WANDERLUST _ LANZAROTE 2021_ due.due
Ben diversa la seconda
meta, la sede della fondazione Cesar Manrique, che a Lanzarote è un mito e che
ha contribuito a definire il paesaggio dell'isola combattendo la speculazione
edilizia e il saccheggio del territorio. Non è questa la sede per inoltrarci
nella conoscenza di Cesar Manrique. La fondazione ha sede nella sua residenza
che dire spettacolare è dir poco. In particolare, la casa sorge sopra cinque
bolle vulcaniche che Manrique ha recuperato e arredato come spazi di piacere,
collegare l'una all'altra da strette gallerie. Abbiamo fatto qualche
fotografia, ma credo non rendano quanto siano spettacolari. Ci siamo anche
accorti di aver dedicato poco tempo ad ognuna, meritavano una visione più
lenta, un assorbimento più attento della loro bellezza, ma forse meglio così,
meglio non ricordare bene, per provare meno rimpianto quando mi siederò sul
balcone di via Amendola 6 a guardare il parcheggio delle macchine.
Diversamente dal mercato
(personalmente preferisco più un mercato alimentare, con frutta e cibo. Qui a
Teguise qualche bancarella, ma un po' marginale), la Fondazione Manrique è una
tappa imperdibile se si visita Lanzarote. Attenzione, è un ente privato, non
entra nel novero delle tappe del CACT per le quali si può acquistare i BONOS
cumulativi. Questi bonos li acquisteremo alla quarta tappa. La terza invece è
il Museo del Campesino a san Bartolomé, con il monumento al Campesino
realizzato, quasi quasi vi lascio indovinare da chi... esatto: Cesar Manrique.
Il museo in realtà sarebbe
un insieme di botteghe artigianali, tutte rigorosamente chiuse. Visto quindi
velocemente il Monumento al Campesino (oggettivamente un po' difficile da
capire), ci siamo diretti verso il Jardin de Cactus a Guatiza, verso nord.
Nessun commento:
Posta un commento