"Bom dia"
"..."
" I am Roberto, ella es mi mujer. Tengo una reserva for one room for dois"
"..."
"Vale, disculpe, tengo una pregunta. At what time hay desayuno manana?"
"..."
" Vale. Obrigado"
Antonella: "Chiedi la password per il wi.fi"
"Disculpe. Please. Tengo otra pregunta. Which is the password para el wi-fi?"
"..."
"Obrigado. Agur"
Va beh, un po' magari ho esagerato, ma più o meno questo era il dialogo che ho ripetuto alle reception dei diversi B&B o hotel che dove abbiamo prenotato nel corso di questo viaggio.
Comunque, anche con lo stile di "nous volevam sovoir" di Peppino & Totò memoria, ci siamo fatti capire e abbiamo capito.
Si lascia Lisbona.
Torniamo all'aeroporto e ci dirigiamo al banco AVIS per ritirare le chiavi della macchina. Già da questo momento AVIS Portogallo non si dimostra all'altezza della fama. Non per la cortesissima signora che svolge la pratica e ci consegna la chiave, quanto perché la suddetta signora è sola e la fila sufficientemente lunga da rendere le operazioni fastidiosamente lente. Soprattutto se guardandosi in giro si vedono gli altri desk riforniti di personale che, avendo smaltito molto più velocemente le pratiche, ora sono disoccupati e intenti a fare le loro cose o guardare la nostra fila.
Ma non è l'unico motivo di lamentela con AVIS Portogallo. Affronteremo l'argomento a fine diario.
Recuperiamo l'auto, una KYA CEE'D soddisfacente. Non so se chi legge conosce questa macchina. A me è rimasto il dubbio che in qualche modo "leggesse" le curve e forzasse il volante per assecondarle, come per dare uno stimolo all'autista nel caso questo fosse distratto. Mah. Magari è solo una impressione errata. Lasceremo la macchina soddisfatti (della macchina s', veramente, dopo circa 1000 kilometri senza problemi.
Usciamo dall'aeroporto ben pronti sulla strada da fare, con la cartina aperta davanti ad Antonella, in cerca delle indicazioni per l'autostrada. Abbiamo fatto installare il VIA VERDE (il pagamento della autostrade in Portogallo è un po' complicato, https://www.portogallo.info/autostrada-portogallo/ per chi vuole informarsi. Il VIA VERDE è il loro telepass - nota a margine. Credo che siano anche abbastanza care, sono sicuramente poco frequentate, con poche stazioni di servizio. Ho l'impressione che esista una rete di autostrade nazionali a grande scorrimento gratuite che sono una buona alternativa).
Troviamo facilmente l'autostrada, prima la A12 (con l'attraversamento dell'estesissimo estuario del Tejo sul bellissimo Vasco de Gama, poi la A2 e infine la A6. Destinazione Evora, ma la prima tappa è Montemor -o -Novo raggiunto attraversando le campagne gialle dell'Alentejo. A Montemor - o - Novo il castello appare come descritto da Saramago, rovine dietro le rovine, ma ci sono lavori in corso, c'è la volontà di ristrutturare, sembra che voglia diventare anche scena per rappresentazioni. In fondo è comprensibile. Siamo sulla vetta della collina, con uno sguardo che si apre sulle campagne dell'Alentejo, sulla strada tra Lisbona ed Evora. Con una buona promozione può diventare una sosta interessante. A mio avviso sono sulla buona strada. Nel centro di accoglienza c'è un ottimo ufficio e una piccolo spazio museale. I gabinetti vicino sono riforniti e puliti ( e se penso a certe località molto più famose e più vicine non posso che fare un paragone impietoso). Ripasseremo da Montemor-o-Novo, in un'altra stagione, quando percorrere duecento metri non diventano un'impresa causa il sole impietoso.
Terminato il nostro giro al castello, orientandoci con il sole, riprendiamo la strada per Evora.
Foto 1. Metropolitana di Lisbona verso Aeroporto
Foto 2 Ponte Vasco de Gama
Foto 3. 4. 5. e 6. Particolari del Castello di Montemor - o - Novo (compresa foto dei cartelli per ricordarci cosa abbiamo visto e cosa abbiamo fotograto)
Foto da 7 a 13 Alentejo (compresi giochi con i filtri e una veduta di Montemor -o -Novo dal Castello)
Foto 14. Castello con Antonella o Antonella con Castello (non nel senso di proprietà, non di sicuro avendo sposato me!)
Foto 15. 16. e 17. Centro accoglienza e plastico (non ricordo se plastico di cosa era o cosa diverrà dopo i lavori - che ricordo il cartello esposto, non costano neppure poco)
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