sabato 24 agosto 2019

WANDERLUST. L’OCEANO E LE ISOLE. BREVE VIAGGIO NELL’ARCIPELAGO DELLE AZZORRE. ANGRA DO HEROISMO


WANDERLUST. L’OCEANO E LE ISOLE. BREVE VIAGGIO NELL’ARCIPELAGO DELLE AZZORRE. ANGRA DO HEROISMO
CAPITOLO 11 parte 1
Venerdì 26 luglio. Sera. Ostello
Siamo arrivata ad Angra do Heroismo senza eccessivo ritardo e senza problemi. Abbiamo volato su un aereo da 36 posti, con la fila in fondo da 5 poltrone, come gli autobus. Probabilmente è l’aereo più piccolo su cui abbiamo volato. Ad Angra abbiamo trovato un buon ostello (più attento alla cura dei luoghi comuni – molto beli e ben tenuti -  piuttosto che delle camere pulite ma troppo essenziali, infatti abbiamo dovuto aprire la valigia mettendola per terra e non esiste un armadio).
Poiché siamo arrivati un po’ prima del check-in, siamo andati a fare quattro passi e abbiamo pranzato in una buona trattoria molto popolare dove il padrone era mondo di un braccio.
Come capita ci si fa un film personale della vita delle persone che si incrociano. Ho pensato potesse essere un pescatore che avesse perso il braccio per un infortunio sul lavoro e con i soldi della assicurazione si fosse inventato una nuova professione. Comunque ben gestita. Io ho preso una saporita zuppa di zucca e del pesce fritto, Antonella un dolce e un galao, un galao pure io e acqua e abbiamo speso poco più di 7 euro.
Angra è una bella cittadina che potrebbe essere più piacevole se non fosse soffocata dal traffico. Domani giriamo Terceira interna. Forse avremo un’altra impressione. Ma oggi, arrivando in questa città dall’aeroporto (è dall’altra parte dell’isola) su una strada veloce a doppia carreggiata, non possiamo negare di aver avuto una netta sensazione di contrasto rispetto a Pico (che rimane la preferita –fino ad ora).
Piuttosto dobbiamo fare una riflessione sul nostro stato di forma fisica. Abbiamo una autonomia veramente limitata. A metà pomeriggio entriamo in riserva. Di fare lunghe camminate non se ne parla. Ieri e l’altro ieri abbiamo fatto una media di 11 km al giorno e siamo veramente stanchi. Anche se ci alziamo con comodo alle 7.15 tutte le mattine, io sono qui a scrivere queste righe alle 21.15 con il desiderio di andare a sdraiarmi. Siamo partiti veramente troppo stanchi. Se avessimo dovuto affrontare un viaggio più impegnativo ci saremmo trovati in difficoltà. Anche l’organizzazione ne ha risentito. E’ mandato il tempo di stendere un programma preciso e dettagliato come d’abitudine. Occorre cambiare registro. (si ha l’impressione di cogliere qualche contraddizione con quanto scritto il 25 luglio? È una impressione giusta!)















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