Cap 7 PUNTA TOMBO seconda parte
Siamo quindi in attesa quando si ferma un Mercedes Sprinter da noleggio un po' più male in arnese, più vissuto, di quello che abbiamo usato per la Peninsula Valdes. Il vado a chiedere se fosse il nostro e invece attende persone del B&B vicino.
Che non fosse il nostro Antonella ne era convinta, sicura perchè più vetusto e meno tenuto bene del nostro di ieri. Attendiamo il nostro Mercedes Sprinter più lussuoso!
Improvvisamente vediamo venire verso di noi un signore un po' anziano. "Che cavolo", penso " non vorrà chiedere proprio a me una informazione su un indirizzo!". Invece si informa se sono Roberto Solbiati e ci dice che è lì per noi. Ci fa salire su una, credo Polo, con il faro destro piuttosto rotto, dicendoci anche che uno deve sedersi davanti perché ci sono ancora due persone da caricare. Ok. Mi metto davanti. Penso che probabilmente ci sta conducendo verso il punto di raccolta dove troveremo il nostro Sprinter. Presso un altro hotel salgono altre due persone, una coppia di cui scriverò dopo. Quando, salita la seconda coppia, vediamo l'anziano autista mettere il suo pile nel bagagliaio, abbiamo il sospetto che non vedremo Sprinter in tutta la giornata. Sospetto che diventa certezza quando imbocca l'autostrada per Trelew.
Insomma, per quattro gitanti l'agenzia ha ben pensato che uno Sprinter sarebbe stato sprecato. E anche una guida regolarmente assunta. Perché ho forti dubbi che Massimo, il conducente/guida fosse realmente a libro paga.. Penso piuttosto che fosse un pensionato o un disoccupato. Per carità, i posti li conosceva e da come salutava gli altri conducenti che incontrava, sicuramente era dell'ambiente. Probabilmente il suo lavoro è di autista e l'agenzia ha risparmiato sulla guida professionista.
Lo stile id guida di massimo era tale che, alla fine della giornata, mi sono tornate in mente le parole di un detto spesso citato dalla nostra amica Simona Colombo: "segnarsi coni gomiti". I nostri amici argentini sembrano molto meno impressionati. Forse riconoscevano maggiormente un ostile di guida nazionale?
Gli amici argentini. Questa è stata la bellissima sorpresa della giornata. Non che la visita a PUnta Tombo non sia stata straordinaria, però era, come dire, attesa (non dimeno viverla di persona nella realtà ha offerto e fatto provare sensazioni comunque vivide e straordinarie).
Torniamo alla giornata. Salgono dunque questi due argentini, una coppia coetanea. Lei, Susana, è una bella donna di pochi mesi più giovane di Antonella, Pablo ha59 anni, capelli e baffi bianchi. Ci si saluta e quando ci informiamo sulla provenienza scatta il meccanismo che da una ulteriore svolta positiva alla giornata. Siamo italiani e Susana sta studiando italiano. Cominciamo a parlare, ciascuno in una o due lingue a seconda della conoscenza (beh, io conosco 10 parole in spagnolo, uso sempre quelle, quelle che non conosco le invento), Ovviamente si comincia dai figli ( loro hanno 4 figlie nate nell'arco di 7 anni) e sono già nonni. Scopriamo che una delle figlie ha come secondo nome Sofia, in onore di Sophia Loren che a Pablo piace tantissimo. Cerco di incrementare lo scambio culturale estetico dicendo che in Italia piace molto una soubrette argentina di nome Belen Rodriguez, ma a loro risulta sconosciuta. Concordiamo tutti che la differenza di classe è abissale e passiamo oltre. Il grande motivo che da il la a questa nuova amicizia è la passione di Susana per la musica leggera italiana: Gianni Nazzaro, Nicola di Bari, Giliola Cinquetti, Domenico Modugno. Qualche anno fa sono stati a treatro a vedere uno spettacolo di Gianni Nazzaro. Quando ho detto loro che non sapevo neppure fosse ancora vivo sono rimasti un po' sconcertati, e ho rischiato la gaffe dicendo che la canzone "piange al telefono" o qualcosa di simile è il Modugno un po' in decadenza. Ma quando Antonella e Susanna hanno cantato assieme "Grande Grande Grande" (Antonella partiva un attimo dopo Susana per capire quale fosse la parola giusta da cantare...) o "Oggi sono io" (tutte canzoni che Susana ha sul cellulare e ascolta spesso), non ce ne è stata più per nessuno.
Susana è una dolce donna romantica che ama l'italiano perchè ama le canzoni della nostra immortale musica leggera (e la musica leggera italiana degli anni 60/70 e poco dopo è forse veramente immortale). Ed è una donna della nostra età. E per capire meglio le canzoni che le piacciono studia la lingua in cui sono cantate. E' molto bello. Per contrasto mi viene in mente come abbia trovato, anche in BA, anche in giovani presso sportelli front office (penso al giro di banche quando non riuscivamo a cambiare) una scarsa conoscenza dell'inglese. Mi chiedo se sia un limite generalizzato in Argentina.
Susana e Pablo, dicevamo, grazie alla musica italiana, grazie alla loro semplice e contagiosa simpatia, ci hanno consentito di sentirci subito affiatati. Abbiamo visto insieme la straordinaria pinguinera di Punta Tombo, ci siamo reciprocamente fotografati, quando ho cercato un timbro da mettere su questo diario, Pablo mi ha aiutato con l'ufficio del parco, abbiamo pranzato insieme facendo pic-nic e soprattutto, sulla strada del ritorno, Pablo ha preso dal bagagliaio la sua attrezzatura e ha cominciato il giro di mate, ed è stato il nostro esordio con questa bevanda nazionale e anche un suggello per una breve ma intensa e piacevole amicizia.
