domenica 6 marzo 2016

2016. DIARIO DI VIAGGIO IN ARGENTINA con Cile, Brasile e Paraguay. cap.1





13 febbraio 2016. A bordo del volo Iberia.

Alla fine è giunta l'ora. Siamo partiti, ora siamo in volo verso Madrid e finalmente è giunto anche il momento della noia del volo

Per me il primo passaggio al varco del controllo assume sempre la sensazione di attraversare la cruna dell'ago.

Oggi si è svolto tutto benissimo e in fretta. Non abbiamo fatto fila all'imbarco, al varco siamo passati velocemente e siamo giunti al gate A12 che stavano ancora finendo di imbarcare il volo precedente (leggermente in anticipo, forse?).

Da ieri sera ogni cosa che facevo mi suggeriva il pensiero “è l'ultima volta...” E' l'ultima volta che, prima del ritorno è ovvio) dormo in questo letto, che ceno a questo tavolo, che mi lavo in questa doccia...

Fa un po' parte del mio sentire. Una delle mie paure è di un'andata senza ritorno. Andare in ospedale a morire sapendo che tornerò ma i più a casa a usare le mie cose. Anche da questo viaggio potrei non tornare (come ogni mattino quando vado al lavoro del resto). Ma, non lo so. E questo non vorrei mai saperlo. Ecco, io ateo, laico illuminista, che chiedo alla scienza risposte certe, che credo che la conoscenza umana non dovrebbe avere limiti, che non sono interessato a nessuna verità rivelata, su questo (sapere che vado a morire) voglio rimanere ignorante.

Ma stiamo partendo per un viaggio di piacere, forse meglio riporre in un angolo del mio affaticato cervello queste riflessioni e per tre settimane pensare a come godersi al meglio queste occasioni che il caso e l'oculata amministrazione famigliare di Antonella ci consentono.

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