Giovedì 23 Febbraio – Xienjie, Hotel Junti
(continua)
La mattina è stata dedicata alla visita di due importanti monumenti storici di Jianshui, il tempio dedicato a Confucio e i giardini della casa della famiglia Zhu. Non mi dilungo sull'importanza di Confucio per la cultura cinese, particolarmente nell'ultima parte della storia della Cina Comunista (loro dicono della “nuova Cina”- così si esprime la nostra guida che non ha mai fatto alcun cenno al PCC. L'unica annotazione politica è stata rispetto alle Guardie Rosse della Rivoluzione Culturale da lei appellati come “diavoli rossi” considerando il periodo della Rivoluzione Culturale un drammatico periodo di sfacelo per la Cina) dove la spinta verso la “società armoniosa” , il rispetto del ruolo e del dovere dato dallo ruolo stesso ricoperto è una pietra angolare della struttura sociale.
Grazie alla nostra guida abbiamo potuto godere appieno della visita, cogliendo particolari, significati allegorici e note storiche.
Sarebbero tante le annotazioni culturali, storiche e allegoriche che mi piacerebbe ricordare. La presenza dell'acqua, come per questo tempio che possiede addirittura la più grande vasca dei templi confuciani di tutta la Cina, che simboleggia “un oceano di conoscenza”, mentre le ninfee raffigurano “ i talenti che emergono grazie alla conoscenza”.
Nel padiglione, in messo a una delle corti nelle quali la struttura è suddivisa, il posto del Confucio, docente circondato dagli allievi, è più in alto di tutti gli altri (parimenti ci dice la nostra guida, che il posto del professore nelle classi cinesi attuali è più alto rispetto agli alunni). Le colonne del padiglione raffigurano un drago, su ogni colonna. Il drago è il simbolo dell'imperatore. Il significato è che “anche l'Imperatore deve ascoltare Confucio”.
Forse sono curiosità e conoscenze astratte e fini a se stesse, forse ci aiutano a capire i Cinesi oggi.
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