martedì 9 agosto 2016

WANDERLUST. L'INFINITO VIAGGIARE, LA MAI DOMA CURIOSITA'_6

WANDERLUST. L'INFINITO VIAGGIARE, LA MAI DOMA CURIOSITA'_6

MENTRE IL DESTINO...

Claudio Magris. "L'infinito viaggiare"

Mentre il destino  preparava quell'inquadratura, noi quattro passavamo giorni felici fatti di niente, di risate, di vagabondaggi, di coscienziose visite a palazzi, chiese, caffè e osterie, di amabili disguidi ed equivoci, di tempo bevuto a fondo senza assilli da fuggire né mete da raggiungere, tempo buttato spensieratamente come la moneta nel cappello di un mendicante, come se non esistesse alcuna necessità, come se il mondo bislacco e godibile fosse sempre a portata di mano e la morte, nel gioco dell'oca, avesse dovuto fare un bel salto indietro, sino quasi a perderci di vista. Tutto quel che capitava era benvenuto, occasione di riso e di abbandono, come nelle gite scolastiche in cui più il programma va a catafascio, più ci si diverte.
Eravamo tutti, nella nostra esistenza consueta, dannati dall'ossessione del lavoro, ma in quei giorni ci lasciavamo andare alla regalità del gratuito. Vivere in questo modo è un dono che gli déi fanno raramente e che bisogna meritarsi, perché per un'ora o una settimana di questo abbandono occorrono amore e amicizia, quella complicità istantanea che è frutto di vita, esperienze, sentimenti e valori appassionatamente condivisi. Bisogna saper percorrere insieme la strada verso il crack finale, facendo meno inchini possibili al Principe di questo mondo (...) oppure, se proprio insiste, facendogli la riverenza all'incontrario e mostrargli la schiena, si fa per dire, come Bertoldo.

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