WANDERLUST. CANADA 2018 GRATTANDO IL GHIACCIO per cercare terra fertile Cap 8 Martedì 19 Giugno 2018 . Scrivo a bordo del bus DRL che ci sta portando a Deer Lake. Cominciamo a prendere le misure con le distanze del Newfoundland. Siamo partiti puntuali alle 8.00, ora locale ( che è 30 minuti differente dalla Nova Scotia), e arriveremo alle 12.30.
Il viaggio, questa notte, è andato molto bene. Ci siamo messi a letto (letti comodi, come la cabina, semplice ma ben arredata) ancora in porto e ci siamo svegliati circa un'ora prima dell'arrivo (cercando di capire che ora fosse realmente – belli originali questi isolani, mezzora di differenza di fuso orario, giusto per mandarci un po' in confusione!). Ci siamo preparati e siamo saliti al ponte di raduno. Come in altre occasioni, quando chiediamo una informazione l'interlocutore è sempre disponibile a fornirla con un sorriso amichevole, e si dilunga nella spiegazione … anche troppo … perché alla fine io non capisco più nulla e la mia traduzione … poco simultanea, è rimasta due frasi prima. In ogni caso, con quell'atteggiamento rilassato fintamente approssimativo che ormai sappiamo riconoscere nei canadesi, siamo sbarcati, arrivati al terminal, ritirato i bagagli che erano già stati scaricati, trovato facilmente il bus e alle 8.00 l'autista ha inserito la marcia e siamo partiti.
Tutto bene?
Sì, non fosse che il meteo mi sta facendo preoccupare. Alla televisione a bordo mi sembra di aver visto che la temperatura a st. John's, la capitale dove arriveremo tra qualche giorno, la temperatura era di -1,7 (sì, esatto, MENO 1,7). Ma non è tanto il freddo quanto la pioggia a preoccuparmi (ieri in Nova Scotia ha piovuto, ma eramo momenti alternati, ora il cielo è plumbeo, c'è addirittura foschia e anche nebbia) Con un tempo simile, anche con buona volontà e spirito di adattamento, è difficile pensare di fare escursioni nella foresta. Siamo parzialmente attrezzati contro il freddo, e anche contro la pioggia, ma se diluvia e dobbiamo procedere su sentieri fangosi? Non si vede neanche nulla.
Come al solito le nostre ferie sono un passaggio tra uno stato di ansia e il successivo stato di ansia.
Tappa del bus in un motel perso nel nulla, gestito da due anziane signore. Il nostro bus fa anche da servizio postale, come un tempo il TPL da noi. Struttura vecchia ma ben pulita. Mi sono immedesimato nell'ambiente e ho preso un caffé nei loro bicchieroni di carta (the finest, promuove un cartello... beh, molta acqua colorata, ma ben condita di zucchero e pannine, e in ogni caso gradita, visto che non abbiamo fatto colazione sulla nave beccheggiante) che mi sono portato sul bus.
Proseguiamo.
Siamo in mezzo alla nebbia.
Ci sono 30 metri di visibilità.
Dopodomani inizia l'estate.
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0122 - Il bus DRL che da Port aux Baques ci ha portato fino a Deer Lake. A bordo anche un bigliettaio, una gentile signora che si è prodigata per risolvere un problema accaduto a una signora che aveva preso un biglietto per una destinazione più lunga di quella che ha effettivamente fatto (probabilmente ha trovato qualcuno che la ha attesa a una fermata intermedia). La bigliettaia ha chiamato l'azienda e ha avuto autorizzazione a rilasciare alla signora un voucher per avere una decurtazione dal costo di un prossimo biglietto. Questa linea DRL da Port Aux Basques arriva fino a St.John's dopo 900 km e un giorno di viaggio. Noi la abbiamo utilizzata per 4,30 ore fino a Deer Lake dove siamo scesi e abbiamo preso un taxi per raggiungere l'aeroporto dove ci attendeva l'auto a noleggio. |
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0123 _ il bus non era pieno, ma ciò nonostante la gentile bigliettaia mi ha chiesto di mettere nelle bagagliere il marsupio che avevo appoggiato su un sedile vicino. |
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0124_ Il motel dove ci siamo fermati per una sosta tecnica. Ambiente molto da "frontiera". Evocativo! |
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0125_A Deer Lake ci siamo concessi un buon pranzo (non avevamo fatto colazione) in un buon ristorante tipo tavola calda. Ancora una volta abbiamo sperimentato la informale e calda cortesia dei canadesi. La signora cameriera oltre a trattarci con estrema simpatia ci ha anche chiamato il taxi per raggiungere l'aeroporto. Indubbiamente c'è anche la volontà di rendere contento il cliente che lascia la mancia (la mancia è praticamente una consuetudine naturale, anche se non obbligatoria, che è già prevista dal POS quando inserisce la carta di credito. tu scegli se darla o meno, se scrivere una cifra o una percentuale su quanto pagato. I primi tempi facevamo parecchia confusione, poi abbiamo imparato bene) |
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0126_eccoci sulla strada per Rocky Harbour. Il tempo non sembra promettente. Nebbia. |
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0127_ non vediamo molto traffico. Gran parte del Newfoundland sarà così, una strada spesso vuota, in mezzo alla foresta. veniva da chiedersi: ma come si decide quale è l'aerea inserita nel Parco Nazionale e quale non lo è? Fino a quest'albero è Parco e quest'altro albero non lo è più? Per noi incolti e ignoranti in materia, tutto bellissimo, ed essendo movimentato, assolutamente non noioso. Vedute stupende e rilassanti. |
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0128_ Questa è l'auto "media" che mi hanno affibbiato |
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0129_ Ed eccoci al nostro B&B di Rocky Harbour, uno dei migliori (e c'è da dire che il livello è stato per tutti altissimo) |
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0130_ il pomeriggio dell'arrivo abbiamo subito voluto visitare un piccolo trail, il Barry Head Pond Trail, un giro attorno a un piccolo laghetto. Non avevamo molto tempo, quindi lo abbiamo percorso in piccola parte, godendo della tranquillità del posto, della luce finalmente non attutita dalla nebbia, nella speranza di vedere alci che, in prossimità della sera, si avvicinassero per abbeverarsi. Ma le alci mi hanno tradito. E non ne abbiamo visto. Abbiamo solo potuto apprezzare l'ambiente. |
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0136_ Il trail si trova pochi chilometri fuori da Rocky Harbour. Rientrando abbiamo avuto la possibilità di fermarci per fare qualche foto che ritraesse il paese nel suo complesso |
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0137_ in questa foto sempre Rocky Harbour, ma vista dalla parte opposta. La foto di prima era presa più o meno dalle colline che in questa si vedono sullo sfondo |
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0140_ All'estremità del paese, vicino al ristorante dove abbiamo cenato, abbiamo trovato il cimitero di Rocky Harbour e non abbiamo perso l'occasione di fotografarlo. Pur cambiano il colore delle lapidi, siamo evidentemente nello stile del cimitero di Halifax. |
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