WANDERLUST.
CRONACA DI UN FALLIMENTO. CHILE 2020 _ 6.2
L'ultima
mattina a disposizione prima di imbarcarci per l'anticipato rientro
la abbiamo dedicata a una veloce visita al deludente Mercato Generale
(forse lo abbiamo visitato troppo presto, mi è sembrato soprattutto
un centro di ristoranti che si stavano preparando a ricevere i
pullman di turisti – niente a che vedere con l'esplosione di
vitalità, di colori e di merci che debordavano dalla struttura del
Mercato coperto di Valparaiso diffondendosi nelle vie circostanti,
con bancarelle aperte sotto i cartelli “vietato mettere bancarelle
sui marciapiedi esterni”). Nel raggiungere il Mercato dalla
stazione della metropolitana una signora anziana ci ha messo in
guardia dagli scippatori(!) mostrandoci dove lei nasconde i soldi (mi
è sembrato di rivedere mia suocera – e devo dire che i consigli
dei nostri vecchi diventeranno vangelo per i nostri prossimi viaggi).
Lasciato
velocemente il mercato abbiamo deciso di andare al Cimitero Generale
di Santiago. Dovunque andiamo, appena abbiamo la possibilità, ci
piace visitare i cimiteri. Raccontano anch'essi un po' di come è una
nazione. Amiamo i cimiteri piccoli, quelli con le tombe vecchie e le
iscrizioni tipiche di un'altra epoca, amiamo anche quelli grandi con
tombe monumentali e con colombari infiniti. Come seppelliamo e
ricordiamo i nostri cari, le parole che scriviamo, gli oggetti che
lasciamo dicono molto dal punto di vista culturale e sociologico
delle epoche e delle popolazioni. Per carità, noi capiamo poco e
probabilmente facciamo deduzioni approssimative, però rimane il
fatto che la visita al cimitero, anche quando non ospita personaggi
famosi, dovrebbe essere sempre meta per qualunque viaggio.
In
questa occasione avevamo anche il personaggio famoso da trovare: il
presidente del Chile Salvador Allende. Quando abbiamo chiesto al
custode di indicarci dove fosse, ho notato che ha preso la mappa, ha
individuato la zona dove sono le tombe dei Presidenti del Chile, ha
guardato la legenda e ha indivuato il numero corrispondente sulla
mappa. Ci saremmo aspettati che la richiesta di vedere la tomba di
Allende fosse così comune e costante da rendere automatica
l'individuazione, vero? E invece no. I0omi chiedo: che ricordo e che
considerazione c'è di Allende in Chile? Le nostre guide a Valparaiso
erano di una generazione che addirittura doveva farsi raccontare la
dittatura. Si conserva la memoria, a monito, della dittatura, ma
dell'Unidad Popular di Allende? Sulla tomba qualche garofano
avvizzito, niente altro. A distinguerla una stele con l'ultimo
comunicato scritto mentre la Moneda veniva bombardata dall'aviazione
cilena. Per il resto il cimitero è enorme, con tombe ricche,
monumentali e altre lasciate al più completo abbandono. Poco lontano
dalla tomba di famiglia di Allende siamo passati in una palazzina di
colombari così devastata e abbandonata da aspettarsi,
attraversandola, di vedere uscire qualche scheletro!
Ho
letto che ospita due milioni di sepolture. E' grande come un
quartiere e ho visto persone raggiungere le tombe in auto.
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