WANDERLUST (after... if) WE COULD _ 1
Molteplici
sono i desideri e le aspettative che una persona, pur dotata di
ragionevole senso della misura o di una razionale dose di pessimismo
non annichilente, elabora per poter considerare la propria vita
moderatamente soddisfacente. Escludendo in questo ambito, in questo
raccontarsi, le “aspettative alte” ( salute, famiglia...), tutto
ciò che riguarda i libri e la lettura ( oggetto di annoiamento
pubblico in altri – altri... non “un altro”!!!- blog, targhe di
automobile (ulteriore blog), mi concentrerei su una sindrome
piacevole e stimolante: il WANDERLUST. Il viaggiare inteso come
“necessità dell'animo” prodromo alla soddisfazione si una pur
lieve curiosità di scoprire cosa c'è dietro l'angolo, sotto il
ghiaccio.
Ora,
in pieno lockdown, parlare di viaggi e di programmazione degli stessi
può (forse è) sembrare una evazione consolatoria un po'
stucchevole. Evidentemente prima del 2022, ad essere ottimisti (e io
non lo sono) non credo ci sia neppure da pensarci. E ovviamente nulla
ci fornisce la certezza che a)sarò vivo e avrò in qualche modo
superato la minaccia del COVID (e se quella sarà superata, ci sono
altre mille spade di Damocle che pendono sulla nostra testa. Vivere è
una faccenda pericolosa) b) avrò ancora quale minimo di benessere
che mi concede tale programmazione. Si aprono davanti a me due
opzioni . Pensare che a) e b) non si verificheranno. E allora
chiudiamo il computer e arrivederci, anzi addio. Pensare che a) e b)
si verificheranno e allora avanti con giudizio.
Non
so se ci sarà chi perderà tempo a leggere queste facezie. Io
scriverò cosa mi piacerebbe poter programmare in campo WANDERLUST.
Potrebbe anche che ci sarà chi mi darà suggerimenti, proporrà
novità, invierà correzioni. Ben vengano.
Il
2020 ce lo siamo giocati. La ripresa sarà cauta, lenta, ci sarà da
lavorare e risparmiare, si dovranno applicare comportamenti sociali
attenti e nell'autunno (finché non si trova il vaccino)
probabilmente potremmo trovarci di fronte un nuovo momento critico e,
se non avremo implementato strumenti adatti, qualche nuova
restrizione.
Ma
ci fosse la possibilità di muoverci, per il 2020, e magari per buona
parte del 2021, vorrei dedicarmi a visitare l'Italia. Che non
conosco.
Prioritariamente,
ma non esclusivamente, una viaggio alla scoperta e al godimento delle
forme di arte. Quadri, sculture, palazzi. Sto leggendo in questo
lockdown, per diletto, un manuale per scuola superiori di storia
dell'Arte, che parte dal Rinascimento. E mi sto appassionando. Io
sono ignorantissimo in materia.
Fa
quasi piacere sapersi ignoranti perché si conserva lo stupore quando
si impara qualcosa. Preoccupa un po' la quantità di motivi per cui
ci si può stupire nelle diverse discipline. (la foto iniziale, ci
arrivo, dopo)
(continua)
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