domenica 13 marzo 2016

2016 DIARIO DI VIAGGIO IN ARGENTINA con Cile, Brasile e Paraguay. Cap 4. note, sec parte

2016 DIARIO DI VIAGGIO IN ARGENTINA con Cile, Brasile e Paraguay. Cap 4. note, sec parte
Note a capitolo 4-2

Av. 9 de Julio è veramente, come la raccontano, una strada immensa. Noi due siamo lenti, camminatori, anzi passeggiatori posapiano, non amiamo la camminata veloce, ma abbiamo visto anche velocebipedi non riuscire ad attraversare tutta la avenida in un solo giro di verde!



L'ampiezza della strada (quante corsie? Non ricordo bene, forse 16) è ammortizzata nell'impatto visivo, quasi ingentilita, dai controviali alberati, dalle corsie centrali dedicate al servizio pubblico. É insomma una via amplissima ma non un'autostrada. 


Per comodità l'abbiamo percorsa spesso in SUBTE. In superficie, oltre all'imperdibile Obelisco abbiamo visto, dall'esterno, il Teatro Colon e poco oltre, su una via laterale, la Sinagoga. (non siamo andati, per mancanza mia di informazione sulla localizzazione, nel luogo dell'attentato del 1994).




SUBTE. Abbiamo utilizzato molto la SUBTE, soprattutto nel corso della seconda visita a BA. Per questo le foto che presento, la presentazione avviene in ordine cronologico, ora non sono tutte quelle dedicate alla SUBTE. Avremo in futuro una seconda serie.

Non oso entrare nel merito di una analisi del sistema di trasporto di BA. Dico che noi abbiamo potuto muoverci agevolmente anche se avremmo sicuramente approfittato maggiormente della Metro, che presenta numerosi pregi a fronte del limite che non puoi godere del paesaggio mentre ti sposti, se la rete fosse stata maggiormente ramificata. Però, venendo da una città come Milano che fatica enormemente a dotarsi di una rete degna di metropolitana, è meglio se ci accontentiamo in silenzio di quella di BA.

Tra le metropolitane frequentate quella di Parigi (pur incomparabile per ramificazione ed estensione) è quella che più mi è sembrata simile alla SUBTE.

É questa, portena, una metropolitana dalle stazioni antiche, spesso arredate e decorate, piuttosto suggestive. Lunghi passaggi connettono in alcuni snodi le diverse linee, con scale difficilmente “scale mobili”. Si procede a forza di gambe.

Si accede appoggiando la comodissima tessera SUBE sul lettore ottico, si esce dagli stessi cancelli, in senso opposto, senza registrazione. In alcune uscite, una scala mobile porta direttamente in superficie senza alcun cancello.


Lungo uno dei corridoi in zona 9 de Julio ho visto una biblioteca virtuale sul cartellone al muro. Con l'iPad ho fotografato il QRS e ho scaricato un libro. Essendo in Argentina non poteva essere che il Martin Fierro.



Una ultima annotazione. Anche in Argentina ci sono artisti da strada che cantano e suonano nei corridoi e a volte salgono sul vagone. Una volta uno di essi, terminata l'esibizione, ha chiesto l'applauso, e l'ha ottenuto! Fragoroso!



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