2016. DIARIO DI VIAGGIO IN ARGENTINA con Chile, Brasile e Paraguay. Cap. 11. PARQUE NACIONAL TIERRA DEL FUEGO- annotazioni fuori diario- prima parte Non c'è traccia nel diario della giornata che abbiamo passato passeggiando sui sentieri del Parque Nacional Tierra del Fuego. Ero ancora sotto shock dal mancato sbarco a Cabo de Hornos.
Al Parque siamo andati immediatamente dopo essere sbarcati e aver preso possesso della nostra camera al Galezzi-Basily. Ci siamo recati all'autostazione di Ushuaia, abbiamo acquistato i biglietti per il bus (ci sono una serie di compagnie che partono in sequenza, i bus sono degli Sprinter Mercedes vissuti – il nostro aveva i coprisedili in plastica tipo “sacco per il secco”) e siamo partiti per Baia Lapataia. Lungo l'itinerario si vede una Ushuaia meno turistica, con case fatiscenti e anche agglomerati precari e raffazzonatati alla meno peggio. Poi ci si immerge nella foresta. Si costeggia in parte l'itinerario del treno (il vecchio convoglio dei detenuti ora trasformati in attrattiva turistica con il nome “tren fin del mundo”) e si fanno fermate all'imbocco di diversi sentieri. Noi abbiamo scelto di andare fino a Baia Lapataia, alle fine della “ruta 3”. Da li si diramano una serie di brevi sentieri, da un'ora o mezzora l'uno. E' stata una buona scelta perchè così, di breve tratto in breve tratto abbiamo camminato per almeno 6 ore senza stancarci, immersi in uno stupendo ambiente naturale di baie, di boschi, di laghi, vedendo animali e castorere, radure e boschi morti (e un invitante campeggio)