giovedì 29 agosto 2019

WANDERLUST. L’OCEANO E LE ISOLE. BREVE VIAGGIO NELL’ARCIPELAGO DELLE AZZORRE. TERCEIRA E I TORI


WANDERLUST. L’OCEANO E LE ISOLE. BREVE VIAGGIO NELL’ARCIPELAGO DELLE AZZORRE. TERCEIRA E I TORI
CAPITOLO 12 .3
Sabato 27 luglio. Tardo pomeriggio. Ostello
Terceira è diversa da Pico, molto meno drammatica, più distesa. Gli appezzamenti sono suddivisi sempre da muri di pietra a secco, una pietra chiara di dimensioni più grandi rispetto a quella usata a Pico.
Abbiamo visto anche allevamenti di tori (ad Angra c'è una Plaza de Tors e una arena. Avevo lontane riminiscenze che una qualche forma di corrida è praticata anche in Portogallo – fa un po' strano dire Portogallo qui in mezzo all'Oceano).
Sono presenti anche mucche di pezzame nero ma sono tutte ben chiuse in ampi recinti. Non ci è capitato di dover disputare con loro la sede stradale e il diritto di precedenza – sempre concesso in caso di incrocio con toro!
La prima tappa è stata il Lagoa do Falcà (che è chiamato anche – soprattutto da chi scrive i cartelli stradali – Lagoa dos Patas). Viene presentato come un laghetto romantico. In realtà è poco più grande di una fontana, con tavolini per il pic-nic (aree del genere con o senza lago si trovano in gran numero e sono chiamate, se ricordo bene, Merendarie -bel nome evocativo).
Oggi lo stavano attrezzando per ospitare una specie di CRE acorese. Lo abbiamo salutato immediatamente per dirigerci verso le Furnas do Enxofré che abbiamo visitato immersi quasi sempre in una fitta foschia. Siamo riusciti ad individuare solo un paio di fumarole aiutati nell'individuazione dalla percezione di aria calda salire dal mezzo della vegetazione. Probabilmente con il sereno lo spettacolo del fumo che sale dal mezzo degli arbusti assieme all'odore di zolfo sarebbe stato più godibile.




















Nessun commento:

Posta un commento