WANDERLUST _ USA, IL WEST ... QUELLO FAR 😉
cap 5 (seconda parte)
Un buon auspicio per iniziare il decennio dei 60
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the last bookstore (e la solita turista presenzialista) |
Pensavamo che la visita ad hollywood fosse un po' un tributo da pagare per poter dire "sono stato a LA , potevo mancare un giro ad Hollywood?". Invece abbiamo cominciato a divertirci guardando i nomi con le stelle sul selciato, e più dci divertivamo e più cercavamo le star sul marciapiede, quasi da farci sfuggire El Captain o The Chinese Theatre. Siamo scesi a Vine perché Oliver Hardy è sulla Vine e non sulla Hollywood e quindi abbiamo percorso i blocchi della Vine nei due sensi fino a quando c'erano stelle sul marciapiede. Poi abbiamo fatto i blocchi 5000, 6000 e 7000 della Hollywood. Insomma ci siamo divertiti e abbiamo trovato chi cercavamo ( Stan Laurel e Robin Williams) e anche altri ancora.
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metropolitana a Vine |
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l'archetipo, l'eroe, il più grande |
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la signora in giallo |
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il grandissimo "Ollio" |
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la sofisticata Audrey |
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questo piacerà ai nostri figli |
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il mitico tenente Colombo |
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e dopo Ollio poteva mancare il geniale Stanlio? un tuffo nella verde età |
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O Capitano! Mio Capitano! |
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Star Trek. The next Generation Il comandante Picard |
Dopo il divertimento ad Hollywood, compresa l'immancabile fotografia della scritta sulle colline scattata come suggerito dal 3° piano del centro commerciale (ma si vede bene anche all'incrocio tra Vine e Hollywood), abbiamo deciso, come scritto precedentemente, di raggiungere l'Original Farmers' Market a piedi (nel post precedente l'ho chiamato General Farmers' Market -a riprova della mia lucidità mentale)
E' stata una camminata piacevole (abbiamo anche fatto un po' di spesa a un supermercato 99cent).
All'OFM abbiamo pranzato con due enormi sandwiches. Di contadino rimane ben poco però è un'area commerciale piacevole e affollata dove le proposte culinarie sono le più varie, anche con pasta italiana (un piatto di spaghetti alla bolognese costa $20!)
Con il 20 siamo rientrati in Downtown per vedere (dopo una sosta a Starbucks) sia la Biblioteca Pubblica centrale di LA, sia la straordinaria e affascinante libreria The Last Bookstore nella quale i libri non sono solo in vendita bensì fanno anche arredamento (unica nota stonata, abbiamo trovato alla cassa uno dei pochissimi antipatici di tutto il viaggio).
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the last bookstore |
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the last bookstore |
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the last bookstore |
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the last bookstore |
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the last bookstore |
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the last bookstore |
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the last bookstore |
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the last bookstore |
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una immagine rubata putroppo molto frequente a Los Angeles |
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