martedì 18 agosto 2020

WANDERLUST_ PORTOGALLO 2020 _ DECIDIAMO NOI _ CAP. 17.2

 WANDERLUST_ PORTOGALLO 2020 _ DECIDIAMO NOI _ CAP. 17.2

In piazza della Cattedrale Vecchia, dopo aver assunto la nostra razione di sopravvivenza, un quarto di litro di Coca Cola ghiacciata, ci apprestavamo a scendere verso il fiume affrontando la rua Quebrada Costa. Una signora mi guarda e mi fa notare il caldo atroce, concordo. Poi mi chiede da dove vengo, quando sa che sono italiano mi dice: " Ah, italiano, Papa Francisco... un santo" " Sì signora, ma Papa Francesco è argentino" " ... ... ... certo, ma è un santo" "Bom dia" "Bom dia".

La vecchia cattedrale e il suo chiostro è l'ultima tappa della visita di Coimbra. Ci arriviamo, dal quartiere altro della Città Universitaria e dalla Cattedrale nuova percorrendo a caso un po' di stradine (con leggera preferenza per quelle all'ombra). Siamo passati in mezzo alle case delle Repubbliche studentesche, con i muri imbrattati di scritte e vernice e finestre da cui pendeva di tutto - e qui, nel mio mancato apprezzamento di queste forme di esuberanza che a mio avviso sono solo disordine e imbrattamento, forse c'è il segno della mia vecchiaia ( o forse la razionale consapevolezza che il volgare è volgare a tutte le età e che si può meglio impiegare la propria voglia di trasgressione, imparando per iniziare il valore del limite della propria libertà in una vita sociale)

Abbiamo visitato la Biblioteca Joanina. Si entra contingentati ogni venti minuti. Si attende all'aperto, protetti dal sole da pochi teloni bianchi, per poi essere assembrati prima di salire alla biblioteca in una saletta interna freschissima. Mi sfugge la logica per cui dobbiamo inutilmente soffrire sotto un sole di piombo e non possiamo attendere il nostro turno nella saletta interna. Ma in certe rigidità un po' senza senso possiamo dire Italiani- Portoghesi una faccia una razza. 

La biblioteca, come altre universitarie e storiche che abbiamo viste, è affascinante, bellissima, imponente. Ci piace visitarle e non mancheremo nessuna occasione in ogni parte del mondo. Ma, c'è un ma. Quei libri rappresentano un simulacro (forse è giusto così, rischierebbero lo sfacelo altrimenti). Faccio fatica a immaginare quella stessa biblioteca vissuta nei secoli scorsi, immaginare professori e studenti prendere quegli enormi tomi dagli scaffali e leggerli alla luce di lampade o approfittando delle ore di luce. La biblioteca di Twillingate era viva, nella sua assoluta mancanza di importanza storica. Questa, per come la abbiamo vista, una passeggiata nella quale cercavamo di cogliere qualche riminiscenza del passato, più immaginata che reale.

Come scrivevo precedentemente, Coimbra è abbastanza famosa e visitate perché mi arrischi in commenti o descrizioni inutili o superflue. Qualche fotografia che ho scattato rappresenta il nostro sguardo sulla città. La fotografia finale è quella del termometro dell'auto quando la abbiamo ripresa, alle 17.00

foto 1. Partiamo con Antonella, di fronte alla Sala dos Capelos

foto 2. 3. e 4. Particolari della Sala dos Capelos (Sala dei laureati, un tempo aula d'esame)

foto da 6. a 8. Cattedrale nuova ( con un po' di imbarazzo ammetto di non ricordare se i particolari delle sculture lignee che ho fotografato sono parte dell'arredo di questa cattedrale, penso di sì ma sono pronto alle correzioni)

foto 9. e 10. Case delle Republicas

foto da 11. a 16. Cattedrale vecchia. Si noti come si parcheggia praticamente fino all'ingresso della cattedrale. Non giro molto l'Italia ma mi sembra di ricordare che un tempo accadesse anche da noi e che ora, opere di arredo urbano, abbiamo allontanato i parcheggi dai principali monumenti. Il Portogallo, devo fare questa affettuosa critica, non mi sembra abbia ancora superato questa cattiva abitudine). Il passero è stato probabilmente fotografato nel chiostro della cattedrale vecchia, fortunatamente non legge il mio blog e quindi non potrà mai smentire.

foto 17. e 18. scendendo verso il fiume (Arco de Almedina, robusta porta moresca della città)

foto 19.Convento di Santa clara -a velha

foto 20. I gradi in città alle 17.00 (secondo me nel corso della visita erano anche di più, almeno così li abbiamo percepiti!)






















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