lunedì 25 aprile 2016

2016. DIARIO DI VIAGGIO IN ARGENTINA con Chile, Brasile e Paraguay. Cap. 19 RIENTRO

2016. DIARIO DI VIAGGIO IN ARGENTINA con Chile, Brasile e Paraguay. Cap. 19 RIENTRO
Venerdì 5 Marzo o Sabato 6 Marzo . Sul volo BA a 11.000 metri sull'Oceano.

Secondo l'ora argentina siamo ancora nel giorno 5 di Marzo, secondo l'ora inglese siamo già passati al 6 marzo.
Siamo rientrati nel nostro emisfero, dove fa freddo a nord e caldo a sud.
Oggi volevamo imbarcare 3 bagagli per non portarli in cabina temendo ci avrebbero fatto qualche problema. Contrariamente ai voli interni, in questo avremmo avuto un costo di 95 dollari. Perbacco. Abbiamo rischiato ed è andata bene. Se penso che per un extra peso sulle AA ci hanno fatto pagare 200 ars! Tra l'altro che dovessimo pagare l'extra peso ne eravamo consapevoli, ma di tutti i voli interni lo abbiamo dovuto pagare solo da BA a Iguazù.
Questo aereo British, credo sia un Boeing, appare molto più confortevole dell'Iberia dell'andata. Perlomeno ha lo schermo personalizzato. Si può far passare un po' di tempo guardando film stupidi. Ogni tanto ci portano da mangiare e anche questo fa passare il tempo.
Tra un po' cercherò di dormire anche se sul fuso orario nel quale siamo abituati sono solo le 22.00
Certo che abbiamo dormito un po' dovunque in questo viaggio. Tanti letti diversi nei B&B o alberghi in cui abbiamo soggiornato, ma anche autobus con i sedili reclinabili a 180°, sugli aerei, ma anche per terra utilizzando i giacconi come materassi e le tute come cuscini. Insomma, dal punto di vista del sonno non ci siamo fatti mancare nulla.

Venerdì ci siamo dedicati alla visita dei quartieri nord occidentali di BA.
Come prima tappa ci siamo recati alla Piazza del Congresso. Dalla piazza, dove è esposta una copia del “pensatore” di Rodin, e che è abitata da molti homeless, si vede l'imponente costruzione del Palazzo del Congresso. Abbiamo visto che era visitabile e abbiamo provato. Che bella idea. La visita guidata inizia dopo pochi minuti dal nostro arrivo. Il nostro gruppo, guidato da una funzionaria del Congresso molto preparata sulla storia e l'arredamento del palazzo, una signora non bellissima ma di sicuro fascino, inizialmente un po' fredda ma alla fine cordiale e sorridente da vera argentina, era composto da una coppia di canadesi di lingua francese, una ragazza argentina studentessa di legge accompagnata da una amica tedesca e noi.
Tralascio le annotazioni architettoniche e di arredo (osservo solo come ogni arredo nello stile o nell'origine del materiale richiamasse l'Europa). Mi entusiasmano di più le annotazioni di carattere politico. Le aule delle assemblee legislative mi emozionano sempre. Ricordo la forte emozione che ho provato nell'entrare per la prima volta nel Parlamento Italiano.
Certo, spesso assistiamo a penosi spettacoli offerti da persone che non hanno ben chiara la sacralità laica del ruolo che ricoprono e della responsabilità cui sono chiamati.
Le persone possono infangare con il loro comportamento l'Istituzione, ma è fango che rimane attaccato alle persone, non all'Istituzione del Parlamento che riunisce i rappresentanti del popolo. Forse l'emozione è un sentimento che è mosso anche dalla delusione e dalla rabbia di non sentirsi rappresentato e di sentire che la ferita che comportamenti non degni infliggono a un sistema politico, quello democratico, che è tanto potenzialmente potente quanto concretamente fragile, non ineluttabile e facilmente tradibile.
Anche se non della mia nazione, vedere il Parlamento e poi il Senato della Repubblica Argentina, mi ha emozionato.
Ho saputo che il Presidente della Repubblica ha un potere molto forte in Argentina. Se non approva una legge votata dal Parlamento, può bloccare questa legge che non può essere riproposta prima dell'anno successivo (se ricordo bene). La studentessa mi ha detto che Cristina (come in Brasile vedo che gli argentini chiamano il presidente con il nome e non cognome), la ex-presidente, ha usato questo potere molte volte.
A quanto ho capito poi il sistema è un bicamerale perfetto. La legge deve essere approvata dai due rami. Se non si trova un accordo viene accantonata fino alla nuova sessione di lavori, cercando un accordo nelle commissioni.
In Argentina il voto del deputato è sempre palese e appare sugli schermi che illustrano l'andamento del voto (e nei resoconti che sono filmati e stenografati).
I parlamentari votano usando due mani. Appoggiano il pollice sinistro su un pulsante e scelgono sì o no con l'altra mano azionando uno dei due bottoni che hanno sul lato del seggio ( o sullo schermo del computer per il Senato che è stato appena ristrutturato e ammodernato)



parlamento

parlamento

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senato

senato


biblioteca

biblioteca

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sala Evita Peron



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