sabato 9 aprile 2016

2016. DIARIO DI VIAGGIO IN ARGENTINA con Chile, Brasile e Paraguay. Cap. 13 LASCIAMO LA PATAGONIA_ ILSE E NORBERTO COLOMBO

2016. DIARIO DI VIAGGIO IN ARGENTINA con Chile, Brasile e Paraguay. Cap. 13 LASCIAMO LA PATAGONIA - ILSE E NORBERTO COLOMBO
Giovedì 25 Febbraio. A bordo del volo Aerolineas Argentinas verso Buenos Aires.


Stiamo lasciando la Patagonia. La abbiamo conosciuta poco, meno di quanto necessario, saltellando di qua e di la, in genere intruppati con altri turisti, scegliendo i posti turisticamente più famosi e non potendo andare a cercare quelli più nascosti, più sconosciuti.
Si può ben dire che diversa conoscenza, diversa interazione viene concessa a chi la attraversa chilometro per chilometro.
Ne sono cosciente.
Quindi forse quanto sto per scrivere pecca sia di supponenza sia di approssimazione.
Di quale Patagonia sto parlando quando dico che la Patagonia mi ha conquistato?
Semplicemente, con molta modestia, di quella che le mie, le nostre condizioni di tempo, di risorse economiche, di risorse fisiche, ci hanno consentito di vivere, di scoprire, di percorrere.
I paesaggi e le sensazioni che questa parte di Argentina e di Chile ci hanno regalato, sorvolando sul fatto che sono sì tante che non riesco ad elaborarle compiutamente e le percepisco come un esaltate insieme magmatico che spero, con la memoria, le fotografie, questo diario, di riuscire a riordinare, queste sensazioni e questi paesaggio(dicevo) rimarranno sempre parte del nostro vissuto e per certi versi non mi giungono nuovi (avendo viaggiato un po' nel Nord dell'emisfero boreale nella parte Europea) però sono composti in modo differente.
Una strana sensazione sentivo ad Ushuaia, la più bella delle brutte città del mondo che ho visto, era di trovarmi a Reykyavik e mi stupivo di leggere i nomi delle vie in Spagnolo e non in Islandese. Vivevo dei repentini straniamenti dai quali ogni volta mi riprendevo con un po' di stupore.
 


A Ushuaia abbiamo conosciuto Ilse e Norberto Colombo. Sono una tenera e dolce coppia di origine trezzese, genitori di Claudio Colombo che abbiamo conosciuto su FB e che è passato da amico su FB ad amico. Egli vive con i genitori a Rosario. Claudio è di poco più giovane di noi. Ilse e Norberto hanno 73 e 78 anni molto ben portati.
Ilse è una bella donna con una sguardo dolcissimo che ci ha subito accolti con un caloroso abbraccio. Norberto si è commosso e ci ha emozionato con la sua commozione.
Abbiamo passato una bellissima mattinata sfruttando quella casualità che li ha portati a passare qualche giorno di vacanza a Ushuaia proprio mentre eravamo anche noi in quella città.
Abbiamo conversato di tante cose, soprattutto dei figli e di Trezzo (e di Claudio che a 52 anni non si è ancora sposato. E allora Claudio...???)
Sono volate due ore e quando ci siamo lasciati, inceppandoci- noi – sul famoso bacio argentino che è uno solo e non due ;-) Ilse ha salutato Antonella dicendole una cosa bellissima che porteremo sempre con noi.






Siamo tornati al Galeazzi-Basily ben contenti e di questo abbiamo scritto subito a Claudio. Al B&B abbiamo salutato Francesca – che donna affascinante - ma non Alessandro, purtroppo, che credo fosse al lavoro.
Francesca ha origini che lei chiama una mescla. La più vicina che ricordo sono la madre di origine francese e forse croata da parte di padre, con avi risalenti fino alla Norvegia. Devo dire una gran bella mescla, ben riuscita sia dal punto di vista fisico sia nella ironica eleganza che la contraddistingueva -molto francese. Credo avesse più o meno la nostra età. Alessandro invece è di origini italiane, da Arona, forse con qualche anno in più. Bell'uomo, distinto e informale. Il loro B&B, un cottage con travi di legno a vista e pavimento in legno coperto da numerosi caldi tappeti, aveva il piano terra – in realtà rialzato rispetto al suolo – diviso tra un ufficio, una cucina e un salone a sua volta diviso in due, una parte bassa con un grande tavolo in legno su cui si faceva colazione e un soppalco con poltrone e divano.
Il locale era stracolmo non solo di libri (come tutta la parte di casa che abbiamo visto) ma anche di soprammobili, fotografie, suppellettili, in tale quantità che realmente, salvo una sciarpa commemorativa di una partita di rugby Galles-Argentina, non li ricordo nel particolare ma che comunque non soffocavano e davano un tocco particolare all'abitazione.
Per ora in tutti in posti dove abbiamo soggiornato siamo stati bene, anche quest'ultimo e anche ad El Calafate, che forse era il più impersonale -essendo un Hostel e non un B&B – è stato un ottimo soggiorno e la giovane ragazza, mi sembra Maria, alla reception è sempre stata molto attenta, cortese e disponibile, con quel sorriso spontaneo e caldo che è stata una caratteristica quasi costante degli Argentini con cui siamo entrati in relazione.
Le persone.
Le persone sono un valore aggiunto dell'Argentina ( e del Chile),
Ora probabilmente si cena. Sospendo. Dopo, o comunque prossimamente, vorrei parlare di German.


1 commento:

  1. Hermoso recuerdo. Mirando tu blog en familia. Desde Argentina un fuerte abrazo, ilse, Ninin e Claudio

    RispondiElimina