"Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta.
Cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre "Andiamo", e non sanno perché.
I loro desideri hanno le forme delle nuvole"
Charles Baudelaire. Invito al viaggio. I Fiori del male.
Ho trovato questa breve citazione in uno straordinario libro che sto leggendo "Alla fonte delle parole" di Andrea Marcolongo, e mi sono tanto piaciute che ho voluto copiarle subito, nel primo posto che avevo a disposizione, in esergo a questo capito del diario del Portogallo
Siamo passati da un capolavoro ad un altro. Abbiamo visitato la Chiesa, e grazie sempre a Saramago, ammirato la volta del transetto che raggiunge i 25 metri (così scrive il nostro Virgilio: "Dove però il viaggiatore cede armi , bagagli e bandiere è sotto la volta del transetto. Sono venticinque metri di altezza, in un vano di ventinove metri per diciannove. Qui non c'è pilastro o colonna a reggere l'enorme massa della volta, lanciata in un sol volo. Come un enorme scafo di imbarcazione rovesciato, questo vertiginoso ventre mostra l'armatura, sovrasta con le sue opere vive lo stupore del viaggiatore, che è lì lì per inginocchiarsi e rendere lodi a chi tale meraviglia ha concepito e costruito").
Reso omaggio alle tombe di Vasco de Gama e di Luis Vaz de Camoes, ci siamo diretti verso il secondo capolavoro, al quale Antonella pensava da quando si è imbarcata sul volo Easy Jet (meglio da quando abbiamo prenotato il volo!)
Siamo andati alla pasticceria dove si mangiano i Pastéis de Belem. Abbiamo fatto la fila per entrare, ultimo sacrificio, e poi ci siamo seduti in un tavolino di angolo (anche un po' al fresco, che non guastava nella caldissima giornata) e ci siamo goduti due Pastéis a testa con un buon bicchiere di Galao. Ah, che soddisfazione!
Ritemprati nel corpo e nello spirito, ci siamo dedicati, vincendo i dardi del sole di piombo poco temperati dal fiume e dall'Oceano vicino, al Padrao dos Descobrimentos, dove siamo saliti per ammirare il panorama e fare le immancabili foto (come sempre doppie, io fotografo con il mio smartphone - e anche con la macchina fotografica - e Antonella con il suo. Sì, siamo dei citrulli, ma siamo in ferie e ci divertiamo come ci piace senza rendere conto a nessuno). Scesi abbiamo percorso il lungo tratto fino alla Torre di Belem, poco visitabile causa Covid. Ritornando verso la pensilina del bus abbiamo anelato al bicchierone di Coca Cola gelata che ci siamo concessi dall'amico Mc Donald's.
E poi via verso Lisbona. La giornata non è finita.
Foto 1. e 2. _ Chiesa con particolare della volta del transetto
Foto 3. e 4. _ tombe di Vasco del Gama e di Camoes
Foto da 5 a 9: Pastéis del Belém. E abbiamo detto tutto!
Foto 10. Padrao dos Descobrimentos
Foto 11. 12. e 13. Torre de Belém, sola, con Antonella e con due scemi che fanno i selfie!
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