WANDERLUST _ PORTOGALLO 2020 _ DECIDIAMO NOI _ CAP 20.1
Ci svegliamo con la nebbia! La nebbia dopo una settimana di assenza di nuvole nel cielo portoghese. Oggi la meta, prima di viaggiare verso l'aeroporto per il volo di ritorno, è il famoso Palacio Nacional da Pena. Lasciamo il nostro B&B rinfrancati da una colazione tanto gustosa quanto originale e prendiamo la strada che sale sulle colline dove è stato costruito questo particolarissimo palazzo. Leggo sulla raccolta a fascicoli del Corriere dedicata ai patrimoni UNESCO dell'Umanità che fu un tentativo di emulazione da parte di Ferdinando secondo nei confronti del cugino Luigi II di Baviera (sicuramente si riferisce a Neuschwanstein). Doveva riunire il meglio di ogni stile, e infatti si mescolano felicemente minareti arabi, torri gotiche, chiostri manuelini e cupole rinascimentali dai vivaci colori, donandogli un aspetto fantastico. Tutte caratteristiche che per noi rimangono sulla carta. Infatti a un bivio un poliziotto ci ha deviato verso Sintra perché la strada verso la collina era chiusa per pericolo di incendio. Probabilmente sapevano bene cosa stavano facendo, perché intuitivamente una mattina così umida non ci faceva temere, a noi inesperti, la possibilità di incendio. Un po' spiazzati, scendendo verso il centro storico, ci siamo trovati nei pressi del Palacio Nacional de Sintra. Avendo tempo a disposizione abbiamo deciso di entrare a visitarlo. Scelta assolutamente indovinata. Il Palazzo si è rivelato bellissimo e il nostro tour è stato un piacevole passare attraverso una serie di stanze e di ambienti stupendi. Mobili bellissimi (certe secretaire che mi hanno fatto sbavare), soffitti decorati, azulejos, letti a baldacchino elaboratissimi ma ugualmente fini. Molto bella la enorme cucina e all'esterno la Grotta dei bagni, decorata con azulejos.
Le sale più famose del Palazzo sono la Sala dos Cisnes, con il soffitto policromo decorato con 27 cigni dal collare dorato, la Sala dal Pégas, il cui soffitto è decorato con numerose gazze, ciascuna della quali tiene nel becco una pergamena con la parole Por Bem (a fin di bene). A fine di quale bene? La leggenda vuole che la regina sorprese Joao I ad amoreggiare con una dama di compagnia. Il Re, alla sopresa? indignata? leggermente furiosa? consorte, disse che quei baci erano a "fin di bene" (forse non ha specificato quale bene), e spiritoso (e anche padrone della situazione) ha ben pensato di arredare il soffitto del locale con questo motto (forse portandosi avanti per future opere di bene). Ho qualche dubbio che Antonella, in situazione analoga, mi consentirebbe di dipingere sul soffitto gazze con questo motto, probabilmente "dipingerebbe me sul soffitto".
Le prime foto raffigurano Sintra nebbiosa al punto che il Palacio de Pena non si vede. Dopo i desco apparecchiato per la colazione iniziano una serie di fotografie degli interni del Palacio Nacional. Un po' ora, un po' in un prossimo post, come mi è stato richiesto dall'amico di un amico che ha il timore concluda questo diario troppo velocemente.
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