Che non fosse il nostro Antonella ne era convinta, sicura perchè più vetusto e meno tenuto bene del nostro di ieri. Attendiamo il nostro Mercedes Sprinter più lussuoso!
Improvvisamente vediamo venire verso di noi un signore un po' anziano. "Che cavolo", penso " non vorrà chiedere proprio a me una informazione su un indirizzo!". Invece si informa se sono Roberto Solbiati e ci dice che è lì per noi. Ci fa salire su una, credo Polo, con il faro destro piuttosto rotto, dicendoci anche che uno deve sedersi davanti perché ci sono ancora due persone da caricare. Ok. Mi metto davanti. Penso che probabilmente ci sta conducendo verso il punto di raccolta dove troveremo il nostro Sprinter. Presso un altro hotel salgono altre due persone, una coppia di cui scriverò dopo. Quando, salita la seconda coppia, vediamo l'anziano autista mettere il suo pile nel bagagliaio, abbiamo il sospetto che non vedremo Sprinter in tutta la giornata. Sospetto che diventa certezza quando imbocca l'autostrada per Trelew.
Insomma, per quattro gitanti l'agenzia ha ben pensato che uno Sprinter sarebbe stato sprecato. E anche una guida regolarmente assunta. Perché ho forti dubbi che Massimo, il conducente/guida fosse realmente a libro paga.. Penso piuttosto che fosse un pensionato o un disoccupato. Per carità, i posti li conosceva e da come salutava gli altri conducenti che incontrava, sicuramente era dell'ambiente. Probabilmente il suo lavoro è di autista e l'agenzia ha risparmiato sulla guida professionista.
Lo stile id guida di massimo era tale che, alla fine della giornata, mi sono tornate in mente le parole di un detto spesso citato dalla nostra amica Simona Colombo: "segnarsi coni gomiti". I nostri amici argentini sembrano molto meno impressionati. Forse riconoscevano maggiormente un ostile di guida nazionale?
Gli amici argentini. Questa è stata la bellissima sorpresa della giornata. Non che la visita a PUnta Tombo non sia stata straordinaria, però era, come dire, attesa (non dimeno viverla di persona nella realtà ha offerto e fatto provare sensazioni comunque vivide e straordinarie).
Torniamo alla giornata. Salgono dunque questi due argentini, una coppia coetanea. Lei, Susana, è una bella donna di pochi mesi più giovane di Antonella, Pablo ha59 anni, capelli e baffi bianchi. Ci si saluta e quando ci informiamo sulla provenienza scatta il meccanismo che da una ulteriore svolta positiva alla giornata. Siamo italiani e Susana sta studiando italiano. Cominciamo a parlare, ciascuno in una o due lingue a seconda della conoscenza (beh, io conosco 10 parole in spagnolo, uso sempre quelle, quelle che non conosco le invento), Ovviamente si comincia dai figli ( loro hanno 4 figlie nate nell'arco di 7 anni) e sono già nonni. Scopriamo che una delle figlie ha come secondo nome Sofia, in onore di Sophia Loren che a Pablo piace tantissimo. Cerco di incrementare lo scambio culturale estetico dicendo che in Italia piace molto una soubrette argentina di nome Belen Rodriguez, ma a loro risulta sconosciuta. Concordiamo tutti che la differenza di classe è abissale e passiamo oltre. Il grande motivo che da il la a questa nuova amicizia è la passione di Susana per la musica leggera italiana: Gianni Nazzaro, Nicola di Bari, Giliola Cinquetti, Domenico Modugno. Qualche anno fa sono stati a treatro a vedere uno spettacolo di Gianni Nazzaro. Quando ho detto loro che non sapevo neppure fosse ancora vivo sono rimasti un po' sconcertati, e ho rischiato la gaffe dicendo che la canzone "piange al telefono" o qualcosa di simile è il Modugno un po' in decadenza. Ma quando Antonella e Susanna hanno cantato assieme "Grande Grande Grande" (Antonella partiva un attimo dopo Susana per capire quale fosse la parola giusta da cantare...) o "Oggi sono io" (tutte canzoni che Susana ha sul cellulare e ascolta spesso), non ce ne è stata più per nessuno.
Susana è una dolce donna romantica che ama l'italiano perchè ama le canzoni della nostra immortale musica leggera (e la musica leggera italiana degli anni 60/70 e poco dopo è forse veramente immortale). Ed è una donna della nostra età. E per capire meglio le canzoni che le piacciono studia la lingua in cui sono cantate. E' molto bello. Per contrasto mi viene in mente come abbia trovato, anche in BA, anche in giovani presso sportelli front office (penso al giro di banche quando non riuscivamo a cambiare) una scarsa conoscenza dell'inglese. Mi chiedo se sia un limite generalizzato in Argentina.
Susana e Pablo, dicevamo, grazie alla musica italiana, grazie alla loro semplice e contagiosa simpatia, ci hanno consentito di sentirci subito affiatati. Abbiamo visto insieme la straordinaria pinguinera di Punta Tombo, ci siamo reciprocamente fotografati, quando ho cercato un timbro da mettere su questo diario, Pablo mi ha aiutato con l'ufficio del parco, abbiamo pranzato insieme facendo pic-nic e soprattutto, sulla strada del ritorno, Pablo ha preso dal bagagliaio la sua attrezzatura e ha cominciato il giro di mate, ed è stato il nostro esordio con questa bevanda nazionale e anche un suggello per una breve ma intensa e piacevole amicizia.
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