domenica 4 agosto 2019

WANDERLUST. L’OCEANO E LE ISOLE. BREVE VIAGGIO NELL’ARCIPELAGO DELLE AZZORRE. SAO MIGUEL


WANDERLUST. L’OCEANO E LE ISOLE. BREVE VIAGGIO NELL’ARCIPELAGO DELLE AZZORRE. SAO MIGUEL
CAPITOLO 4.1

Domenica 21 Luglio, ore 12.15 (locale). Furnas. In attesa di mangiare il Cozido presso Tony's
Perbacco, basta distrarsi un attimo e si rimane indietro tantissimo. Ma ieri sera non era possibile mettersi a scrivere. Alle 21.30 ( 23.30 in Italia) dopo circa 40 ore nelle quali abbiamo dormicchiato da seduti ogni tanto, trovare un buon letto sul quale adagiare le stanche ossa è stata una tentazione alla quale non abbiamo resistito.
Arrivati a Ponta Delgada senza problemi, abbiamo ritirato la macchina resistendo ai tentativi di un giovane e rampante addetto della SIXT di farci fare un upgrade (ho dovuto distrarre Antonella che quando sente la parola “upgrade” si illumina – dovrei usarne un'altra ma non oso- ed è pronta a cedere a qualsiasi tentazione). Voleva offrirci una BMW X1. Ci siamo tenuti la nostra VW UP con cambia automatico e, visto le strade dell'isola, abbiamo fatto bene.
Ci siamo diretti subito verso la Lagoa do Fogo e la Caldeira Velha.
Stavo dimenticando una prima osservazione fatta sul campo. I paesi, soprattutto costieri (in realtà quasi “solo” costieri, l'interno è campagna e pascolo, perlopiù appare disabitato) ricordano i paesini della cintura di Trezzo, con vie strette e case che aprono direttamente -anche senza marciapiede- sulla strada. Non ci sono le corti, almeno non evidenti, ma per il resto mi ricordano un po' Grezzago di qualche tempo fa o il centro storico di Vaprio.
Le strade, quelle all'interno dell'isola, sono delimitate da infiniti cespugli di bellissime ortensie, enormi e coloratissimi. Addirittura nei campi e nei pascoli sono le fila di cespugli di ortensie a dare l'idea di delimitare i confini.
Mentre ci dirigevamo verso la Lagoa do Fogo (credo circa mille metri di altitudine raggiungi in pochi chilometri) avevamo la sensazione di immergerci in nuvoloni neri e minacciosi.
Prima di salire verso il lago, abbiamo fatto una deviazione verso il centro di Lagoa e il suo quartiere dei pescatori per vedere appunto il porto e avere una prima immagine delle Azzorre. Essendo sabato pomeriggio i pescatori avevano già tirato le barche in secco ed alcuni aggiustavano le reti, altri avevano organizzato dei barbecue che lasciavano ancora il profumo della grigliata nell'aria. Purtroppo avevamo già mangiato il pranzo offerto da TAP AIR (il pranzo, l'unica cosa che fa la differenza da una low cost – fortunatamente le tratte erano relativamente brevi), e quindi non ci siamo fermati a mangiare.
ULTIMO SGUARDO A RIBEIRA DAS TAINHAS

I PAESI, LE STRADE

ALTRE STRADE

BOLO LEVEDO E GALAO

DA ROSA QUENTAL- FURNAS

FURNAS

DECORAZIONE CASA

"LEGGERO STRAPPO" CHE ANTONELLA AFFRONTA IN SCIOLTEZZA

ATTORNO A FURNAS


CAMPAGNA ATTORNO A FURNAS

NON SI VEDE, MA (SIAMO NEI PRESSI DELLA CALDEIRA), ESCE FUMO E ODORE DI ZOLFO DA QUEL BUCO

AREA PICNIC, DOVE GLI  ACORENSI VENGONO A MANGIARE I COZIDO CHE HANNO COTTO NEL TERRENO BOLLENTE DELLA CALDEIRA

CALDEIRAS



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