martedì 31 luglio 2018

WANDERLUST. CANADA 2018 GRATTANDO IL GHIACCIO per cercare terra fertile Cap 13.1

WANDERLUST. CANADA 2018 GRATTANDO IL GHIACCIO per cercare terra fertile Cap 13.1 Port Rexton Fisher's Loft Inn

Poche righe questa sera perché sono veramente stanco. Oggi è stata una lunga giornata al volante guidando su strade ove, per gran parte del tempo, la contrazione alla guida era minata dalla distrazione causata da panorami mozzafiato. E in Canada distrarsi non è bene perché, purtroppo, si corre il rischio di trovarsi un'alce in mezzo alla strada – oh no, io avrei potuto guidare con una benda sugli occhi se questo fosse stato l'unico pericolo !!! Non si corre il rischio di tamponare l'auto che precede perché spesso NON ci sono auto che precedono, che seguono o che si incrociano sulla corsia opposta. Per chilometri non ci sono altre macchine. Il vero rischio è di infilarsi in una buca che mette a rischio gomme e sospensioni. Il fondo della strada in Canada, sulle isole marittime, non è uno spettacolo. Non abbiamo la strada liscia come un biliardo. L'asfalto probabilmente subisce forti stress per freddo, pioggia, neve, sale e mezzi spazzaneve, e le condizioni delle strade sono piuttosto malandate. Abbiamo visto parcheggiate fuori dalle case (sembra ci sia una legge per cui non si possono mettere le auto nei garage) motoslitte a fianco dei favolosi pick-up ( ogni famiglia ne ha uno, e, lo so, sono veicoli con un impatto ecologico devastante, però posso dire che sono meravigliosamente belli?). Si può ben immaginare come siano le strade in inverno qui nel Newfoundland.

Oggi, a Twillingate, al tavolo della colazione, ho chiesto agli altri ospiti come fosse la vita in inverno in Canada. Mi hanno risposto, se ho ben capito: HARSH che vuol dire duro, aspro, rigido, severo. Ma, ci hanno spiegato, ci si abitua.

Vorrei passare qualche giorni in inverno in Canada. Provare l'ebbrezza dei -30, -40.

Questi paesini da favola che già in estate appaiono isolati e difficili da raggiungere, in inverno sono ancora abitati? Come rimangono collegati con scuole, medici, rifornimenti...? Vorrei tornare in inverno.

Oggi siamo andati a Cape Bonavista, dove abbiamo visitato il faro e soprattutto abbiamo visto due iceberg veramente vicini alla costa e distinguibili ben chiaramente.

0264 ancora il tramonto di ieri a Twillingate. Antonella aveva un fuso orario tutto sul sullo smartphone e così queste foto sono state registrate il 23 e non il 22 giugno.

0265 idem

0266 King'cove

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0268 si accede senza tessera sanitaria e senza domande da presentare in comune

0269 si fa gli americani (canadesi per la precisione)

0270 quando ci si ferma a fare benzina, non si rinuncia al caffè (in alcuni casi, ma lo abbiamo scoperto tardi, se fai rifornimento il caffè è gratis)

0271 Cape Bonavista. Iceberg

0272 finalmente. soddisfatta

0273 finalmente. soddisfatto? beh insomma, parzialmente

0274 Caboto. Oh, che buona vista...

0275 particolare del faro

0276 particolare del faro

0277 Cape Bonavista. Iceberg  lo volevate, ora vi beccate una serie di foto (dello stesso ahahahahah!!!)

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0279 no, è un secondo iceberg!!!

