WANDERLUST _ TAIWAN 2023 _CAP 9.0.0
Mercoledì 29 novembre, Tainan, sera. (foto di Antonella)
Ho sempre una remora, che scorrettamente supero con una
autogiustificazione che so fare acqua nel momento stesso nel quale la compongo:
fare le foto nei templi rubando le immagini delle persone che adempiono alle
loro funzioni di devozione si può o non si può? Io lo faccio dicendomi che la
mia foto è motivata da una curiosità rispettosa e che vuole cercare di capire e
conoscere per la simpatia che sento per pratiche che sono (qualunque sia la
religione) completamente avulse dalla mia consuetudine. Certo non fotografo le
persone in chiesa, ma fotografo le chiese, le processioni soprattutto quelle
più scenografiche, e in fondo anche le consuetudini cattoliche mi affascinano,
come mi affascina il libro che sto leggendo ora, di Chaim Potok “io sono Asher
Lev” che ha come protagonisti una famiglia ebraica osservante la cui vita
scandita dai precetti religiosi è descritta con abbondanti dettagli. Insomma,
un po’ perché vedo cinesi stessi fotografare tranquillamente gli elaborati
templi, un po’ cercando di essere il più discreto possibile (con lo scopo di
non perdere nella labile memoria ciò che ho visto per magari in un prossimo
futuro trovare chi può rispondere alle mie etnografiche curiosità), fotografo.
La giornata non è partita bene. Le linee 99 e 88 per le
quali abbiamo prenotato il biglietto con Klook non funzionano nei giorni
feriali. Non ho ancora ben capito se è un errore mio (molto probabile) oppure
non è specificato nella pagina dedicata del sistema di trasporti di Taiwan. E
non ho capito neppure se con Klook abbiamo prenotato un voucher per il giorno
preciso oppure un voucher open senza la data di utilizzo. Non ho tempo e non ho
voglia ora di indagare, lo farò a casa. Propendo, considerata la sempre
maggiore difficoltà nell’organizzare con precisione i viaggi, che è stato un
errore mio. Fortunatamente in questo viaggio è il primo grosso errore. (PS. Ho scritto una lamentela all’ufficio
turistico di Taiwan che mi ha risposto per scusarsi e per dire che il mio
reclamo sarà utilizzato per migliorare la comunicazione dei trasporti di Tainan
e correggere l’errore)
Non abbiamo però sprecato la giornata. Armati di cartina
cartacea (ma il primo tratto utilizzando lo smartphone con la scheda SIM di
Taiwan – ottima idea quella di prenderla) abbiamo letto la guida e individuato
i punti più importanti da vedere (dal Koxinga Shrine al tempio di Confucio,
alla torre Chihkan, a molti altri templi – ciascuno particolare, tutti simili
al nostro sguardo ignorante). Alla fine, tracciando il percorso sulla cartina
abbiamo visto che abbiamo percorso praticamente tutto il centro a est della
zona dei cinque canali. Domani ci dedicheremo, praticamente solo la mattina,
dopo colazione, alla zona di Anping (certo rimangono fuori un po’ di luoghi di
Tainan – che ormai almeno nel quadrato che abbiamo visitato sentiamo di poter
gestire con una certa tranquillità e con un buon orientamento- ma del resto non
è che abbiamo girato in 60 anni tutta Milano, no?) E allora in due giorni credo
abbiamo visto una buona parte di Tainan, percorrendola a piedi e quindi
vedendola non solo nei luoghi più turistici, bensì guardando negozio per
negozio, ristoranti veramente streetfood (nel senso che la cucina è sulla
“street” e magari a mangiare ci si siede un po’ fuori sul ciglio della strada,
e un po’ dentro il negozio), negozi artigiani, negozi tirati a lucido e altri
che sembrano depositi di cianfrusaglie. Negozi tutti aperti, con la merce anche
sul marciapiede e l’anziana proprietari addormenta tranquillamente su una
sdraio. Del resto facevo caso questa sera a quanti caschi sono appoggiati sulle
moto parcheggiate ovunque, apparentemente senza essere legati alla moto.
Di sicuro la criminalità esiste. Ma noi fino a questa sera
abbiamo vissuto questo viaggio nella massima tranquillità. Una caratteristica
che non dimenticheremo è la cortesia estrema e la prontezza nel venire in
aiuto. Oggi siamo passati davanti a un negozio di tè. Una signora con un buon
inglese ci ha chiesto se lo volevamo provare. Aveva un grembiule per cui
abbiamo pensato che fosse del negozio. In un primo momento abbiamo detto no
grazie, poi ci abbiamo ripensato e siamo tornati indietro avendo cambiato idea.
Non ci siamo capiti bene, dovevamo prendere un solo tè Oolong, ma un po’ che
parlano con la mascherina, un po’ che io comprendo male, alla fine ci ha
ordinato due tè, un bubble e un oolong. Freddi con ghiaccio perché fa veramente
caldo. Solo che la signora era una cliente e i due tè ce li ha regalati.
Ma se questo è stato il caso estremo, la prontezza per
aiutare è (ovviamente non di tutti al 100% ma possiamo dire al 90%? Questo sì)
veramente particolare. Poi diceva Antonella che saluta più persone qui a Taiwan
(un cenno di inchino e un sorriso spesso) che in giro a Trezzo.
E’ stato un giorno pesante, abbiamo completato la
preparazione delle valigie. I letti della nostra camera ci chiamano, non so
dire quando toccheremo un letto prossimamente dopo questa notte, e quindi la
pagina di oggi si chiude qui.
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