lunedì 18 dicembre 2023

WANDERLUST _ TAIWAN 2023 _CAP 6.0

WANDERLUST _ TAIWAN 2023 _CAP 6.0

(foto di Antonella)

26 novembre 23, Shuishe, Sun Moon lake, 18.00

Siamo appena tornati da una giornata piena dedicata a girare il lago Sun Moon lake. Una amica ci ha scritto se stiamo bene perché ha sentito di un terremoto. Facendo una ricerca abbiamo scoperto che c’è veramente stato un terremoto che è stato sentito a Taipei, dove i palazzi hanno oscillato ma non sono stati registrati danni. Noi abbiamo lasciato Taipei giusto in tempo.

Questa mattina dopo una colazione buona, ma non al livello del San Want, siamo andati alla stazione dei bus per prendere il biglietto di un giorno sulla linea 6999 che collega diverse località sulle sponde del lago. Il biglietto giornaliero che consente di scendere e salire alle diverse fermate costa 80 dollari TW, ovvero poco più di due euro a testa. E’ stato comodissimo. Abbiamo fatto conoscenza con una famiglia di Singapore (i genitori con il figlio di non ancora dieci anni a mio avviso, la sorella della moglie e una nonna- tenderei a dire da parte della mamma).

Non è un caso raro che due generazioni viaggino assieme, c’è molta attenzione per gli anziani.

Abbiamo fatto un paio di tappe del giro con questi di Singapore, ma è bastato perché ad Antonella e a me venisse voglia di visitare quella città-stato.

Nel corso della giornata abbiamo visitato tre templi, abbiamo preso la Ropeway e abbiamo sostato per un po’ di tempo alla cittadina di Itashao ( o Ita Thao secondo un’altra dizione) che è la città originariamente abitata dagli aborigeni Thao ma che ormai è semplicemente un succedersi di ristorantini e negozi di souvenir, oltre ad essere uno dei tre porti turistici del lago.

A Itashao ho mangiato un buonissimo pesce fritto ben saporito che viene dato infilzato su un lungo bastoncino.

Il primo tempio, quello di Wenwu è composto da edifici su terrazze successive, così salendo al livello più alto si possono vedere i tetti del tempio, di un arancione molto vivo e sullo sfondo il lago azzurro, con un piacevole gioco cromatico.

Sono templi così compositi, con tanti arredi, offerte, modalità di devozione, statue e oggetti vari che meriterebbero la visita con una guida che possa illustrare e spiegare il significato di quanto si vede. Perché i particolari sono tanti che alla fine non di vede veramente, si ha un’idea confusa d’insieme. Inoltre la moltitudine di divinità o perlomeno di oggetti di devozione rendono difficile memorizzare le differenze tra un tempio e l’altro. Anche se indifferenti alla religione, il fattore culturale che passa attraverso le credenze e le forme di devozione aiutano a comprendere meglio il popolo visitato e a grattare un po’ il ghiaccio. Così è oggettivo che scivoliamo sul ghiaccio.

Scendendo per fare la colazione oggi abbiamo notato che il nostro albergo non ha il quarto piano. Non abbiamo fatto caso se anche il San Want avesse abolito il quarto piano. Su Europlate avevo letto che non si utilizza il numero 4 sulle targhe automobilistiche. Se così fosse, ma la memoria più essere fallace, non è vero, perché ho già visto almeno tre auto con il numero 4 sulla targa. Oggi addirittura una targa aveva due numeri 4 nella sequenza.


























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