autunno (finché non si trova il vaccino) probabilmente potremmo trovarci di fronte un nuovo momento critico e, se non avremo implementato strumenti adatti, qualche nuova restrizione.
Ma ci fosse la possibilità di muoverci, per il 2020, e magari per buona parte del 2021, vorrei dedicarmi a visitare l'Italia. Che non conosco.
Prioritariamente, ma non esclusivamente, una viaggio alla scoperta e al godimento delle forme di arte. Quadri, sculture, palazzi. Sto leggendo in questo lockdown, per diletto, un manuale per scuola superiori di storia dell'Arte, che parte dal Rinascimento. E mi sto appassionando. Io sono ignorantissimo in materia.
Fa quasi piacere sapersi ignoranti perché si conserva lo stupore quando si impara qualcosa. Preoccupa un po' la quantità di motivi per cui ci si può stupire nelle diverse discipline. (la foto iniziale, ci arrivo, dopo)
(continua)

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