sabato 16 aprile 2016

2016. DIARIO DI VIAGGIO IN ARGENTINA con Chile, Brasile e Paraguay. Cap. 15.2 IGUAZU' LATO ARGENTINO

2016. DIARIO DI VIAGGIO IN ARGENTINA con Chile, Brasile e Paraguay. Cap. 15.2 IGUAZU' LATO ARGENTINO
SABATO 27 FEBBRAIO 2016. BARRIO ORCHIEDEA. PUERTO IGUAZU' PRESSO IL B&B NAMARA


(continua) Giungiamo infine sulla Ruta 12 e ci apprestiamo ad attendere il bus sotto la pioggia. Si ferma un'auto. Un uomo ci chiede se andiamo alle Cataratas. Ci offre il passaggio a 150 ARS. L'autobus, dice, ci sarebbe costato 100ARS (è vero) . Piove. Decidiamo di accettare. Ci dice che deve lavorare. E un uomo simpatico, parliamo come sempre mischiando le lingue e alla fine ci da il suo biglietto da visita. Se serve basta che gli telefoniamo e viene a prenderci o manda qualcuno. Non servirà, Ritorniamo agevolmente con Rio Uruguay, l'azienda che ha la gestione del servizio pubblico di Puerto Iguazù. Entriamo quindi nel parco. IL lato argentino appare,nella struttura, meno ricco e pretenzioso di quello brasiliano. Intanto si paga "efectivo", ovvero in contanti, poi tutta la scenografia dell'ingresso è molto più semplice di quella dei vicini di lingua portoghese.

Però nel lato argentino ci sono almeno quattro percorsi straordinari e si cammina per almeno 6 ore. Dal lato brasiliano era come se dal balcone ci si affacciasse alla piazza. Nel lato argentino è come se si camminasse nella piazza.

Tutti i percorsi (due principali uno inferiore e uno superiore) avevano mirador praticamente a fianco o sopra l'inizio del salto della cascate, le si poteva vedere da vicino. La potenza dell'acqua che inizia il salto si manifestava in tutta la sua forza, sembra quasi pulsare, come se non fosse un problema di spinta e gravità ma come se raccogliesse forza e si lanciasse. Anche oggi siamo finiti i nuvole di vapore acqueo, solo acqua, tanta acqua, pioggia, cascate, vapore, umidità...

Forse esagero, sopraffatto dalla straordinarietà dello spettacolo, ma ho l'impressione che anche una sola o due delle numerose cascate di questo territorio unico, avrebbero potuto essere sufficienti per fare la fortuna turistica di una area naturale ovunque posta.

L'area è curata e dispiace vedere ogni tanto qualche rifiuto che visitatori incivili hanno lasciato e che non è stato ancora raccolto.

Però i bagni sono puliti e i prezzi non eccessivi.

















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