GRATTANDO IL GHIACCIO per cercare terra fertile: 2016. DIARIO DI VIAGGIO IN ARGENTINA con Chile, Brasile e Paraguay. Cap. 18 RITORNO A BUENOS AIRES

venerdì 22 aprile 2016

2016. DIARIO DI VIAGGIO IN ARGENTINA con Chile, Brasile e Paraguay. Cap. 18 RITORNO A BUENOS AIRES

2016. DIARIO DI VIAGGIO IN ARGENTINA con Chile, Brasile e Paraguay. Cap. 18 RITORNO A BUENOS AIRES
Giovedì 4 Marzo. BA presso Lina's Tango Guest House.

Intensa giornata oggi a BA dopo aver passato sul bus Express Singer da Posadas a Buenos Aires.

Abbiamo viaggiato bene, le poltrone comodissime e quasi completamente reclinabili (non si abbattono completamente a 180° come dicono sulla pubblicità, ma abbastanza per dormire comodamente – per quanto possibile, sono un po' corti, intendo il complesso schienale, seduta, poggiapiedi, per me. Dormendo supino sono un po' scomodo con i piedi.

I bus sono Mercedes a due piani, lunghi 14 metri, mezzi che in Italia, con la Megabus, caricano 87 persone – da noi 85. Se nel nostro Singer c'erano 30 posti forse esagero.

Una ragazza, che si sforzava di essere carina più che esserlo naturalmente (ma: che lavoro!) ci portava bibite e cibo (colazione meglio della cena – della parte fredda della cena perchè la parte calda era buona). Abbiamo anche avuto l'emozione di un controllo di polizia (controllo piuttosto random, forse hanno visto che eravamo gli unici italiani e hanno voluto controllare molto sommariamente una valigia – molto cortesi e salutati, a fine controllo - con il pollice alzato, alla moda argentina). Bus di lusso, quindi, con video personalizzato e cuffie, più coperte e cuscino.

Ma sempre con quella approssimazione che sembra essere una caratteristica argentina. Per esempio: bibita di benvenuto, scelgo una Seven Up. Servita in bicchiere di vetro, non di plastica. Benissimo. Ma quando arriva la cena e scegliamo l'acqua, non ci cambiano i bicchieri. Quindi il primo sorso di acqua ha il retrogusto di SevenUp.

Poi, per aiutare l'economia informale che aiuta a tenere a galla questo Paese, le operazioni di scarico e carico bagagli non vengono fatte dagli autisti, ma da una persona di quelle che vivono ( o sopravvivono in piccole favelas) ai margini dei terminal degli Omnibus (da vedere sia il terminal di Retiro, 70 stalli dove si succedono continuamente Mercedes a due piani, sia le favelas che stanno ai margini del terminal)