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0281 Antonella e l'iceberg

0282 Antonella e ... lo zoom cosa è mai?

0283 Faro di Cape Bonavista

domenica 29 luglio 2018

WANDERLUST. CANADA 2018 GRATTANDO IL GHIACCIO per cercare terra fertile Cap 12.4

WANDERLUST. CANADA 2018 GRATTANDO IL GHIACCIO per cercare terra fertile Cap 12.4
22 Giugno 2018 – Twillingate, B&B


Tornando agli esempi cinematografici, sembra di essere sul set de La Signora in Giallo. Twillingate, Little Harbour, Rocky Harbour, Norris Point, potrebbero tutti essere il mitico Cabot Cove. Mi aspetto di vedere Jessica Fletcher svoltare l'angolo o attraversare la strada. Sono paesini stupendi, nella loro informale semplicità. Trasmettono lo stile di vita, la rilassatezza, la informale cordialità delle persone. Devo stare attento a non confondere una scivolata di pochi giorni, come è la mia esperienza, con una vera grattata di ghiaccio che probabilmente farebbe emergere problemi e contraddizioni come ci sono in tutte le società (ma non nello stesso grado di gravità). Però dovendo scivolare, meglio farlo qui nel Newfoundland

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WANDERLUST. CANADA 2018 GRATTANDO IL GHIACCIO per cercare terra fertile Cap 12.3

WANDERLUST. CANADA 2018 GRATTANDO IL GHIACCIO per cercare terra fertile Cap 12.3 
22 Giugno 2018 – Twillingate, B&B

Rientrati a Twillingate abbiamo pranzato e poi ci simo recati alla “public library” dove la bibliotecaria ( la signora anziana, tipo da new England, cortese e distinta – insomma come ci si aspetta sia una bibliotecaria da queste parti) ci ha accolto con simpatia e ci ha lasciato usare la rete wi-fi, gratuita , per colmare la nostra crisi di astinenza da social. Siamo poi tornati al faro dal quale ci siamo staccati a fatica ( più che dal faro, dagli stupendi paesaggi che da quel posto potevamo ammirare) Che gioia per gli occhi. Quasi la stessa sensazione dell'Argentina, troppa bellezza per contenerla tutta. Quasi come nella Baia Wulaia, forse il più bel posto in assoluto che ricordo di aver visto. Abbiamo la sensazione che avremmo dovuto programmare 15 giorni solo nel Newfoundland, inserendo anche una tappa nel Labrador. Non ci saremmo annoiati. Che bella scoperta questo Newfoundland
0238 Fish and chips

0239 Public Library di Twillingtate ( wifi libero)

0240 spuntino sul lungomare di Twillingate

0241 ogni occasione è buona per aggiornare il diario

0242 concerto per le strade di Twillingate

0243 Antonella e l'iceberg

0244 per quelli proprio orbi che non ci vedono

0245 Roberto e l'iceberg (non ci sono alci in questa foto)

0246. occhio che banno gli spiritosi!!!

0247 il "grande iceberg" visto sul Little Harbour trail

0248 tempio massonico a Twillingate


0249 volpe sulla strada per il faro

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sabato 28 luglio 2018

WANDERLUST. CANADA 2018 GRATTANDO IL GHIACCIO per cercare terra fertile Cap 12.2

WANDERLUST. CANADA 2018 GRATTANDO IL GHIACCIO per cercare terra fertile Cap 12.2
22 Giugno 2018 – Twillingate, B&B


Anche questo si sviluppava lungo la scogliera e, guardando il mare, abbiamo visto, lontani, tre iceberg (non aggiungo la s scrivendoli all'italiana). Due erano medio/piccoli, il terzo ci è apparso, per quanto abbiamo potuto vedere anche con il binocolo, enorme (la foto dell'iceberg è nel capitolo 12.1). Il tempo stava migliorando e mentre sopra di noi rimaneva (per fortuna) nuvoloso, l'iceberg era illuminato pienamente dal sole e riluceva bianco e nitido. Chiaramente la nostra capacità di valutazione degli iceberg è nulla, però sia una coppia di escursionisti che abbiamo incrociato più volte, sia un anziano abitante di Little Harbour ci hanno chiesto se avevamo visto il “grande iceberg”, sostenendo quindi con maggior autorevolezza la nostra impressione.
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0228, la nostra guida, che a un certo punto, visto che neanche una aringa usciva dalle nostre tasche, ha pensato bene di abbandonarci e accompagnare un'altra coppia che sembrava più promettente.

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0234 scorci come questi mi hanno fatto tornare in mente baia Wulaia nella Terra del Fuoco cilena

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