pagina fuori diario
Dopo il trekking (il minitrekking) siamo tornati al bus sempre navigando sul braccio chiuso dal ghiacciaio del lago Argentino, e siamo andati a vedere l'altra parte del fronte del ghiacciaio, quella che aveva come perno il congiungimento del ghiacciaio con la terra ferma (la parte che è crollata alla fine del suo ciclo qualche giorno or sono e che ovviamente non è coinciso con la nostra presenza!!!) e si prolungava, guardando il ghiacciaio, verso destra. In quel posto un sistema di passerelle consente di vedere il fronte dell'immenso Perito Moreno da varie altezze.
Anche in quell'ambiente si sentiva chiaramente, di tanto in tanto, il boato del ghiaccio che si rompe, ma ci sono stati pochi e piccoli crolli di pezzi di ghiacciaio nel lago. Io sono riuscito a fotografare solo un piccolo accenno. Già i crolli sono stati limitati, poi coi in miei riflessi di bradipo, ora che comprendevo dove dovevo fotografare, il ghiaccio era già placidamente disteso in un piccolo iceberg sulla superficie del lago.
Anche questo fronte è apparso immenso, dando sempre più profondamente la sensazione di magnificenza e di potenza di questo ghiacciaio.
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