giovedì 14 ottobre 2021

WANDERLUST_LANZAROTE 2021_ uno.sei

WANDERLUST_LANZAROTE 2021_ uno.sei

E’ particolare il cimitero di Tias. Entrando ai lati corrono quelli che noi chiamiamo “i colombari” più antichi, con pochissime fotografie e generalmente la lapide nera. Viene inciso il giorno della morte e l’età della morte. A volte ci sono specie di serigrafie sulla lapide che ritraggono il morto o la morta. In mezzo due campi rettangolari in sabbia nera nella quale sono infisse (quando non sono cadute) semplici croci. Pochissime lapidi risalenti agli anni 60. Oltre il primo settore, le tombe più recenti, file di colombari con lapidi questa volta molto originali. Accompagnano le lapidi nere quelle coloratissime, con gigantografie dei luoghi significativi per il morto (per dire il campo di calcio con lui vestito con la maglietta della squadra, o il bar dove amava passare il tempo, oppure se pescatore una barca -magari la sua barca). Non tutte così, altre più tradizionali con effigi religiose piuttosto chiassose, però uno stile sicuramente diverso dal nostro (anche se in alcune tombe, soprattutto dei morti giovani, sta prendendo piede il desiderio di ricordare il caro defunto con oggetti o fotografie che hanno significato). Abbiamo visitato il cimitero di Tias tornando dall’isola Graciosa , meta della prima parte della giornata.

Subito dopo colazione, con un ricco e gustosissimo muesli, ci siamo diretti ad Orzola dove abbiamo parcheggiato senza difficoltà indirizzati dal personale della compagnia di navigazione. Oltre a notare quante persone lavorano per ogni parte del settore turismo, è stata simpatica l’organizzazione. Sono due le compagnie che effettuano la navigazione. Partono alternate ogni mezzora. Noi siamo arrivati nella mezzora precedente la  partenza della compagnia “Biosfera”. Ad accogliere gli arrivi e a indirizzare nei parcheggi appositi c’era il personale Biosfera, che sicuramente si alternava in sincronia e collaborazione, con il personale Romero.

Il viaggio per e da Graciosa è stato divertente con la nave che beccheggiava per le forti onde dell’oceano. A un momento guardavi il cielo, un attimo dopo il mare che si apriva dopo il passaggio della cresta dell’onda. Noi ci siamo messi sui posti scoperti di lato, in modo che Antonella potesse vomitare senza alzarsi dal posto. E invece non ha neppure cambiato colore. Ormai è una navigatrice provetta, pronta per una vacanza in barca a vela! 











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